Informazioni
Gruppo: Darsombra
Titolo: Climax Community
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Exile On Mainstream
Contatti: facebook.com/darsombra
Autore: Mourning
Tracklist
1. Roaming The Periphery
2. Green
3. Thunder Thighs
DURATA: 1:15:40
Darsombra è il nome di un progetto alquanto particolare che prende vita grazie a Brian Daniloski (Trephine, ex Meatjack e King Travolta) e Ann Everton, nello specifico è un progetto audiovisivo e il tema trattato in "Climax Community" è il seguente:
A climax community is "a biological community of plants and animals which, through the process of ecological succession, the development of vegetation in an area over time has reached a steady state," says good old Wikipedia." "Climax Community" is a record by Darsombra, built and hewn from time, practice, and re-arrangement of one's life for the love of creative journey to other planets through music.
Per rendervi ancor più chiara l'idea, inserisco anche il trailer che in sette minuti offre una parziale visione del connubio immagine-suono proposto dal duo.
Con quale forma d'arte stiamo per scontrarci? La si potrebbe racchiudere nell'ambito drone ma sarebbe limitante, si potrebbe parlare di dark ambient tuttavia anche quello stile rispecchierebbe soltanto in parte ciò che è racchiuso nelle tre lunghe tracce che ne compongono il vissuto.
È palese che la natura dell'opener "Roaming The Periphery" sia sfacciatamente multiforme, rumorosa e spaziale allo stesso tempo, adimensionale quanto basta a garantire il biglietto di sola andata per un viaggio meditativo e fuori dal comune, un po' come se i Sunn 0))) si fossero strafatti in quel di Woodstock; l'innesto di melodie di chitarra ciclicamente cullanti aiuta parecchio. Quali figure proietterà la vostra mente ascoltandolo? La risposta sarà decisamente personale e dipenderà dalla capacità di assorbine l'aura.
Il secondo capitolo è il più breve dei tre in scaletta, "Green" si allaccia alla nostra corteccia cerebrale corteggiandola con la semplicità dell'acustica, quattro minuti che riportano un po' i piedi per terra consegnandoci una visione del tutto libera da legami, ma nel contempo rivela una connessione ancor più intima e tangibile con l'essenza umana che stavolta si mette in gioco, uno spazio minuto che apre le porte alla vastità di "Thunder Thigs".
L'atmosfera che si respira in quest'ultimo brano strumentalmente "normale" e intenso è più scura, si percepisce una costruzione precisa nelle sue lunghe e articolate movenze, nella presenza di un groove che diviene massiccio e a tratti inquietante, in alcune sezioni addirittura dissestante, discostandosi da quel mood esplorativo fatto di trip esaltanti e favorendo una perlustrazione delle zone recondite e minacciose. L'elettronica viene messa di lato sino al momento in cui un'avanzante e disturbante presenza vocale ripetitiva e ossessiva fa il proprio ingresso, con essa riemergono le derive disturbanti che in una sorta di "mare del nulla" portano verso la conclusione, o così sembrerebbe, "Climax Community".
Così sembrerebbe perché nascosta vi è una quarta traccia, un pachiderma di mezzora di durata, un monolite nero, un paesaggio statico che si protrae e protrae in maniera infinita, un'emissione sonora destabilizzante nel suo perdurare statico. Immaginatevi all'interno di una stanza nella quale l'unico suono che vi è permesso udire è quello di una nota prolungata all'inverosimile, inizialmente è sopportabile, successivamente tedia, dopo metà ora è devastante. Cosa raffigurerà? O meglio, come avranno rappresentato in figure questa parte della loro opera? Per venire a conoscenza di questi dettagli, fondamentali per vivere appieno il lavoro dei Darsombra, vi rimando all'acquisto di "Climax Community".
Facendo un paragone estremo più per attitudine fuori dagli schemi che per altro, questa realtà potrebbe rappresentare nell'ambito drone/psichedelico quello che i Botanist di Otrebor sono per il panorama black, dimensioni a sé stanti e pertanto uniche, toccherà a voi tentare di capire se vorrete entrare a farne parte o meno.
A ogni copia, sia versione cd che lp, verrà allegato un link per l'accesso alla sezione visuale collegata al platter, per coloro che amano sperimentare è un'occasione da cogliere al volo.
Gruppo: Darsombra
Titolo: Climax Community
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Exile On Mainstream
Contatti: facebook.com/darsombra
Autore: Mourning
Tracklist
1. Roaming The Periphery
2. Green
3. Thunder Thighs
DURATA: 1:15:40
Darsombra è il nome di un progetto alquanto particolare che prende vita grazie a Brian Daniloski (Trephine, ex Meatjack e King Travolta) e Ann Everton, nello specifico è un progetto audiovisivo e il tema trattato in "Climax Community" è il seguente:
A climax community is "a biological community of plants and animals which, through the process of ecological succession, the development of vegetation in an area over time has reached a steady state," says good old Wikipedia." "Climax Community" is a record by Darsombra, built and hewn from time, practice, and re-arrangement of one's life for the love of creative journey to other planets through music.
Per rendervi ancor più chiara l'idea, inserisco anche il trailer che in sette minuti offre una parziale visione del connubio immagine-suono proposto dal duo.
Con quale forma d'arte stiamo per scontrarci? La si potrebbe racchiudere nell'ambito drone ma sarebbe limitante, si potrebbe parlare di dark ambient tuttavia anche quello stile rispecchierebbe soltanto in parte ciò che è racchiuso nelle tre lunghe tracce che ne compongono il vissuto.
È palese che la natura dell'opener "Roaming The Periphery" sia sfacciatamente multiforme, rumorosa e spaziale allo stesso tempo, adimensionale quanto basta a garantire il biglietto di sola andata per un viaggio meditativo e fuori dal comune, un po' come se i Sunn 0))) si fossero strafatti in quel di Woodstock; l'innesto di melodie di chitarra ciclicamente cullanti aiuta parecchio. Quali figure proietterà la vostra mente ascoltandolo? La risposta sarà decisamente personale e dipenderà dalla capacità di assorbine l'aura.
Il secondo capitolo è il più breve dei tre in scaletta, "Green" si allaccia alla nostra corteccia cerebrale corteggiandola con la semplicità dell'acustica, quattro minuti che riportano un po' i piedi per terra consegnandoci una visione del tutto libera da legami, ma nel contempo rivela una connessione ancor più intima e tangibile con l'essenza umana che stavolta si mette in gioco, uno spazio minuto che apre le porte alla vastità di "Thunder Thigs".
L'atmosfera che si respira in quest'ultimo brano strumentalmente "normale" e intenso è più scura, si percepisce una costruzione precisa nelle sue lunghe e articolate movenze, nella presenza di un groove che diviene massiccio e a tratti inquietante, in alcune sezioni addirittura dissestante, discostandosi da quel mood esplorativo fatto di trip esaltanti e favorendo una perlustrazione delle zone recondite e minacciose. L'elettronica viene messa di lato sino al momento in cui un'avanzante e disturbante presenza vocale ripetitiva e ossessiva fa il proprio ingresso, con essa riemergono le derive disturbanti che in una sorta di "mare del nulla" portano verso la conclusione, o così sembrerebbe, "Climax Community".
Così sembrerebbe perché nascosta vi è una quarta traccia, un pachiderma di mezzora di durata, un monolite nero, un paesaggio statico che si protrae e protrae in maniera infinita, un'emissione sonora destabilizzante nel suo perdurare statico. Immaginatevi all'interno di una stanza nella quale l'unico suono che vi è permesso udire è quello di una nota prolungata all'inverosimile, inizialmente è sopportabile, successivamente tedia, dopo metà ora è devastante. Cosa raffigurerà? O meglio, come avranno rappresentato in figure questa parte della loro opera? Per venire a conoscenza di questi dettagli, fondamentali per vivere appieno il lavoro dei Darsombra, vi rimando all'acquisto di "Climax Community".
Facendo un paragone estremo più per attitudine fuori dagli schemi che per altro, questa realtà potrebbe rappresentare nell'ambito drone/psichedelico quello che i Botanist di Otrebor sono per il panorama black, dimensioni a sé stanti e pertanto uniche, toccherà a voi tentare di capire se vorrete entrare a farne parte o meno.
A ogni copia, sia versione cd che lp, verrà allegato un link per l'accesso alla sezione visuale collegata al platter, per coloro che amano sperimentare è un'occasione da cogliere al volo.