lunedì 25 ottobre 2010

ANGELS AND ENEMIES - Gttkmplx


Informazioni
Gruppo: Angels And Enemies
Anno: 2010
Etichetta: Apollon Records
Contatti: www.myspace.com/angelsandenemies
Autore: Mourning

Tracklist
1. Harlekin
2. Herbst
3. Bei Nacht (Die Meute)
4. Augenblicke
5. Im Herzer Den Bringer Des Lichts
6. Schweigen...
7. Schall
8. Ad Fontess
9. Vollendet
10.Verloren (Lass Mich Hier Pt.1)
11.Morgen Ist Tot
12.Ein Neuer Anfang (Lass Mich Hier Pt.2)

DURATA: 47:51

Ascoltato un album metalcore ascoltati tutti? In linea di massima purtroppo è così, le soluzioni sono sempre le stesse ripetute come una lezioncina da svolgere nel migliore dei casi almeno provando di conoscere e saper interpretare lo stile con devozione e un pizzico di grinta.
Gli Angels And Enemies sono un combo di Colonia che finisce di diritto nel suddetto calderone, cantano in lingua madre come i Callejon, sfruttano il sound di Gothenburg del versante più moderno come esibito in maniera molto buona negli ultimi anni dai greci Nightrage e il verbo di Unearth e As Lay I Dying sembra identificarne il carattere.
L'album è catchy, melodie di facile presa e prestazione muscolare da parte del drummer che offre una prestazione varia, possente e che supporta alla grande il muro di riff che le chitarre costruiscono, non mancano le occasioni dove il groove si mostra imponente come in "Augenblicke" e la dedizione allo swedish style s'innesca sin dall'opener "Harlekin" con "Schweigen..." che si candida a essere una delle hit del platter con pulizia e potenza che confluiscono in una canzone che evita lo sputtanamento non inserendo orpelli che avrebbero potuto arrecarle danni vedasi clean vocals, cosa che mi sarei risparmiato volentieri in "Vollendet".
Fra ritornelli da cantare e uno svolgimento che si relega fra barriere sonore ristrette, dato che il range d'ascoltatori è limitato agli appassionati dell'ultima ondata melo-death e i drogati di metalcore, gli Angels And Enemies hanno il buon gusto di non inserire la solita pappardella che si tuffa nel deathcore fatta di breakdown scontati ancor prima di venir eseguiti, continuano a macinare su un percorso conosciuto ma che almeno mette in mostra una discreta coerenza non saltando di palo in frasca come spesso avviene in questo tipo di release che o sono talmente standard e piatte da poterle usare come fermacarte o inserirebbero dentro pure il clavicembalo se andasse di moda per stipulare un contratto con una label scendendo pure a livelli più infimi e pop (chi ha detto Sonic Syndicate?).
Discreto il tentativo nella finale "Ein Neuer Anfang (Lass Mich Hier Pt.2)" d'innestare un richiamo classico portando a casa un risultato positivo che senza infamia né esaltante lode fa sì che il platter si concluda senza avermi causato eccessivi danni neuronali.
Pur essendo un amante sfegatato dell'era di Goteborg e delle sue band, riuscendo anche ad apprezzare i lavori moderni e alle volte tendenti al metalcore, non posso far altro che indirizzare verso l'ascolto di "GTTKMPLX" solo quelle due precise categorie di fruitori citate nel testo.
I restanti possono pure evitarselo, per quanto non sia male è come aver passato cinque ore seduti in classe con la sfortuna d'avere a seguire le ore di recupero che ti ripeteranno ancora una volta la stessa solfa, a lungo andare sfianca.

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