lunedì 18 ottobre 2010

STONED JESUS - First Communion


Informazioni
Gruppo: Stoned Jesus
Anno: 2010
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: www.myspace.com/stonedjesusmusic
Autore: Mourning

Tracklist
1. Occult
2. Red Wine
3. Black Woods
4. Falling Apart

DURATA: 40:15

Si può parlare di doom/stoner e non nominare i Black Sabbath? E' quasi impossibile soprattutto quando l'influenza del combo seventies è palesata a più riprese sia nel riffato, sia nell'esecuzione vocale.
Gli ucraini Stoned Jesus arrivano al debutto dopo due demo incise nell'anno passato con un "First Communion" che del verbo di Ozzy, Tony, Geezer e Billy fa il proprio comandamento.
Le divagazioni bluesy e psichedeliche inserite all'interno del disco anche quando s'inaspriscono, tendendo al sound dei più moderni Electric Wizard e Reverend Bizzarre, mantengono però quel rapporto intimo e genuino con la creatura anni Settanta.
Quattro tracce per quaranta minuti di musica composta con semplicità, non vi è un gran numero di riff che si sussegue, puntano su un incedere che fa del lento e quieto andare una caratteristica dominante.
Il disco si apre con "Occult" contenente uno dei giri più caldi e desertici ricollegabile al sound Slow Burn, si anima soprattutto quando la vitalità stoner entra a far parte attivamente della sua essenza per poi riprendere il corso naturale allentato iniziale, ascolto che fornisce le basi su ciò che incontreremo successivamente sia come atmosfere, sia per quanto riguarda l'esposizione delle canzoni.
"Red Wine" è il capitolo più breve, solo cinque minuti ma che conquistano dal primo secondo, il viaggio a ritroso nel tempo è una costante da mettere in conto con un on air simile, orecchiabile e molto radiofonica, potrebbe tranquillamente essere mandata in rotazione nelle varie emittenti se solo le nostrane in maniera particolare non fossero tarate per soddisfare il quoziente intellettivo di un possibile partecipante di Amici. Estremamente più corposa è invece "Black Woods" che ci mostra come gli Stoned Jesus più che seguire le orme di chi, come i Count Raven, ha offerto ottime prove appesantite del versante sabbathiano, si cimentino con un classico che ha nel rock, blues e incursioni tendenti a evocare la psichedelia spacey le proprie fondamenta anche se una dinamica più varia e un riffing più pungente alle volte potrebbero esser d'aiuto nel vivacizzare e dare respiro a una forma compositiva che alle volte sembra chiudersi a riccio non slanciandosi quando dovrebbe farlo.
Porta a conclusione il viaggio "Falling Apart", nebbiosa, una "nenia" bluesy che esalta quel concetto occultista che la band ha preso a proprio riferimento, voci femminili che parlano del loro Signore e non è quello che risiede nell'alto dei cieli.
Per le tematiche trattate dai testi un collegamento ai Coven, mitico act fine anni Sessanta primi Settanta, è più che considerabile, in fondo gli Stoned Jesus sono quanto di più apprezzabile un amante delle sonorità stoner/rock oriented possa cercare.
"First Communion" è un buon disco, uno dei tanti che ormai circolano nel fluido e impazzante mondo musicale dedicato a questo genere, un debutto che fa intravedere delle ottime possibilità future per la produzione di lavori ancor più interessanti e fuori dalla media, nome da seguire con attenzione.

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