venerdì 6 aprile 2012

STUBB - Stubb

Informazioni
Gruppo: Stubb
Titolo: Stubb
Anno: 2012
Provenienza: Inghilterra
Etichetta: Superhot Records
Contatti: myspace.com/stubbband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Road
2. Scale The Mountain
3. Flame
4. Soul Mover
5. Crosses You Bear
6. Hard Hearted Woman
7. Crying River
8. Galloping Horses

DURATA: 35:31

Il Rock, quello vero, non muore mai. Il detto "Rock never dies" non è stato coniato a caso e infatti ci troviamo ancora qui nel 2012 a parlare di quest'arte, di questa forma di comunicazione e cultura che ci ha resi e continua a renderci felici e partecipi di un mondo a sé, unico e incomparabile con altri.
Sì il 2012, ti ritrovi fra le mani un disco, uno dei tanti e ti accorgi che la passione e la natura di questa storia infinita, per quanto abbiano tentato di corromperla, svenderla e illuderne i fedeli osservanti, non sono affatto scemate e gli Stubb sono l'ennesima conferma di quanto il Rock sia grande.
L'omonimo platter della formazione inglese così composta, Jack Dickinson voce e chitarra, Christopher West e Peter Holland basso e cori, mi ha conquistato dalla prima nota emessa, avrei potuto iniziare parlando della storia della band ma scusate se dico "chissene", lasciate che sia la musica a parlare per loro.
Un approccio in parte simile a un'altra realtà nota ai lettori di Aristocrazia Webzine, i Trippy Wicked & The Cosmic Children Of The Night di "Movin On", è innegabile infatti l'amore per il sound retrò sixties / seventies ma se quest'ultimi avevano un approccio più classic doom oriented, gli Stubb sono hendrixiani, godono degli influssi di act quali Blue Cheer, Cream, Budige, Mountain, Led Zeppelin non disprezzando, e lo noterete, qualcosa dei Novanta, infine c'è una flebile presenza dei Kyuss nel riffing di "Flame".
Come si fa quindi a non avere delle polluzioni con roba simile nelle orecchie? E vogliamo parlare di "Soul Mover"? Il pezzo è groovy da morire, sembra uscito da un album di Jimi e se ciò non bastasse: quanto è bella la delicata esecuzione acustica di "Crosses You Bear"? Tanto, semplice ed emozionante.
Devo fare un doveroso passo indietro, son già arrivato a metà platter e non ho minimamente preso in causa le due canzoni micidiali che aprono i giochi, "Road" e Scale The Mountain", il diavolo e l'acqua santa che rivelano esplicitamente la dualità compositiva degli Stubb. La prima è una completa rappresentazione del loro sound nella quale fa breccia una decisa scanalatura psych e indiscutibilmente penso che se vi piace lo stile di Stefan Koglek e dei suoi Colour Haze questo brano vi esalterà; la seconda invece s'impone per carattere, è una sferzata d'adrenalina, la retromarcia è finita, torniamo a dove c'eravamo fermati.
Entra in pista "Hard Hearted Woman" ed è un diamante grezzo, scintilla e colpisce sfoderando energia e riflessione come se Syd Barret, Hendrix e la magia di un certo signor Ritchie Blackmore congiungendosi astralmente le donassero vita; "Crying River" si avvalora della presenza femminile di Malin Dahlgren del duo folk svedese dei Polly Tones tornando a mostrare il fascino dell'introspezione espresso con "Crosses You Bear", mentre l'atto finale "Galloping Horses" è come se ci consegnasse nelle mani di Morfeo. Quello che era un alone psichedelico diviene un espanso e avvolgente manto che cullando e scuotendo con delicatezze trasporta la mente in maniera definitiva in un'altra piacevole ed inebriante dimensione.
Volete sapere qual è il difetto di "Stubb"? Dura troppo poco c***o!!!
I lavori dietro al mixer e in fase di masterizzazione sono stati affidati allo Stone Axe's man Tony Reed, uno che sa dove mettere le mani e si sente, tra le altre cose suonando un genere similare l'artista in questione possiede una dimestichezza non da poco con i suoni da gestire e questo ha permesso di dare all'album una produzione da sbavarci sopra.
Cosa fare quindi incrociando il monicker Stubb? Fermarsi, ascoltare con attenzione e comprare senza dubbio alcuno uno dei migliori debutti rock di questo 2012.
Grandi al primo colpo? Si può esserlo, loro vi dimostrano come fare.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute