domenica 23 dicembre 2012

MANILLA ROAD - Invasion


Informazioni
Gruppo: Manilla Road
Titolo: Invasion
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Shadow Kingdom Records
Contatti: facebook.com/pages/Manilla-Road/222505821165293
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Dream Goes On
2. Cat And Mouse
3. Far Side Of The Sun
4. Street Jammer
5. Centurian War Games
6. The Empire

DURATA: 45:31

Quando si parla di band storiche come i Manilla Road non c'è amante del metal che non rispetti la realtà di Mark "The Shark" Shelton, le cui fondamenta furono piantate nel 1976. Le radici si muovevano ancora in un mondo in bilico fra l'hard rock e l'evoluzione heavy intrapresa dalle creature Black Sabbath e Judas Priest (il '76 non a caso è l'anno d'uscita del capolavoro "Sad Wings Of Destiny") e che ancora viveva di riflesso delle identità ben definite di scuola zeppeliniana ed hendrixiana, non a caso il guitarworking di Shelton e molte delle soluzioni insite nei primi due lavori ("Invasion" e "Metal") non rinnegano il background seventies.
Del primo capitolo datato 1980 e prodotto originariamente dalla Roadster Records esistono anche due versioni dove è unito al successore e che al tempo furono messe in circolazione dalla Reborn Classic come bootleg e dalla Cult Metal Classics nella ristampa del 2004. Oggi la Shadow Kingdom Records ne fornisce la propria versione facendo un favore al numero crescente d'adoratori del sound epic.
Il trio, che a quel tempo oltre a Shelton alla chitarra e alla voce aveva Scott Park al basso e Rick Fisher alla batteria, produsse uno di quei debutti che non poterono passare inosservati. Il sound è ovviamente sporco, ruvido, rock-oriented, parliamo di una realtà ai primi passi che faceva però già intravedere una carica e una voglia di epicità che avrebbe sviluppato sino a giungere al terzo album "Crystal Logic", trampolino di lancio verso l'Olimpo del metal. Quanto venne dopo è STORIA e come tale va conosciuta, studiata e approfondita.
I pezzi mostravano già un songwriting raffinato, dai tratti progressivi che sprizzava maturità, l'opener "The Dreams Goes On" e la conclusiva "The Empire" rappresentarono la cifra stilistica in possesso di quei Manilla Road e le porte del mondo heavy non attesero oltre per spalancarsi dinanzi a loro.
Non mi dilungherò, sarebbe inutile allungare il brodo scrivendo di un album che fa parte dell'ABC del metal, la fase embrionale di un colosso che ancora oggi ci emoziona, motivo per cui ogni amante del sound classico dovrebbe averne una copia nella propria collezione. In caso non vi fosse capitata l'occasione di farlo vostro prima, ora non avrete di certo scuse per mancare l'acquisto.

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