lunedì 31 dicembre 2012

IT CAME FROM OUTER SPACE #12

PINK FLOYD - Animals

Informazioni
Gruppo: Pink Floyd
Titolo: Animals
Anno: 1977
Etichetta: Columbia
Autore: ticino1

Voi siete tutti dei maiali, dei porci... magari tre differenti e con le ali? Siete forse di quel genere che si mischia fra le pecore di una gregge diretto a latrati da alcuni cani che dettano legge? Perché non esaltare le proprie capacità e qualità per diventare magari un cane o addirittura il pastore? Perché obbedire? Perché seguire? È meglio essere una pecora o il lupo camuffato dal vello? David Gilmour e i suoi compagni riuscirono nuovamente a produrre un disco che seguiva il corso del tempo con la sua raffinata evoluzione. Eh sì... chi vuole sputare sul rotore di un ventilatore acceso o pisciare controvento? Lasciamo pure che la brezza trasporti questi maiali verso il loro destino indefinito.




QUELLA VECCHIA LOCANDA - Quella Vecchia Locanda


Informazioni
Gruppo: Quella Vecchia Locanda
Titolo: Quella Vecchia Locanda
Anno: 1972
Etichetta: Help!
Autore: Advent

Il Progressive con la "P" maiuscola ha avuto in Italia la sua epoca d'oro durante gli anni '70. Tra i tanti germogli nati allora a mio avviso c'è da notare la maestosità di quest'opera. "Quella Vecchia Locanda" propone una musica sublime fatta di ricchi arpeggi, armonie poliritmiche, ballate di blues eclettico, suonate barocche che si elevano verso maestri come Bach, Vivaldi, Corelli e Brahms. La musica ha delle radici ampie che abbracciano il folk più tradizionale, in cui un magico flauto alla Jethro Tull fa la parte del leone; la forte vena cantautorale ricorda il grande De André colorato da mille colori psichedelici. Negli anni in cui i King Crimson dettavano legge da un po' e gli Area erano pionieri del loro pazzo stile elettronico/avanguardistico, "Quella Vecchia Locanda" si ergeva già come un classico pieno di entusiasmo composto da ragazzi più che virtuosi. Entrate in "Quella Vecchia Locanda" ad occhi chiusi, non abbiate paura, aprite il vostro cuore ad un universo che non è mai morto.



MUDHONEY - Superfuzz Bigmuff Plus Early Singles

Informazioni
Gruppo: Mudhoney
Titolo: Superfuzz Bigmuff Plus Early Singles
Anno: 1990
Etichetta: SubPop
Autore: Mourning

Mark Arm e Steve Turner, sì, sto parlando dei Mudhoney e loro ne sono i pilastri. La band nata dalle ceneri dei Green River, formazione che li vedeva convivere con i due Pearl Jam Stone Gossard e Jeff Ament, divenne il simbolo della loro voglia di esprimere la normalità tramite un suono sporco e noisy. Le influenze vanno dai Sonic Youth al punk dei The Adolescents, dagli MC5 ai Blue Cheer, rabbia e strafottenza che saturano gli amplificatori e si riversano con tutta la loro potenza in brani quali "Touch Me I'm Sick", "You Got It", "Halloween" e "Need". Un disco che mi ha dato una sveglia in un periodo davvero buio, un disco che può darvi una sveglia in qualsiasi momento la desideriate realmente, calci in faccia che fanno bene, fondamentale.



PASSENGER OF SHIT - Floating With My Poo

Informazioni
Gruppo: Passenger Of Shit
Titolo: Floating With My Poo
Anno: 2006
Etichetta: Shitwank
Autore: Insanity

"Delirio" è la parola più corretta per definire questo lavoro. In balia della Speedcore/Breakcore più estrema, le nove tracce ci accompagnano in un breve viaggio tra melodie e sample alternativamente innocenti e nonsense, parti di batteria elettronica violente all'inverosimile, urla, rumori, disturbi di ogni genere e chi più ne ha più ne metta. Un caos totale che nella sua demenzialità vi sfonderà ripetutamente i timpani penetrando fino al cervello, ovviamente evitando di lasciarlo intatto. Ma in fondo ritengo questa mini-recensione inutile, la copertina non è già un motivo validissimo per dargli un ascolto?

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