lunedì 4 ottobre 2010

STEEL TORMENTOR (IRL) - Return Of A King


Informazioni
Gruppo: Steel Tormentor
Anno: 2010
Etichetta: Nephin / Union Black Digital
Contatti: www.myspace.com/themightysteeltormentor
Autore: Mourning

Tracklist
1. Ghost Of Avalon
2. Evil Coming
3. Armageddon
4. Warrior
5. Soul Stealer
6. Into The Black
7. Return Of A King
8. Warrior (single edit)

DURATA: 44:31

La band heavy metal irlandese degli Steel Tormentor a distanza di sei anni dal debutto, immaturo ma non male nel complesso a titolo "Unleashed", dopo aver rinnovato la line-up per tre/quarti, con l'unico fondatore James Kelly (voce) a guidarli, ci presenta il nuovo "Return Of A King" rilasciato nel mese di luglio.
La passione che ha mosso i passi precedenti sin dal 1996 è rimasta invariata, il verbo seguito è quello del movimento più classico che li riconduce al filone della vicina Inghilterra e al periodo storico della NWOBHM con qualche sprazzo di Germania a tinte piratesche Running Wild.
Solo questa premessa fa intendere chiaramente dove vadano a parare i ragazzi sebbene non si possa limitare il lavoro svolto solo come un mero clone, la formazione è preparata e vive il genere con entusiasmo dimostrandolo sin dalle battute iniziali regalate dallo strumentale "Ghost Of Avalon" dove i Maiden fanno capolino.
L'apripista reale, quella che scalda a dovere le polveri, è però la successiva "Evil Coming" con le chitarre che equilibrate creano un bel riffato solido e il batterista Kevin Ryder si fa notare con le incurisioni in doppia, le subentra "Armageddon", brano ancora che mantiene vivido il feeling con la creatura di Harris & co., classica e dotata di una buona dinamica antecede una delle tre hit del platter: "Warrior".
Quest'episodio è una delle tre tappe fondamentali per l'album, il ritmo rallenta seppur di poco, l'influenza teutonica dei Running si presenta particolarmente evidente nel cantato di Kelly che sembra fare il verso a Rock 'N' Rolf e in sette minuti di pezzo non c'è un buco o attimo in cui la tensione risenta di cali, le chitarre duettano e il ritornello che tuonando urla "Warrior warrior your time is come" è di quelli che si cantano a ripetizione.
La parte centrale ci regala una coppia di canzoni dalle melodie intense in cui le due scuole, britannica e teutonica, si alternano, se "Soul Stealer è più che valida, con "Into The Black" abbiamo il secondo dei tre tasselli accennati precedentemente, capace di trascinarti in una corsa contro il tempo scandita dalle asce prorompenti.
C'è davvero poco di cui potersi lamentare e contando che la successiva "Return Of A King", titletrack, chiude la triade delle tracce d'oro capirete che il finale è in crescendo.
Sono tredici i minuti che le danno vita con la svolta epica a delinearne i contorni, la voce di Kelly dopo un approccio recitato ed evocativo mostrerà altro volto adagiandosi su basi veloci e serrate sulle quali le chitarre intagliano un riffing affilato con tono scuro e incattivito, la durata del pezzo vola, travolti da una prova energica.
Posta in chiusura una seconda versione di "Warrior" (single edit) sembra voler dire: "se non vi fosse bastato ascoltarla una volta ve la si ripropone", onestamente per quanto non indispensabile è una delle tracce che vien voglia di rimetter su più volte quindi danno anche modo per non premere il tasto rewind per selezionarla (come se fosse faticoso).
"Return Of A King" è uno di quei dischi che mantengono in vita con la propria essenza l'heavy, non ha bisogno d'inventare per dare a chi ascolta emozioni tangibili che ne fanno una release da conoscere e possedere per gli amanti del genere.

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