lunedì 12 settembre 2011

THE SHADOW LINE - I Giorni Dell' Idrogeno

Informazioni
Gruppo: The Shadow Line
Titolo: I Giorni Dell' Idrogeno
Anno: 2011
Provenienza: Italia
Etichetta: Modern Life
Contatti: www.myspace.com/theshadowline
Autore: Mourning

Tracklist
1. La Vita Sognata
2. Regole Di Ingaggio
3. Settembre
4. Il Limite
5. Oblio
6. Giorno Di Follia
7. L’Estate In Un Giorno
8. Dormi

DURATA: 40:20

La malinconia è un sentimento che in questo periodo storico più che mai attanaglia l'esistenza umana, i ricordi, le speranze e i sogni continuamente vengono cancellati, spezzati e negati da una situazione mondiale in costante decadimento, tutto ciò ha fatto sì che questo velo grigiastro dal retrogusto dolce-amaro divenisse una sorta di "Haven", un vero e proprio mondo nel quale espandere i pensieri per fornire loro una forma tangibile.
I romani The Shadow Line con "I Giorni Dell'Idrogeno" usano questa marcata vena melancolica come filo-conduttore, viene modulata in modo da offrire sensazioni contrastanti, dalla levigata delicatezza di "La Vita Sognata" si passa al ruggire sommesso di una "Regole D'Ingaggio" dal testo pungente e carico di uno sconforto evidente, l'immagine di una possibile libertà infranta, dalla opaca luce che preme sul tasto "push" cercando di valicare i confini della mente e dell'anima di "Limite" attraversando lidi in cui la pioggia diviene più fitta, acida quasi incattivita in "Oblio".
Il combo sfodera un prova che nell'ambito compositivo mette in mostra una più che discreta maestria nel combinare l'ambito più romantico e popolare con l'animo decadente e desideroso di riflessione e intimismo.
Il sound di matrice anglosassone scorre nelle note in maniera palese con riferimenti ai classici del periodo eighties con i Joy Division in testa a far leader a una papabile schiera di act influenti e presenti in un'amalgama che in "Giorno Di Follia" fa pendere ancor più il proprio peso in direzione di una ricerca struggente dell'emozione che faccia breccia non solo nel cuore dell'ascoltatore, il tentativo non è perfettamente riuscito ma va bene anche così.
Il disco prosegue il suo cammino con "L'Estate In Un Giorno", pezzo rilassante, dall'incedere piacevolmente vivace ma che non mi ha entusiasmato più di tanto, manca di quel quid, quel guizzo che permetta alla canzone di rimanerti in testa, la scelta di inserire ancora una volta una breve parte di testo in inglese come già avvenuto in "Regole D'Ingaggio" (quest'ultimo brano è però molto efficace e intenso) non è poi così convincente.
In chiusura tocca a "Dormi" offrire il guanciale su cui riposare, infatti seppur dotata di chitarre capaci di affondare la botta nel momento in cui serve, la voce di compagnia e carezzevole del Giannini mitiga a tal punto l'atmosfera da farla somigliare a una leggiadra forma di "buonanotte" cantato.
"I Giorni Dell'Idrogeno" è l'espressione musicale di una band matura, sono le voglie, i desideri, i singoli pensieri che confluiscono in un fiume fatto di note che magari non cambierà il flusso di una corrente alternative ormai satura, sarà però un gradevole e appassionato "on air", uno di quelli che inseriti nel lettore si ascoltano tutto d'un fiato prima di poter pensare ad altro.
Riusciranno a ritagliarsi uno spazio che dia loro un minimo di rilievo nel panorama nostrano? Non lo so, l'Italia è molto fighetta ed esterofila, troppe volte tende a penalizzare chi come loro suona con passione un genere che nelle stesse nazioni di nascita ha dei cloni scarsissimi ma di lingua madre, non posso quindi che consigliare agli appassionati di indie & alternative di dare in pasto alle proprie orecchie "I Giorni Dell'Idrogeno" e non scartarli a priori, date loro il tempo di crescere con i passaggi nello stereo.

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