lunedì 19 dicembre 2011

DEADLY CARNAGE - Sentiero II - Ceneri


Informazioni
Gruppo: Deadly Carnage
Titolo: Sentiero II - Ceneri
Provenienza: Italia
Anno: 2011
Etichetta: De Tenebrarum Principio
Contatti: Myspace - Facebook - Sito
Autore: Akh

Tracklist
1. Guilt Of Discipline
2. Parallels
3. Epitaph Part I
4. Epitaph Part II
5. Growth And New Gods
6. Ceneri

DURATA: 41:43

Giunge a noi il nuovo capitolo dei Deadly Carnage "Sentiero II - Ceneri" sotto l’ala protettrice della ATMF nelle vesti della propria sub label De Tenebrarum Principio.

Il gruppo romagnolo cambia nuovamente pelle pur mantendo incorporate certe peculiarità del proprio suono, come sinonimo di evoluzione spontanea del modo di comporre; passando quindi da un tipico B.M. di stampo nordico a questa moderna espressione. La loro nuova epidermide è formata da molte influenze substratiche che si manifestano in maniera evidente all’interno stesso di un solo riff, ma creando certe specifiche che stanno sempre più divenendo un marchio di farbbrica; quindi ci ritroviamo con frangenti Death Metal, abbracciati a parti più darkthroniane o riffing di pura scuola Dark Tranquillity (epoca "The Gallery") su cui viene innestata una furiosa doppia cassa come si evidenzia nel caso dell’opener "Guilt Of Discipline".
Lo stesso accade per la scelta delle strutture dei vari brani, in cui atmosfere tipicamente D.M. aprono le porte a parti blackish, il tutto realizzato per valorizzare la nuova mentalità dei Deadly Carnage, che finalmente si avvicinano ai loro propositi originari, ovvero creare melancolia (come si evidenzia in "Ceneri", brano conclusivo che abbandona totalmente la lotta bellica per rimarcare una rassegnazione pura, figlia di un tormento mai sopito) e sentimento foriero di momenti violenti, dai tratti drammatici e emotivamente "fragili" e agitati, come lo possono esser certi stati d’animo come si dimostra in "Growth And New Gods" in particolar modo lo si evince nello stacco arpeggiato e nei momenti lead delle chitarre; di questa canzone è stato girato il video che viene inserito all’interno del cd, una maniera in più per comprendere l’anima pulsante di questo "Sentiero II - Ceneri".

Se posso permettermi un'opinione, i nostri si sono molto avvicinati alla sensibilità artistica dei My Dying Bride (quelli scuri e più votati all’estremo), in cui è la tragicità degli eventi quotidiani far leva per scardinare speranze ed illusioni, relegando l’essenza umana di vortici di un grigio profondo.
Rispetto a "Decadenza" il songwriting è maturato nelle peculiarità di cui abbiamo pocanzi parlato e la produzione ne sottolinea le caratteristiche ibride e ruvide, riuscendo a far risaltare la brillantezza di certi passaggi interiormente plumbei su cui i dubbi agitati delle varie composizioni gravano come marmi sepulcrali.
Il gruppo si percepisce affiatato e ne esce quindi un mosaico in cui ogni strumento si prende la libertà di immettere la propria personalità nel contesto di arrangiamento.

Ovviamente le reminiscenze black si odono ancora molto, ma è evidente l’intenzione di marciar oltre a tutto ciò inserendo molte altre sfumature ed influenze che si odono in maniera netta, sia nella scelta della versatilità delle soluzioni vocali, sia nello spirito più adulto nel suo insieme, andando avanti rispetto alla bontà della precende uscita, che comunque già aveva seminato l’incipit per questo lavoro.
I toni dei cinque pezzi iniziali ruotano quindi su una varietà musicale che passa da soluzioni raw, ad aperture di stampo chiaramente melodico, incrociandosi sovente con breaks arpeggiati o stop and go alimentando le dinamiche espresse da Andras e soci, il tutto a disposizione di una policromia musicale votata a tendaggi crespi e dai riflessi ombrosi (ottima la scelta dell’artwork in questo senso, che bene inserisce l’ascoltatore nella cripta emotiva dei Deadly Carnage), su cui spicca la volontà di continuare la propria "moribonda" evoluzione oltre alle etichette o certe barriere precostituite come dimostrano i due capitoli "Epitaph I" e "Epitaph II".

Se siete già fan del gruppo conoscerete le bontà della band e ne godrete ulteriormente per le scelte introdotte, gli altri avranno un motivo valido per scoprire un combo che non sta con le mani in mano, ma che suona per convinzione e continua a far passi avanti.

Avete amato "Decadenza"?
Amerete ancor di più "Ceneri".

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