lunedì 26 dicembre 2011

RAVENTALE - Bringer Of Heartsore


Informazioni
Gruppo: Raventale
Titolo: Bringer Of Heartsore
Anno: 2011
Provenienza: Russia
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: myspace.com/raventale
Autore: Mourning

Tracklist
1. Anything Is Void
2. Twilight... The Vernal Dusk
3. These Days Of Sorrow
4. Breathing The Scent Of Death
5. Prologue: Sailing To Further
6. The Last Afterglow Burned
7. Detachment And Solitude
8. Epilogue: Alone With Heartsore

DURATA: 40:03

Puntuale come un orologio svizzero torna a farsi vivo Astaroth con i suoi Raventale giunti con "Bringer Of Heartsore" al quinto capitolo.
Stavolta sembra che sia la poesia a dare ispirazione all'artista e nello specifico quella del russo Alexander Blok, uno dei poeti appartenenti alla cosiddetta "Era D'Argento", arte che a quanto sembra non si ferma esclusivamente alla parola trasportata in musica, le illustrazioni inserite nel booklet dell'edizione limitata in digipak che in parte ritraggono opere di Ivan Aivasovsky e Isaak Levitan ben si sposano con il mood melancolico decadente.
I Raventale sono ormai una creatura rodata, con uno stile ben definito e la prestazione insita in "Bringer Of Heartsore" non fa altro che portare a galla ulteriormente la predisposizione di Astaroth per il ricamare tramite i synth melodie d'accompagnamento dolciastre e suadenti su di una base fatta di riff austeri e rigorosi quasi a contrapporre due anime che si scontrano pur essendo costrette a convivere dallo stesso lato dalle barricata.
Gli innesti di chitarra solista, le aperture in acustico, la solita prova vocale graffiata e stavolta una produzione ancor più nitida e delineante rispetto al passato, che mette in risalto spesso e volentieri il lavoro svolto dalla batteria, favoriscono in linea di massima sia l'aspetto dinamico che quello espressivo di un album che, pur ruotando sull'esperienza del mastermind e sulle scelte che hanno fatto dei Raventale ciò che sono odiernamente, fa denotare una maturità ormai completamente raggiunta e l'ennesima miglioria apportata nel complesso atmosferico che risulta ancor più convincente anche quando spezzato dalla "follia irruente" del blastato inatteso din "These Days Of Sorrow.
Il bello di brani come "Anything Is Void", "Breathing The Scent Of Death" e "Detachment And Solitude" è il possedere un'alta fruibilità, si respira sì un'aria pesante, greve e che empia sembra inveire contro la speranza, vi è però quel consistente alone melodico/gotico che nell'oscurità abbraccia l'ascoltatore, una fredda carezza che per quanto gelida mostra il lato delicato di un artista che tematicamente rimane ancorato alla parte più silenziosa e amica della dimenticanza, sia della natura che dell'oscurità in genere.
Chi ha già avuto modo di ascoltare dischi come "Mortal Aspirations" e il precedente "After" non avrà di sicuro problemi ad entrare in contatto anche con questo "Bringer Of Hearsore", coloro che invece non avessero avuto modo di incrociare quest'artista ucraino potrebbero iniziare ad approfondire la sua conoscenza dal primo citato e poi arrivare a questo per avere una panoramica più ampia sui passi in avanti fatti ultimamente.
In entrambi i casi vi consiglio di non far passare inosservato un disco come "Bringer Of Heartsore", siamo alle porte di un nuovo inverno e la sua compagnia di certo non potrà ch'esservi gradita.

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