lunedì 11 ottobre 2010

BYFROST - Black Earth


Informazioni
Gruppo: Byfrost
Anno: 2010
Etichetta: Painkiller Records
Contatti: www.myspace.com/byfrostmetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Horns To The Sky
2. Black Earth
3. Night Of Damnation
4. Lord Victorious
5. Desire
6. Wings Of The Angel Of Death
7. Evil Arise
8. Skull Of God

DURATA: 38:43

Quando una band viene dalla zona di Bergen non può che suscitare interesse, la storica Norvegia dei tempi che furono e il black in genere devono tantissimo a quel circondario che diede alla luce band fondamentali che è inutile anche citare visto che sono quelle che si conosce un po' tutti (il contrario mi meraviglierebbe).
I Byfrost arrivano da lì e dopo un ep nel 2008, "Byfrostmetal", hanno sfornato un debut album con i controcoglioni intitolato "Black Heart".
Suonano black e lo fanno nella versione più thrash, le chitarre sono taglienti e l'influenza degli Immortal è presente non solo in fase di riffato ma anche vocalmente. I ragazzi sin dalle prime battute dimostrano di non essere uno dei tanti cloni di act conosciuti, sferrano attacchi dalle ritmiche imponenti quasi mai ostentatamente serrate mettendo in luce un songwriting maturo e dotato di buone sferzate atmosferiche, cambi di tempo e inserti infilati quando meno te l'aspetti che rendono le composizioni ancor più intriganti.
L'opener "Horns To The Sky" evidenzia il lato epico e d'impatto presentandosi sfrontata e diretta, già diversa si pone la titletrack molto più fiera e cadenzatamente pesante che solo in una breve incursione lascia che la furia s'impossessi di lei aumentando di molto la velocità interna.
Il lavoro è curato nel dettaglio, gli assoli melodici che fuoriescono puliti e perfettamente calzanti sul riffing donano al sound un tocco d'attitudine catchy senza farlo scadere, le canzoni filano prive d'intoppo e le versioni dei brani ripresi dal precedente sforzo discografico autoprodotto hanno goduto del re-styling che una produzione migliore ha fornito loro, ve ne accorgerete soprattutto in "Night Of Damnation" e "Wings Of The Angel Of Death" rese ancor più espressive da tale passaggio.
In "Desire" hanno pensato: perché non chiamare qualcuno a farci compagnia? L'elemento su cui è caduta la scelta è Arve Isdal (Ice Dale) degli Enslaved che presta la propria abilità di axe-man alla causa dei Byfrost.
Un episodio come "Lord Victorious" nella sua elementare e stereotipata formula compositiva, carica però di un piglio devastante, riesce a scatenare una bella serie di headbanging e l'ultima "Skull Of God" rappresenta la sorpresa che non t'aspetti diversificandosi dalle altre in primis perché unicamente strumentale ma punto più importante è il senso di pensiero contemplativo che la traccia emana, l'apertura arrancante quasi stentante dalla fatica che si anima rafforzandosi con l'alone black per poi riprendere quel corso primordiale che la conduce a dar fine al platter è fantastica.
La cover davvero ben fatta ad opera di Christian Sloan Hall ricorda quelle di un altro Kristian conosciuto come Necrolord e la produzione affidata alle mani di Herbrand Larsen, secondo degli Enslaved a supporto di questa release, sono valori aggiunti che completano e aumentano il piacere d'ascoltare e guardare contemporaneamente "Black Earth".
Dimenticate il passo falso "All Shall Fall", i Byfrost hanno preso dagli Immortal, per come è messa la band di Abbath dopo la reunion consiglierei però il contrario dato che l'album in questione surclassa il prodotto made in Nuclear Blast dei fu gloriosi rappresentanti dell'orda black.
Non ascoltatelo troppo in mp3 ma compratelo il prima possibile, vale la pena goderselo in originale.

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