Informazioni
Gruppo: Netra
Titolo: Sørbyen
Anno: 2012
Provenienza: Francia
Etichetta: Hypnotic Dirge Records
Contatti: facebook.com/pages/netra/115486751822328 - myspace.com/emlazh
Autore: Insanity
Tracklist
1. A Dance With The Asphalt
2. Crawling
3. Soerbyen
4. A Kill For A Hug
5. Streetlamp Obsession
6. Emlazh
7. Wish She Could Vanish
8. My Ill-Posed Life
9. It's Kicking In
10. Concrete Ocean
11. Strange Bliss At Dusk
12. I Shall Slay The Monkeys
DURATA: 01:10:13
Del progetto Netra parlò già il nostro Mourning in occasione dell'uscita del primo lavoro sulla lunga distanza, il 2012 vede una nuova release di questa one man band francese ancora una volta sotto Hypnotic Dirge; "Sørbyen", questo il titolo del disco, riprende e prosegue il percorso iniziato prima con i due demo e poi con il full fatto principalmente di Black Metal, Trip Hop e di quella "melancolia urbana" che dava il nome al precedente album e che sembra essere il concept su cui è fondato il sound.
Nei settanta minuti di musica offerti la propsota risulta variegata, alternando momenti atmosferici e grigi a parti che strizzano l'occhio al Depressive senza scadere nei clichè che hanno reso questo sottogenere una pagliacciata, ma anzi sfruttandone gli elementi buoni quali un riffing che in queste fasi si fa semplice e minimale, spesso accompagnato da arpeggi in brani come "Wish She Could Vanish" e "Concrete Ocean" (probabilmente la più vicina allo stile DSBM insieme alla prima, nera metà "I Shall Slay The Monkeys").
Il lato elettronico è evidente ma non invadente, ci troviamo in molte occasioni di fronte a beat lenti e dai suoni vagamente retrò uniti ad un lavoro di basso assolutamente encomiabile, "Emzlah" (ripresa dal primo demo) e "A Kill For A Hug" sono due tra i migliori esempi di questa caratteristica, quest'ultima con un finale di archi in stile film di qualche decennio fa che porta alla mente il nome Portishead.
Non mancano divagazioni in altri generi, "Strange Bliss At Dusk" ha una base non troppo lontana da quelle Industrial/EBM, mentre "My Ill-Posed Life" tira in ballo sonorità quasi New Wave e l'opener "A Dance With The Asphalt" ha un che di Jazz nelle sue prime battute; il meglio della proposta viene però con tracce che riescono senza alcuna fatica a immergere l'ascoltatore nella silenziosa notte di una strada illuminata solo da lampioni, "Streetlamp Obsession" (un titolo, un programma) e "Crawling" sarebbero adattissime per una passeggiata di mezzanotte in solitudine; le malinconiche vocals, quasi sempre in clean, e i synth che sembrano rappresentare le uniche luci di una città sprofondata nelle tenebre riescono ad ammaliare e trasportare in una dimensione parallela che prende la forma di una metropoli decadente e vuota, seppur allo stesso tempo piena di vita.
Con questo "Sørbyen" Netra procede quindi per la sua strada personale: è curioso come un genere che ha da sempre fatto della natura e del distaccamento dalla società moderna due punti di forza riesca a trovare vita anche in ciò che ha sempre rifiutato e in qualche modo continua a rifiutare, è come se questo Black Metal fosse forzatamente inserito in un contesto cittadino di cui non sente di fare parte ma le cui caratteristiche hanno comunque influenzato la sua difficile esistenza.
Per quanto mi riguarda questa è una delle uscite più interessanti dell'anno, non capita così spesso di ascoltare un lavoro tanto sentito e per nulla banale; progetto da tenere d'occhio, ha il potenziale per regalarci altre perle di questo calibro.