lunedì 4 ottobre 2010

ANCESTRAL LEGACY - Nightmare Diaries


Informazioni
Gruppo: Ancestral Legacy
Anno: 2010
Etichetta: Femme Metal Records
Contatti: www.myspace.com/ancestrallegacy
Autore: Insanity

1. Out Of The Dark And Into The Night
2. Separate Worlds
3. Chosen Destiny
4. Perhaps In Death
5. Trapped Within The Wind
6. Done
7. Still
8. Tomorrow's Chance
9. ...My Departed
10. The Shadow Of The Cross

DURATA: 56:08

Nati nel 1995 come Permafrost suonando Black Metal, i norvegesi Ancestral Legacy si sono evoluti negli anni prima aggiungendo una componente sinfonica, per poi arrivare al sound del secondo album "Nightmare Diaries", uscito quest'anno. In questo lavoro la base è un Heavy Metal dalle atmosfere Gothic in stile Mandrake, alla quale vengono aggiunte influenze Melodic Death e Black. Dietro al microfono troviamo l'ormai abusata alternanza tra voce femminile e scream (o growl), che però in questo caso svolge il suo lavoro senza risultare banale. Altra nota di merito va ai passaggi acustici che di tanto in tanto fanno la loro comparsa nei vari brani, come ad esempio quello che introduce la prima traccia "Out Of The Dark And Into The Night" e che viene subito seguito dalla voce (fortunatamente non lirica) di Elin Anita Omholt, ora rimpiazzata da Isadora Cortina. Successivamente farà la comparsa anche lo screamer Eddie Risdal, che fin da subito si alternerà alla voce femminile; la Bella e la Bestia così duetteranno su una solida base composta da un riffing a tratti blackeggiante e un drumming che sa variare tra le parti più calme e quelle più veloci. Nella parte finale verremo deliziati da un assolo che ci porterà alla seguente "Separate Worlds", in cui la performance di Eddie risulterà una delle migliori di tutto l'album; ottimo anche il lavoro al basso e alla chitarra, con quei riff che suonano sempre più Black e che si alternano a passaggi acustici di una certa bellezza. "Chosen Destiny" parte più tranquilla delle precedenti, le rimanenze del passato Symphonic Black si fanno sentire molto soprattutto durante la presenza della voce maschile, ma il brano viene quasi totalmente dominato dalla voce femminile e dalla chitarra acustica, spesso mischiata a quella elettrica. In "Perhaps In Death" fa la comparsa un pianoforte, che accompagna la voce femminile in un brano che se inizialmente saprà molto di Gothic, dopo il passaggio acustico a metà suonerà più Black Metal, per poi mischiare le due anime della canzone. "Trapped Within The Wind" svolge la funzione di intermezzo, una traccia tranquilla in cui il Gothic risalta su tutte le influenze. La successiva "Done", pur iniziando con un misto tra Heavy e Black, seguirà l'esempio del precedente brano; qui l'esecuzione di Elin ricorda molto quella di Birgit Lau dei Mandrake, ed anche l'uso dei sample nella parte finale mi ha riportato alla mente il loro "Mary Celeste", lavoro che personalmente apprezzo molto. L'album continua il suo corso, e dopo l'intro acustico che accompagna l'ormai dominante Elin, "Still" diventerà un altro brano a cavallo tra Heavy e Black, ma che dopo la metà ci regalerà momenti più Gothic in cui tornerà il pianoforte e faranno capolino sample del pianto di un bambino. Anche questo brano, come il primo, si chiude con un assolo, e la stessa chitarra solista darà il via a "Tomorrow's Chance", altra canzone che spazia tra le varie influenze che la band incorpora nel proprio sound, come anche farà la successiva "...My Departed"; in entrambe le tracce la chitarra solista avrà un ruolo importante, e la base Heavy qui sarà più viva che mai. A concludere l'album c'è "The Shadow Of The Cross", brano caratterizzato dalle atmosfere magiche della tastiera, e dall'ennesima chiusura (questa volta definitiva) da parte di un assolo.
Gli Ancestral Legacy hanno avuto una bella evoluzione, hanno avuto le capacità di crearsi un proprio stile, cosa difficile contando che ormai il panorama Gothic è saturo di band fotocopia dei vari Epica, Within Temptation e simili. Sicuramente si può ancora migliorare, l'album verso la fine rischia di dare qualche sintomo di noia all'ascoltatore, complice anche un leggero calo della qualità dei brani rispetto all'inizio, ma "Nightmare Diaries" è un lavoro decisamente sopra la sufficienza e consigliato a chi nel Gothic cerca qualcosa di diverso dal solito.

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