lunedì 5 dicembre 2011

JACULA - Pre Viam

Informazioni
Gruppo: Jacula
Titolo: Pre Viam
Anno: 2011
Provenienza: Italia
Etichetta: Black Widow
Contatti: myspace.com/jaculaofficial
Autore: Mourning

Tracklist
1. Jacula Is Back
2. Pre Viam
3. Blacklady Kiss
4. Deviens Folle (Gothic Love Piano)
5. In Rain
6. Godwitch
7. Possaction

DURATA: 47:10

Scrivere di Antonio Bartoccetti è complicato, non si ha a che fare solo con il musicista/artista ma con una vera e propria icona del rock ritualistico ed esoterico come lo furono, e per il sottoscritto lo sono ancora, i Coven, è quindi un particolare piacere avere nelle orecchie un nuovo disco a monicker Jacula dopo quasi quarant'anni di fermo per questo progetto.
"Pre Viam" è un lavoro interessantissimo legato alla classica natura chitarristica del Bartoccetti, capace di far confluire la vena progressiva che da sempre lo contraddistinge, lo stile neo-classico e una personalità dirompente all'interno di brani modernizzati dall'uso di tastiere e synth ad opera in quest'album non della sua compagna di sempre Doris Norton ma bensì del figlio conosciuto col nome d'arte di Rexanthony e famoso a livello mondiale in qualità di creatore di musica techno ed elettronica (il singolo "Polaris Dream" vi sarà capitato anche per sbaglio di ascoltarlo, fu in rotazione su Mtv praticamente ininterrottamente per un bel periodo negli anni Novanta).
Le carte poste in tavola però non si allontanano poi tanto dalla produzione sin qui conosciuta, abbiamo una concentrazione densa e imponente di fasi ampiamente riflessive e gotico decadenti che si alternano ad altre spettrali e demoniache in un binomio che qualsiasi direzione prenda conduce diritto verso il nero, la via degli Jacula non è fra le più sicure da percorrere.
La tracklist si apre con "Jacula Is Back", le porte infernali vengono spalancate da un sound che miscela acustico, hard rock e tastiere, il Bartoccetti ci regala anche una bella incursione solistica facendo presagire magari a un crescendo d'intensità, smentito dalla successiva titletrack che affonda in un mondo completamente differente.
Sembra di avere a che fare con una dimensione sonora familiare a quelle create dai Goblin cariche di pathos dark rafforzato in questo caso dalla voce femminile che interpreta le proprie linee in un recitato particolarmente oscuro supportata dalle tastiere divenute strumento prominente nel pezzo.
In "Black Lady Kiss" sono le note celestialmente scure del pianoforte a rimanere impresse, ancor più se incastonate in una intelaiatura esotericamente progressiva come quella imbastita dal musicista marchigiano, che sia il famoso "Paradiso Perduto"?
La voce femminile torna a farci visita in "Deviens Folle", è una malinconia che si espande a macchia d'olio, l'aura gotica è ai suoi massimi livelli struggente e incatenante proseguendo la propria opera di drammatizzazione sonora con "Rain" in cui pur pulsando nuovamente l'hard rock, la componente sacrale del canto gregoriano e il profano misticizzare che ancora una volta nella solistica del Bartoccetti assume connotazione piena e travolgente la rendono avvolgente, cielo e terra si scontrano in un solo istante, fantastica.
E' impossibile non rimanere affascinati dal modo in cui "Pre Viam" prende forma, muta in corsa pur mantenendo nel suo background l'originale essenza e "Godwitch" è esaltata al pari di un affresco sconvolto dalle tonalità scure generate dal mood infusole dall'accoppiata composta dal piano e dal synth e da un'atmosfera ancestrale e divinatoria.
Tocca quindi a "Possaction", conclusivo estremo ai limiti della follia di un esorcismo realmente praticato su di una ragazza postumamente suicidatasi supportato dalla note pesanti e marziali, porre il sigillo di chiusura al platter.
Maestri non ci si diventa per puro caso e Antonio Bartoccetti è da annoverare e adorare perché è fra quella sparuta schiera di personaggi che possono vantare tale titolo.
L'apocalisse giudeo-cristiana ce la sta tirando addosso? La fine del mondo in quel cazzo di dicembre 2012 predetta dai Maya si avvererà? Anticipo i tempi sfruttando la musica degli Jacula per abbandonare una terra e passare oltre con la mente, "Pre Viam" è un acquisto che va fatto, non ci sono scuse che tengano.

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