Informazioni
Gruppo: Toundra
Titolo: II
Anno: 2012
Provenienza: Spagna
Etichetta: Aloud Music
Contatti: facebook.com/toundraband
Autore: Mourning
Tracklist
1. Ara Caeli
2. Cielo Negro
3. Requiem
4. Marte
5. Lilim
6. Espírita
DURATA: 40:19
Nella prima metà del 2012 avevo recensito il secondo capitolo dei Toundra intitolato semplicemente "II", avevo avuto modo così di entrare in contatto con loro in colpevole ritardo tanto che adesso, a distanza di neanche un anno, ho il piacere di scrivere del terzo lavoro che come nella tradizione usa solo il numero "III" per identificarsi.
Il quartetto madrileno prosegue le sue esplorazioni nel mondo post, in bilico fra l'emotività del rock e le dispersioni metal. Il sound, come dimostrano le sei tracce di questo nuovo platter, non ha ancora completato la propria evoluzione, la prima grossa differenza rispetto al recente passato è un inasprimento, con una conseguente visione decisamente più scura di ciò che la musica vuole rappresentare. I soundscapes sono capaci di raffigurare paesaggi bucolici e melancolici ai quali si aggiunge una componente fatta di aggressive sferzate metalliche che dipinge atmosfere astrali, è un incrocio di galassie differenti e di mondi non poi così distanti.
La connessione con "III" è altamente spirituale, il modo di coinvolgere dei pezzi è diverso per ogni episodio, caratteristica che del resto hanno sempre mantenuto in vita, così si ha un'apertura che potrei definire chilometricamente cosmica con "Ara Caeli" che in sé racchiude l'essenza progressiva dei Toundra, ricca di infiltrazioni post-metal e di quel senso ciclico-ipnotico apportato dalle melodie e dalle frequenze di basso che diviene ossessivamente dolciastro. "Cielo Negro" è a dir poco mistica, con la pioggia battente e quel riff entrante che sa tanto di heavy eighties, accompagnato da una batteria che a ogni tocco sembra acquisire più corposità e dinamicità sino a prendere piede in maniera frenetica, coadiuvata da un basso pulsante e altrettanto impulsivo. È un continuo cambiare tempo e atmosfera assecondati da chitarre divenute struggenti e maledettamente dure e disturbate, un po' tooliane sul finire, a consegnarci la terza "Requiem" che azzera tutto. Fuori la tempesta, ed è lì che deve rimanere, sono l'acustica e gli archi a sgrezzare un sound che fino a quel momento aveva mostrato una faccia in alcuni casi al limite col severo. Si respira l'aria fresca che segue un temporale e quella malinconica sensazione di una giornata che si sta risollevando dal grigiore pervade una canzone che dai toni vivaci e ariosi, nei quali si fa strada uno stupendo assolo di chitarra che segna il raggiungimento di metà disco e potrebbe essere uscito dalla sei corde di Slash, tanto ma tanto rock.
Poco meno di venti minuti sono trascorsi e i Toundra hanno già dato dimostrazione di quanto la maturità sia in loro possesso, sono maggiormente personali, rischiano di più combinando senza nessun problema le varie influenze da cui traggono ispirazione e con "Marte" lasciano che sia un'altra volta l'irruenza a prendere in mano le redini delle situazioni. V'invito a godervi il brano soprattutto nella seconda parte dove il batterista si lancia in un appassionato e prestante lavoro sulle pelli. Chi si attendeva invece un finale in scia drone? Di certo non io.
Le due tracce poste in chiusura ("Lilim" ed "Espirìta") sono l'efficace e adeguata coda per ciò che l'orecchio ha anticipatamente appreso: la prima si distingue come l'opener per una deriva progressiva e una serie di accostamenti melodici che rendono vibrante l'aria, mentre la seconda è un affascinante esempio di classico pezzo post-metal che permette di notare come il songwriting degli spagnoli abbia raggiunto dei livelli altissimi d'intensità e aggregazione per ciò che concerne emozioni e note suonate.
Dilungarsi ancora sarebbe inutile, che siate amanti di Mogwai e Red Sparowes quanto di Isis e Cult Of Luna, solo per citare i primi quattro nomi che mi sono girati in testa, prendete in considerazione di far vostro "III", una volta inserito nel lettore il monicker Toundra diverrà per voi una certezza... e non fermatevi a quest'album, guardate indietro e pensate all'acquisto anche dei precedenti capitoli.
Gruppo: Toundra
Titolo: II
Anno: 2012
Provenienza: Spagna
Etichetta: Aloud Music
Contatti: facebook.com/toundraband
Autore: Mourning
Tracklist
1. Ara Caeli
2. Cielo Negro
3. Requiem
4. Marte
5. Lilim
6. Espírita
DURATA: 40:19
Nella prima metà del 2012 avevo recensito il secondo capitolo dei Toundra intitolato semplicemente "II", avevo avuto modo così di entrare in contatto con loro in colpevole ritardo tanto che adesso, a distanza di neanche un anno, ho il piacere di scrivere del terzo lavoro che come nella tradizione usa solo il numero "III" per identificarsi.
Il quartetto madrileno prosegue le sue esplorazioni nel mondo post, in bilico fra l'emotività del rock e le dispersioni metal. Il sound, come dimostrano le sei tracce di questo nuovo platter, non ha ancora completato la propria evoluzione, la prima grossa differenza rispetto al recente passato è un inasprimento, con una conseguente visione decisamente più scura di ciò che la musica vuole rappresentare. I soundscapes sono capaci di raffigurare paesaggi bucolici e melancolici ai quali si aggiunge una componente fatta di aggressive sferzate metalliche che dipinge atmosfere astrali, è un incrocio di galassie differenti e di mondi non poi così distanti.
La connessione con "III" è altamente spirituale, il modo di coinvolgere dei pezzi è diverso per ogni episodio, caratteristica che del resto hanno sempre mantenuto in vita, così si ha un'apertura che potrei definire chilometricamente cosmica con "Ara Caeli" che in sé racchiude l'essenza progressiva dei Toundra, ricca di infiltrazioni post-metal e di quel senso ciclico-ipnotico apportato dalle melodie e dalle frequenze di basso che diviene ossessivamente dolciastro. "Cielo Negro" è a dir poco mistica, con la pioggia battente e quel riff entrante che sa tanto di heavy eighties, accompagnato da una batteria che a ogni tocco sembra acquisire più corposità e dinamicità sino a prendere piede in maniera frenetica, coadiuvata da un basso pulsante e altrettanto impulsivo. È un continuo cambiare tempo e atmosfera assecondati da chitarre divenute struggenti e maledettamente dure e disturbate, un po' tooliane sul finire, a consegnarci la terza "Requiem" che azzera tutto. Fuori la tempesta, ed è lì che deve rimanere, sono l'acustica e gli archi a sgrezzare un sound che fino a quel momento aveva mostrato una faccia in alcuni casi al limite col severo. Si respira l'aria fresca che segue un temporale e quella malinconica sensazione di una giornata che si sta risollevando dal grigiore pervade una canzone che dai toni vivaci e ariosi, nei quali si fa strada uno stupendo assolo di chitarra che segna il raggiungimento di metà disco e potrebbe essere uscito dalla sei corde di Slash, tanto ma tanto rock.
Poco meno di venti minuti sono trascorsi e i Toundra hanno già dato dimostrazione di quanto la maturità sia in loro possesso, sono maggiormente personali, rischiano di più combinando senza nessun problema le varie influenze da cui traggono ispirazione e con "Marte" lasciano che sia un'altra volta l'irruenza a prendere in mano le redini delle situazioni. V'invito a godervi il brano soprattutto nella seconda parte dove il batterista si lancia in un appassionato e prestante lavoro sulle pelli. Chi si attendeva invece un finale in scia drone? Di certo non io.
Le due tracce poste in chiusura ("Lilim" ed "Espirìta") sono l'efficace e adeguata coda per ciò che l'orecchio ha anticipatamente appreso: la prima si distingue come l'opener per una deriva progressiva e una serie di accostamenti melodici che rendono vibrante l'aria, mentre la seconda è un affascinante esempio di classico pezzo post-metal che permette di notare come il songwriting degli spagnoli abbia raggiunto dei livelli altissimi d'intensità e aggregazione per ciò che concerne emozioni e note suonate.
Dilungarsi ancora sarebbe inutile, che siate amanti di Mogwai e Red Sparowes quanto di Isis e Cult Of Luna, solo per citare i primi quattro nomi che mi sono girati in testa, prendete in considerazione di far vostro "III", una volta inserito nel lettore il monicker Toundra diverrà per voi una certezza... e non fermatevi a quest'album, guardate indietro e pensate all'acquisto anche dei precedenti capitoli.