lunedì 5 settembre 2011

NAMELESS CRIME - Modus Operandi


Informazioni
Gruppo: Nameless Crime
Titolo: Modus Operandi
Anno: 2010
Provenienza: Italia
Etichetta: Casket Music (Copro Records)
Contatti: www.myspace.com/namelesscrime
Autore: Mourning
Tracklist
1. Feedtime
2. Withdrawal
3. Unsigned
4. Under The Bridge Of Sanity
5. Sleepwalking
6. Tested
7. Season Of The Grey
8. Akinesis
9. Stains
10. Snakes'N'Ladders (hidden track)

DURATA: 57:34

La formazione napoletana dei Nameless Crime vanta un passato tormentato, una girandola di cambi in line-up che ne ha minato la stabilità e infine una virata stilistica che ha costretto l'unico membro fondatore rimasto, il bassista Raffaele Lanzuise, a trovare nuovi compagni d'avventura. Il progetto Endorphine dove anch'egli militava ha fornito le chitarre di Maddalena Bellini (anche produttrice dei loro lavori) e la batteria di Daniele Ciao, alla voce è arrivato Daniele Guarino mentre le tastiere sono state affidate a una vecchia conoscenza della band, Dario Graziano, ex drummer degli stessi al tempo del disco omonimo (2003).
Il power/thrash con cui erano in giro ormai da quasi una decade è stato sostituito da una miscela moderna di sound heavy/thrash e alternative caratterizzata da groove, discreta tecnica e apporto atmosferico.
L'album è articolato, non immediato, è una di quelle prove che ha bisogno di diversi giri nello stereo prima di farsi apprezzare per il suo reale valore, possiede per fortuna un'andatura dinamica che mantiene quantomeno costanti i giri evitando fasi di piatta. I meriti vanno alla chitarrista capace di variegare il riffing passando da sferzate thrash veloci e d'impatto ad acustiche e arpeggiati intimi e rilassati; se in molti casi i Nevermore potrebbero venirvi in testa ascoltando brani come "Feedtime" e "Sleepwalking", una componente Lamb Of God invece si fa presente in "Withdrawl" a evidenziare come non amino fossilizzarsi affondando le proprie radici in un solo territorio.
Bella la botta di vita contenuta in "Tested" travolgente con la sua carica thrashy, la versatilità della proposta viene avvalorata dalla "Akinesis" evocativa ed orientaleggiante e da una ghost track "Snake'N'Ladders" acida, fra il post/core e la psichedelia da trip con un uso massicio di filtri vocali, in tal senso l'operato di remixaggio da parte di Roberto Sepe (R-Tron) ha conferito quella condizione sperimentale che probabilmente andavano ricercando.
Non tutto è oro ciò che riluce, come c'è il riflesso che scintilla vi sono anche le ombre, è un peccato il limitato utilizzo della figura di Dario Graziano, le sparute comparsate sono incisive e alquanto indovinate, uno spazio più ampio avrebbe potuto favorire una deriva progressiva avanzante ma che non avrebbe scombinato i piani.
Altra questione da sollevare è l'approccio del Guarino alle linee vocali, alle volte sin troppo "centrato" nella figura di Maynard Keenan da cui dovrebbe provare a distaccarsi, c'è da dire che il singer è bravo e accattivante anche se non sempre equilibrato nell'attimo in cui deve variare l'umore dell'esecuzione. Menzione di merito invece per il comparto ritmico, affidabile, preciso e dedito a supportare in tutto e per tutto le movenze multisfaccettate del riffato.
Buona la produzione affidata nelle mani di Maddalena e Frank Andiver con il mastering assegnato alla cura di Alan Douches dei West West Side Studios di New York, i Nameless Crime fanno sul serio e anche da questi dati si evince che ci mettono non solo la passione per portare avanti un progetto in cui credono.
"Modus Operandi" è il primo step di un percorso appena intrapreso, chi ha già avuto modo d'apprezzarli in passato potrebbe ritrovarsi spiazzato ma non molli subito la presa, i restanti dedichino attenzione a questo nuovo capitolo dei Nameless Crime, dategli un po' di tempo e saprà come ripagarvi dell'occasione concessa.

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