lunedì 3 gennaio 2011

JUDITH

Informazioni
Autore: Mourning



Ho il piacere di ricevere nel nostro salotto Judith, l'artista romana ha da poco dato alla luce il primo lavoro come solista intitolato "The Path" (per la recensione basta girare nel sito ed è a vostra disposizione) e chiacchiereremo un po' in sua compagnia.

Benvenuta, come stai? Iniziamo parlando un po' di chi è Judith e come si è arrivati alla scelta di intraprendere il percordo da solista? Diamo informazioni a chi non ti conoscesse o ricordi della tua persona legata esclusivamente al monicker Raving Season.

Salve a tutti, sono un’appassionata di musica classica e metal, al momento studio canto lirico mentre porto avanti i miei progetti, appunto i Raving Season e questo solista, che sono nati contemporaneamente ma hanno avuto evoluzioni molto diverse. Solo poco tempo fa infatti ho deciso di concretizzare questo mio percorso solista, registrando brani che ho scritto per la maggior parte molto tempo fa, ma riarrangiandoli con l’esperienza che ho accumulato negli anni. Finalmente dopo un lungo periodo in cui ho cantato solo per me stessa posso ritenermi soddisfatta di un prodotto tutto mio.


Qual è il "The Path" che stai percorrendo? Si può definire il disco come calzante alla tua vita reale?

"The Path" è totalmente autobiografico, ed è il racconto della mia vita interiore in un periodo di passaggio dalla totale oscurità e nichilismo alla continua ricerca di luce e purezza. Ci sono stati alcuni eventi che mi hanno fatto cambiare radicalmente direzione, ed il sentiero rappresenta proprio questa nuova prospettiva di vita.


Quali sono state le difficoltà che hai incontrato nel comporlo?

Sicuramente il fatto di suonare solo il pianoforte e di non avere grande dimestichezza con tastiere e synth è stato per me un grande impedimento, inoltre fino a qualche mese fa per me i programmi per scrivere musica al computer erano un mistero e in buona parte lo sono tuttora... Pensa che per registrarmi alla Siae ho scritto tutti gli spartiti a mano! Inoltre la musica classica da delle buone basi a livello tecnico ma non bisogna assolutamente fossilizzarsi nella composizione altrimenti si rischia di creare qualcosa di tecnicamente molto buono ma freddo, ed era questa una delle mie paure in alcuni brani in particolare. Preferirei essere stonata ma esprimere qualcosa piuttosto di creare un prodotto ben confezionato ma glaciale.


L'album è strumentalmente e vocalmente perfetto, la qualità che lo fa eccellere è la gamma ampia di emozioni che sprigiona. E' complicato mettersi a nudo e lasciare che fluiscano così libere?

Ti ringrazio moltissimo per il complimento, per quanto mi riguarda è estremamente più difficile nascondere quello che provo, nella musica come nella vita quotidiana. Con la voce sento di esprimere ogni singola parte di me senza mezze misure e senza compromessi, quando canto è come se non riuscissi neanche a mettere delle censure a quello che ho dentro, pur volendo non ci riuscirei, perchè la voce viene direttamente da un mondo interiore che non può essere governato.


Come nasce un pezzo di Judith? Siedi al piano e ti lasci trasportare o hai un metodo che segui con costanza?

Non ho un metodo, ogni volta avviene in maniera diversa. Alcune volte mi sveglio la mattina con delle melodie in mente, altre mi sento ispirata mentre scrivo, leggo o vedo qualcosa che mi colpisce, altre semplicemente sento che devo assolutamente parlare di qualcosa che mi pesa dentro. L’unico elemento che accomuna tutti i casi è che solitamente sento da giorni prima qualcosa "in gestazione" dentro di me, qualcosa che non riesco a esprimere a parole, ma molto simile a una forte sensazione di malinconia, e che all’improvviso esce fuori sotto forma di melodie.


Posso affermare che il titolo corrisponde a un cammino di fede? Quanto è importante il tuo legame con la religione e il credo cristiano?

Come dicevo prima "The Path" rappresenta la nuova direzione che ha preso la mia vita, in molti sensi. La mia fede è ciò che sicuramente ha provocato questa svolta dunque è evidente quanto sia fondamentale per me il mio credo. Mi ritrovo completamente nei valori del Vangelo, che ribaltando la mia visione dell’esistenza hanno fatto venire alla luce la parte migliore di me, e ti assicuro che non è possibile tornare indietro dopo aver provato un’esperienza così profonda. Il cammino che ho intrapreso è sempre più difficile e oscuro e spesso mi sembra addirittura impossibile. Ma non posso davvero fare a meno di ricordare che ciò che mi ha resa quella che sono ora sono state tutte le cose che ho capito nel periodo della mia conversione. Anche nella solitudine e nell’incomprensione che spesso porta a credere in qualcosa in questo mondo, per la prima volta il mio cuore ha avuto un po' di pace, perchè ho avuto ed ho tuttora la certezza che questo è il mio cammino, non potrei fare altrimenti. Vedo sempre di meno la fine del mio percorso, ma sono sempre più sicura che la direzione è quella giusta.


La parte grafica coincide particolarmente bene con quella musicale, è stata una scelta presa da te o ti sei fidata della Adhiira Art che se non erro ha realizzato anche l'artwork per i Raving Season?

Mi sono affidata totalmente alla sensibilità di Sergio della Adhiira Art, in quanto è un grande artista ed un ancora più grande amico che ha capito perfettamente la mia musica fin dall’inizio. Inoltre ero già rimasta molto colpita dall’artwork per i Raving Season quindi la scelta è stata ovvia. L’unica idea che gli ho sottoposto è stata quella di un fiore bianco che andasse a rappresentare la purezza ritrovata lungo il cammino.


Qual è la differenza più evidente che noti fra questa realtà personale e quella della band?

Sicuramente la grande differenza è che in questo progetto esce una parte molto più nascosta di me, una parte che quasi nessuno ha conosciuto. Inoltre la mia musica contiene un messaggio di speranza per me fondamentale; quando ho scritto queste canzoni mi sembrava tutto molto semplice e chiaro, e quando mi sento persa riascoltandole mi ricordo perchè ho intrapreso questo cammino e mi sento meglio. Mi piacerebbe molto che le persone ascoltandomi si sentissero un po' più serene, che capissero che anche in questa completa desolazione qualcosa in cui sperare c’è. Con i Raving Season invece esprimiamo più delle sensazioni che ci accompagnano tutti i giorni, sicuramente più oscure, anche se nei testi c’è sempre anche una nota di positività.


Sarà possibile vedere una esibizione congiunta delle due?

Sinceramente ancora non ho pensato ad un’esibizione del genere, ma devo dire che mi hai dato un’ottima idea!


Come nasce la collaborazione con Roberto Romano? E quanto è importante per una musicista che vive la propria scena cittadina attivamente avere un buon rapporto d'amicizia con altri colleghi?

Con i Raving Season abbiamo scelto il suo studio (Early Reflections) per registrare l’ep dopo aver sentito alcune ottime registrazioni di band romane, e da li è nata subito stima reciproca anche perchè è un musicista a tutto tondo e le sue conoscenze non si fermano di certo al metal. Le mie canzoni gli sono piaciute subito e mi ha aiutata moltissimo anche con gli arrangiamenti, senza di lui non credo sarei riuscita a creare delle atmosfere cosi complete.
E’ importantissimo avere buoni rapporti tra colleghi, soprattutto in questa squallida realtà italiana, stiamo tutti sulla stessa barca e se non ci si aiuta neanche tra di noi è la fine. In questo posso dire di essere stata molto fortunata, e non solo nell’ambito romano, sono rimasta molto colpita da come siamo stati trattati bene con i Raving Season quando abbiamo suonato a Brescia con gli Echo e gli Esoteric.


Come stai promuovendo l'album? Ci sono già stati riscontri e dove potrà essere acquistato?

Proprio in questi giorni lo sto spedendo ad etichette soprattutto del nord Europa, staremo a vedere. Al momento si può acquistare direttamente da me, ordinandolo con una mail.


Ho avuto personalmente parecchie gioie quest'anno da band capitoline, dischi di gran fattura e ricordare i nomi è secondo me inutile perchè molti si trovano fra quelli che ho avuto il piacere di recensire, la capitale sembra avere una marcia in più in questi ultimi anni. Cos'è che fa girare questa grande ruota? E cosa si potrebbe fare per renderla ancor più rilevante e meglio gestita?

In effetti Roma è una città che nell’ambito metal è in continuo fermento e questo è sicuramente dovuto alla presenza di molti musicisti che credono davvero in quello che fanno e non lo ritengono un semplice hobby. Sinceramente questa cosa mi sorprende ogni giorno di più dato quanto siamo scoraggiati dalla situazione critica intorno; ti dico solo che ultimamente alcuni tra i locali maggiormente frequentati da metallari hanno deciso di chiudere le porte a questo grande e colto genere musicale. Non ho ancora capito se è perchè sperano di fare più soldi in questo modo o per semplice ignoranza.


Giornali, 'zine cartacee, webzine: pregi e difetti di questi canali di diffusione informativa? Pensi ci sia un pregiudizio da parte di chi recensisce musica white metal? Spara a zero... libera di farlo.

Il pregio più grande è sicuramente quello di diffondere e pubblicizzare progetti musicali che altrimenti rimarrebbero sconosciuti ai più; direi che questi canali sono proprio necessari alla sopravvivenza di tutta una cultura musicale bistrattata dai media, soprattutto in Italia. Per quanto riguarda i pregiudizi, quelli ci sono e ci saranno sempre, spesso più le persone si sentono alternative e più dimostrano un esasperato conformismo alla massa, sparando a zero su tutto e tutti per sentirsi più cattivi. Ma ci sono anche moltissime persone intelligenti e davvero appassionate alla Musica, che non la considerano una moda o una scusa per vestirsi di nero, e questo tipo di persone di fronte a un progetto valido lo riconoscono e sostengono, qualsiasi sia il significato connesso alla musica, non è una novità che il mondo sia diviso tra ipocriti e persone con un cervello. Aggiungo solo una cosa, per esperienza personale se si tratta di parlare male del white metal tutti hanno qualcosa da dire, ma quando poi si arriva all’effettivo ascolto di un gruppo white che vale davvero quasi nessuno ha il coraggio di ribattere, e questa è la prova che di persone intelligenti ce ne sono più di quanto si creda.


Chi è Judith al di fuori dell'ambito musicale? Ci sono altre passioni o semplici hobbies che coltivi?

Mi sto per laureare in architettura, che è stata una mia grande passione per molto tempo. Per il resto ti posso dire che adoro leggere, soprattutto letteratura russa e giapponese. Inoltre viaggiare è per me fondamentale, in particolare verso posti naturali.


Date live in programma e progetti per il futuro?

A febbraio suonerò con i Raving Season al Black Out qui a Roma, per quanto riguarda il mio progetto al momento sono concentrata sulla promozione del cd e sui nuovi pezzi per il prossimo album.


L'intervista è conclusa, ti ringrazio per la disponibilità e a te chiudere come meglio credi.

Grazie per avermi dato la possibilità di far conoscere la mia musica e il mio mondo. Un arrivederci a tutti i lettori di Aristocrazia.

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