lunedì 26 dicembre 2011

THY CATAFALQUE - Rengeteg


Informazioni
Gruppo: Thy Catafalque
Titolo: Rengeteg
Anno: 2011
Provenienza: Makó (Ungheria), ora Edimburgo, Regno Unito
Etichetta: Season of Mist
Contatti: thycatafalque.hu - facebook.com/thycatafalque
Autore: Insanity

Tracklist
1. Fekete Mezők
2. Kel Keleti Szél
3. Trilobita
4. Kő Koppan
5. Vashegyek
6. Holdkomp
7. Kék Ingem Lobogó
8. Az Eső, Az Eső, Az Eső
9. Tar Gallyak Végül
10. Minden Test Fű

DURATA: 59:54

Nuova release per i Thy Catafalque, reduci da un cambio di line-up che definirei quasi drastico in quanto il duo si è trasformato in una one man band tenuta in vita dal solo Tamás Kátai. "Rengeteg" è la quinta fatica per il progetto ungherese che propone un sound originale in cui possiamo distinguere una base Black Metal condita da influenze folkloristiche (accentuate dall'uso della lingua madre), un pizzico di elettronica qua e là e molta, molta personalità.
Il compito di aprire le danze spetta ai nove minuti di "Fekete Mezők" che presentano le peculiarità del disco: melodia, atmosfera e compattezza caratterizzano questo brano con riff che entrano in testa fin dal primo ascolto appoggiati da una solida e per nulla banale base ritmica ed uno scream effettato alternato ad un clean che evoca paesaggi balcanici. Tutto ciò viene confermato da tracce quali le due successive "Kel Keleti Szél" e "Trilobita" ma anche "Kék Ingem Lobogó" e la conclusiva e molto blackeggiante "Minden Test Fű" che seguono la scia dell'opener, mentre il lato più elettronico viene fuori in "Holdkomp", quasi Noise nella sua prima parte, e nei synth molto presenti di "Tar Gallyak Végül"; non manca una sfaccettatura sognante, che possiamo sentire in "Az Eső, Az Eső, Az Eső", in cui le chitarre sono quasi un semplice supporto, o negli intermezzi atmosferici dove sono del tutto assenti.
C'è molta varietà in effetti in questa ora di musica riassunta alla perfezione dalla lunga "Vashegyek" che ne mostra tutte le facce in quattordici minuti, è un sound che muta in continuazione pur mantenendo costantemente un'identità ben precisa, tanto che spesso questo progetto viene definito come Avantgarde; fermo restando che sono comunque etichette che lasciano il tempo che trovano, a mio parere è abbastanza fuorviante per chi, come me, non conosceva la band, in quanto manca quell'imprevedibilità che caratterizza solitamente questo "genere". Ciò non toglie che la proposta dei Thy Catafalque sia decisamente originale e sperimentale, per cui quest'ultimo lavoro andrà a genio a chi ama sonorità particolari e ricercate.

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