lunedì 26 settembre 2011

REDEMPTION CURSE - 7.1


Informazioni
Gruppo: Redemption Curse
Titolo: 7.1
Anno: 2011
Provenienza: Italia
Etichetta. Autoprodotto
Contatti: http://dnanetlabel.altervista.org
Autore: Mourning

Tracklist
1. Sia Fatta La Tua Volontà
2. La Fenice

DURATA: 10:57

Chi segue Aristocrazia da tempo, sa che all'interno della nostra redazione ci sono giovani e "anzianotti" che oltre alla passione e l'esprissione delle proprie opinioni tramite la parola, si mettono in gioco dando vita a musica loro.
I Redemption Curse sono frutto di due nostri collaboratori, potrei quindi essere poco imparziale nell'approccio con il loro primo lavoro "7.1" anche se in passato, pur avendo avuto fra le mani altri lavori prodotti "in casa", spero d'avervi dato una più che legittima versione del mio pensiero priva di distorsioni e trattamenti di favore.
Il progetto è di quelli che volutamente si allontana da qualsiasi forma di commercialità, soluzione catchy o fruibilità in larga scala, è un black di natura lo-fi volutamente noisy, adornato da atmosfere cupe e nebbiose che forzano la mente come un grimaldello nel tentativo di scardinarne gli argini contenitivi e mandarla nel pallone. L'essere insani è poi un male? Follia e genialità, il confine è labile.
Due brani, neanche undici minuti di musica fra riff di chitarra al limite con l'ossessivo sia nei momenti splettrati, sia in quelli in cui la dilatazione ha una sua parte considerevole, una voce spesso stridente e difficilmente comprensibile, maligna e "nemica" di ciò che riluce, un'esposizione sonora che si avvalora di melodie malsane e inaspettate, vedasi lo stacco di piano in "Sia Fatta La Tua Volontà" e i synth etereo spettrali in "La Fenice", basteranno ad attirarvi?
La violenza è intrisa nelle note, non necessita però di tempi sparati o soluzioni pirotecniche per assumere l'aspetto desiderato, è uno sguardo horrorifico che tassello dopo tassello si mostrerà ai vostri occhi, ciò che si verrà a comporre sarà uguale per tutti? Non credo, sarà la vostra devianza mentale a modellarne la forma.
"7.1" è una prestazione strana la cui unica pecca è quella di non dare al basso una rilevanza così netta, sono sicuro che Wolf, compositivamente molto positivo, rimanga un po' troppo indietro, un po' di volume in più non ci sarebbe stato male.
Non lontani per passione e decisione intrapresa di rimanere nel sotterraneo mondo dell'underground nostrano da quella adottata dagli ormai "storici" Occulta Struttura, posso assicurarvi che se una creatura complessa e indecifrabile per molti aspetti come quella toscana è riuscita a colpirvi, non dovreste mollare la presa e attendere nuovo materiale dei Redemption Curse, la strada sinora percorsa pur essendo non proprio la stessa potrebbe sorprendervi in egual maniera.

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