sabato 31 dicembre 2011

HAERTEFALL - Sundenbock


Informazioni
Gruppo: Haertefall
Titolo: Sundenbock
Anno: 2011
Provenienza: Germania
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/haertefall
Autore: Mourning

Tracklist
1. Suendenbock
2. Ohne Dich
3. Zeig Mir Den Weg
4. Realitaet 2.0
5. Es war Einmal
6. Moment
7. Unter Die Haut
8. In Meinem Himmel
9. 21
10. Finsternis

DURATA: 42:48

Gli Haertefall sono un combo tedesco debuttante, "Sündenbock" è il primo album giunto a noi dopo l'ep "Daemmerung" del 2006 e un "Demo" del 2009.
La proposta è di quelle che dividono da sempre il mondo metal, abbiamo a che fare con musica dai tratti industriali rimembranti gli amati/odiati Rammstein, i controversi Dimmu Borgir, presenti soprattutto nella buona prova del tastierista Niklas Enns, membro anche della band folk Adorned Brood, e un paio di passaggi potrebbero ricordare il passato dei Die Apokalyptischen Reiter. È un connubio "strano" ma non del tutto stravagante quello che ne vien fuori, riuscendo in più occasioni a far convivere ampie atmosfere con fasi catchy dal piglio sicuro come avviene in episodi quali l'opener e titletrack "Zeig Mir Den Weg" e "Realitaet 2.0" nel quale compare anche il chorus in voce clean.
I brani sono orecchiabili, il cantato esclusivamente in lingua madre rafforza il legame con la prima delle formazioni chiamate a influenza, la percezione di già sentito ogni tanto si pone all'orecchio non divenendo mai "fastidiosa" o "lesiva" nei confronti di un platter che onestamente si porta avanti, il ritornello di "Es War Einmal" è forse un po' troppo sdolcinato ma sembra quasi che il pezzo, il più melancolico della tracklist, sia solo l'annunciazione della ballad che lo segue; "Moment" è agrodolce, leggera e "pulita", una visione più da goth/rock nella quale il lavoro di tastiere sul finire maggiormente "orchestrali" e l'inasprimento della prestazione dietro il microfono tramutano in una versione sinfonica dei Sentenced, paragone ovviamente da prendere con le molle.
È però nei momenti più industrialoidi e riconducibili a Lindemann e soci che gli Haertefall danno il meglio, è piacevole quanto divertente "Unter Die Haut", annerita ma con quei synth "circernsi" e samples tesi ad alleggerirne la "pesantezza" evidente scandita da un drumming robusto e pestato nelle sezioni accelerate, fa il suo buon gioco.
L'altalenante proposta di attimi irruenti e scanditi con severità e altri più romantici viene ripresa in "In Meinem Himmel", nulla di realmente nuovo, lo schema ha già impattato in precedenza l'orecchio, lo si assorbe senza esaltarsi, più intrigante è "21", marcetta iniziale, un riffato che in parte gode di un appeal rockeggiante e in questo caso è proprio il ritornello a smontarmi: la soluzione con apertura in clean è divenuta scontata, giungendo a "Fisternis" che proseguendo nel percorso "guidato" sinora esposto pone la parola fine su "Sündenbock" senza aggiungervi realmente nulla.
La band è ripartita da dove aveva lasciato, tenete conto che tre brani (l'ultima citata, "Zeig Mir Den Weg" e "Ohne Dich") seppur riarrangiati appartenevano al "Demo", è stato quindi un consolidarne la "bontà" e farli divenire quindi le basi per dar vita a questo gradevole "Sündenbock", un album che consiglio esclusivamente a coloro che sono abituali ascoltatori di musica similare o a chi vuole fuoriuscire dai propri ambiti provando qualcosa che non sia forzatamente esterno al mondo metallico.

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