domenica 23 dicembre 2012

LENTO - Anxiety Despair Languish


Informazioni
Gruppo: Lento
Titolo: Anxiety Despair Languish
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Denovali Records
Contatti: www.facebook.com/lento.icon
Autore: Mourning

Tracklist
1. Glorification Of The Chosen One
2. Death Must Be The Place
3. Questions And Answers
4. Blackness
5. Anxiety, Despair And Languish
6. The Roof
7. Years Later
8. A Necessary Leap
9. Underbelly
10. Blind Idiot God
11. Inwards Disclosure
12. Unyielding , Unwavering
13. My Utmost For His Highest

DURATA: 40:50

Una volta i Lento erano ispirati dai grandi nomi dell'ambito post, adesso i Lento sono quelli che potrebbero ispirare i nuovi che avanzano. La formazione nostrana è matura, ambiziosa e con le palle quadrate, lo dimostra l'ennesimo rilascio, "Anxiety Despair Languish", a un anno di distanza dall'ultima fatica "Icon". In mezzo c'è stato anche il tempo di dare spettacolo dal vivo registrando l'album "Live Recording 8.10.11", che si distacca in parte da quelle sonorità per affrontare una nuova avventura sempre e univocamente strumentale.
L'approccio sonoro così vivido e volutamente "live" della loro proposta non è mai stato così claustrofobico, non è andata perduta una solo briciola della potenza contenuta nei lavori passati, "Death Must Be The Place" e la successiva "Questions And Answers" sembrano essere lì apposta per farcelo presente. Eppure il feeling armonico e le fasi rilassanti in questo campo minato non sono del tutto assenti, l'opener "Glorification Of The Chosen" e "Blackness" ne sono chiari esempi, non tralasciando il fatto che disseminati nelle tracce appaiono interventi acustici e frangenti di stasi apparente a livellare un clima torbido e cupo.
"Anxiety Despair Languish" si diverte come fa il gatto con il topo, lo intimorisce, perseguita, sino a bloccarlo portandolo a compiere movimenti maniacali prima di finirlo. Gli attimi d'aria concessi sono soltanto vane speranze infrante dalla pressione e dalla seducente capacità di portare al limite l'ascoltatore tramite l'utilizzo di synth che acuiscono quella sensazione ossessiva. L'operato di Paolo Tornitore è fondamentale in canzoni come la titletrack, "The Roof", "Underbelly" e "Blind Idiot God", anche se la sua presenza è riscontrabile in altre occasioni, si veda la collaborazione in fase di creazione a quattro mani del brano "Unyielding, Unwavering".
Viene da chiedersi: "Anxiety Despair Languish" é il completamento di un ciclo? I Lento continueranno a evolversi o proseguiranno su questa strada puntando alla perfezione prima di cambiare rotta nuovamente? A entrambe le domande rispondo con un "non lo so", ciò di cui sono estremamente certo è che questo nuovo disco è quello che si può definire un capolavoro. Starò esagerando? Se vi dovesse sembrare così, prima di attaccarvi a quella parola, inseritelo nello stereo, ascoltatelo mille volte sviscerandolo e magari potreste anche giungere a un accordo con la mia visione.
Sì, questa è decisamente una di quelle occasioni nelle quali il motto "italians do it better" andrebbe scritto a lettere cubitali, per coloro che amano il genere l'acquisto è d'obbligo.

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