domenica 3 aprile 2011

DEATHINCARNATION - Deny The Lies


Informazioni
Gruppo: Deathincarnation
Anno: 2010
Etichetta: More Hate Productions
Contatti: www.myspace.com/deathincarnationband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro
2. Trembling On My Knife
3. The Obscurity
4. His Face
5. From Deep Pits Of Hell
6. Betrayed by Own God
7. Deny Myself
8. Hammer A Nail
9. Deathincarnation
10. Infinite Misery (Cannibal Corpse cover strumentale)
11. Jesus Is Cunt (bonus track)

DURATA: 43:33

Le terre dell'Est Europa da sempre si dilettano con il death/black, la Polonia è sicuramente la nazione più influente in quell'area anche se da un paio d'anni Russia, Ucraina e lande limitrofe ci stanno dando sotto non poco.
Gli ucraini Deathincarnation sono l'ennesima realtà che si appoggia a quello stile per offrire un attacco brutale condito da melodie e atmosfere blackeggianti, nella loro giovane vita di band non erano ancora andati oltre la pubblicazione di materiale demo (tre, l'ultimo dei quali "Putrid Stench Of Servility" nel 2009) sinora, è giunta anche per loro il momento di affrontare il mercato con una creazione d'estesa durata, è così che mi trovo ad ascoltare "Deny The Lies".
Partendo dal fatto che non è nulla di nuovo quello che la formazione presenta, si nota come le strutture abbiano punti di riferimento oltreoceanici, le prestazioni di gente come Cannibal Corpse, Morbid Angel e Hate Eternal s'incrociano con il sound dai tratti sinfonici dei Dimmu Borgir e lo svedese dei Dark Funeral, un pastone molto corposo ma che in fin dei conti ha un suo perché.
La band per il sottoscritto scioglie al meglio il bandolo della matassa quando si affida alle soluzioni di stampo death evitando troppo la contaminazione, mazzate come "His Face", "Hammer A Nail" pestano sfruttando cambi di tempo repentini che alternano fasi allentate ad altre vibranti, la voce al vetriolo di Slay fa il resto fornendo la dovuta prestanza con il growl e una punta di acidità con lo scream.
La sontuosità delle tastiere mista alla violenza battente con cui si affacciano però canzoni come "Trembling On My Knife", "The Obscurity", "Betrayed By Own God" e "Deny The Lies" non è comunque da sottovalutare, così come la visione di una "Deathincarnation" dal riffato che vira notevolmente sul black facendo apparire la figura dei Dark Funeral sullo sfondo, nel complesso è molto più che apprezzabile.
Poste a chiusura del platter la cover del brano strumentale "Infinite Misery" dei Cannibals (estratta da "Kill" del 2006) e "Jesus Is Cunt" pezzo ripreso dal demo "Hammer A Nail" del 2008, brano che risulta discreto come bonus proprio perché non proprio assimilabile con lo stile proposto in "Deny The Lies", è caciarone, dai tratti grind (sentirete qualche pigsqueal) e quel campanaccio è divertente anche se sul chiudere sferra un paio di riffoni floridiani proprio niente male.
Sono buone le potenzialità di questi ragazzi ucraini, "Deathincarnation" messo nello stereo possiede sia il carattere che le soluzioni adatte per conquistare più fasce di ascoltatori, non sarà innovativo ma fare buona musica conta, l'originalità troppo volte ostentata da tanti, che poi non portano nulla di nuovo in effetti, è sintomo di valore oggettivo? Direi di no.
Se volete una bella badilata da infilare nel lettore, ve la servono su un piatto d'argento.

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