lunedì 18 ottobre 2010

DEBT OF NATURE - Crush, Kill And Burn


Informazioni
Gruppo: Debt Of Nature
Anno: 2010
Etichetta: Deity Down Records
Contatti: www.myspace.com/debtofnaturemetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro (Debt Of Nature Reprise)
2. Masturbator Generator
3. Crush Kill And Burn
4. Like Breeding Rats
5. Insalata Tarantula
6. Eisenfresser
7. Why I Hate
8. Nightmare Of The Fashion Whore
9. Blackguard
10. Caterpillar Walk
11. Demise Of Dementia
12. Peeping Tom

DURATA: 46:02

La Germania è fucina sempre in attività, forgia continuamente act devoti al verbo del metal, stavolta mi sono imbattuto nei Debt Of Nature, formazione al secondo disco di cui ero completamente all'oscuro.
Non conosco il debut, li ho approcciati direttamente con il nuovo "Crush, Kill And Burn" e dopo un paio d'ascolti è evidente che le influenze dei nomi altisonanti del grind come Napalm Death e Terrorizer siano riscontrabili a più riprese, così come si nota la presenza dei Dying Fetus e di un alone costantemente thrashy nel sound che mantiene una concettualità legata allo stile retrò.
Passato che però non viene evocato da una produzione pulitina e potente che ha visto dietro le manopole del mixer Andy Classen, uno che sa come fare il proprio mestiere, in effetti il suono offerto da la possibilità ai ragazzi di sfoderare una prova massiccia soprattutto nelle canzoni più veloci e compatte quali "Masturbator Generator" e "Eisenfresser" che rappresentano il taglio estremo interno al platter.
La titletrack mostra una buona prestanza, i cambi di tempo disseminati la rendono accattivante al contrario di una carica di groove "Insalata Tarantula" che scava profondi solchi e una "Why I Hate", pezzo in cui è la deriva thrash a guidare il carro.
I Debt Of Nature posseggono un discreto songwriting, il riffing ha dei picchi notevoli quando tende ad accelerare e in fase solistica le due asce, Simon Lukassek e Marcus Italiani, si destreggiano per nulla male, esempi ne sono l'adrenalinico assolo inserito in "Einsefresser" e quello indomito racchiuso in "Peeping Tom".
Il batterista Kevin Siepmann è in più di un'occasione esplosivo, dirompente esegue pattern veloci e pestati con Stavro Kamari che lo segue facendosi vivo quando la situazione permette di metter fuori la testa, buona infine la prestazione dei due cantanti, Marc Göhring e Masae Dausend, priva di sbavature evidenti.
Le uniche pecche di "Crush, Kill And Burn" sono quelle di avere un andamento altalenante con alcuni episodi sufficientemente validi ma che non riescono a tenere il passo delle altre e una produzione che, se da un lato come anticipato aumenta l'impatto di quei due pezzi, forse un po' più sporca avrebbe dato una forma più vivida al complesso imbrigliato da un sound ormai strabusato.
Chi ascolta death/grind faccia fare un paio di giri nello stereo ai Debt Of Nature, troverà di sicuro qualcosa di proprio gradimento all'interno di "Crush, Kill And Burn".

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