lunedì 18 ottobre 2010

EMPTY TREMOR - Iridium


Informazioni
Gruppo: Empty Tremor
Anno: 2010
Etichetta: Sg Records
Contati: www.myspace.com/emptytremor
Autore: Mourning

Tracklist
1. Breaking The Mirror
2. Run
3. Warm Embrace
4. Autumn Leaves
5. Friends In Progression
6. Unconditional Love
7. Everyday
8. The Last Day On Earth
9. Iridium

DURATA: 01:04:25

Gli Empty Tremor non credo abbiano bisogno di presentazioni, sono una delle realtà solide e avviate del panorama tricolore prog metal che ha dato vita a degli ottimi lavori come il debutto "Apocolokyntosys" e "Alien Inside" che vedeva dietro al microfono Oliver Hartmann (ex At Vance) ma hanno avuto proprio nel ruolo del cantante la croce e delizia che li ha più volte gambizzati.
I cambi in quel ruolo sono stati molteplici e dopo sei anni troviamo per l'ennesima volta un nuovo artista a sostenere il comparto testi con la propria voce, Giovanni De Luigi.
Sei anni, sì, tanto è passato da quell'ultimo disco, era ora che i ragazzi si rifacessero vivi e l'han fatto nel migliore dei modi presentandosi con un "Iridium" che evidenzia una netta maturazione, un songwriting fluido e una cura degli arrangiamenti che giova non poco nel dare una ulteriore rilevanza al lavoro svolto dal combo.
Dream Theater, Symphony X e la creatura di Vitalij Kuprij Artension sono influenze evidenti che si fondono nel sound dei musicisti nostrani, la solistica tende a riportare in vita ricordi del Michael Romeo d'annata e non può che far piacere.
Chi s'attendesse però assalti arrembanti in parte si sbaglia, i ritmi non sono quasi mai veloci, in molti momenti al contrario sono leziosi, giocano di fioretto più che di spada sfruttando atmosfere dolci come nella parte iniziale di "Warm Embrace".
E' un'ora di musica che si ascolta piacevolmente, per chi non intendesse sarò ancora più esplicito, gli Empty Tremor hanno il pregio di non compiere atti di onanismo strumentale votando la tecnica usata al solo fine di dare una forma alle emozioni espresse donando così a "Breaking The Mirror" come a "Unconditional Love" una cosa che si chiama anima.
Non so se possa valere come pecca ma alle volte tendono a essere sin troppo sfacciatamente catchy, ottimo sistema per attrarre un pubblico più ampio mantenendo delle basi di livello, lo stile melenso e zuccheroso se vivacizzato con delle fasi non dico graffiate alla Russell Allen ma che mettano almeno in mostra un'aggressività che nella voce di Giovanni sembra invece del tutto sopita avrebbero reso più vividi certi frangenti in cui invece il disco sembra adagiarsi.
La sua voce, pulita, precisa, si avvicina in certi frangenti a quella dell'ex Oliver ma mancando di quella grinta spacca muri di cui il tedesco era ed è un portatore sano.
L'atteso ritorno ha delle indubbie qualità, chi ha seguito in questi anni gli Empty Tremor e i fedeli delle sonorità prog non si lascino sfuggire l'occasione di godersi questo "Iridium", è veramente intenso.

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