lunedì 12 settembre 2011

ACLLA - Landscape Revolution


Informazioni
Gruppo: Aclla
Titolo: Landscape Revolution
Anno: 2011
Provenienza: Brasile
Etichetta: Metalodic
Contatti: www.myspace.com/aclla
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Totem
2. The Hidden Dawn
3. Under Twilight Skies
4. Ride
5. Living For A Dream
6. Jaguar
7. Overcoming
8. Landscape Revolution
9. Flight Of The 7th Moon
10. Trace
11. Beyond The Infinite Ocean
12. Sun 'N' Moon
13. Who Brings The Night
14. Sunight

DURATA: 1:00:44

I brasiliani Aclla come accade a molte band, dopo aver autoprodotto il proprio debutto, a distanza di poco tempo entrati a far parte di un roster, in questo caso quello della Metalodic, vedono il lavoro ridistribuito, è così giunto fra le mie mani "Landscape Revolution".
La formazione che vede dietro il microfono il promettente Tato De Luca, qualche difetto nella pronuncia inglese ma nel complesso una prova sicura e ben calibrata quella offerta dal cantante, è composta da musicisti noti sulla scena, due dei quali risiedenti nella line-up del progetto solista del noto Andrè Matos, parlo di Bruno Ladislaus (basso) e Eloy Casagrande (batteria) mentre il chitarrista Denison Fernandes ne porta avanti anche uno proprio.
Da artisti maturi non ci si poteva attendere quindi che una prestazione di spessore, non siamo lontani dal classico stile carioca, le similarità sonore evidenziano anche palesi reminiscenze di stampo teutonico Gamma Ray/Helloween e una spruzzata di Priest del periodo "Painkiller".
Tali nomi non possiedono l'esclusiva nel sound degli Aclla, è un continuo alternare che rende il disco energico, coinvolgente, a tratti divertente senza scadere nelle melense corali facilone o nell'apportare all'interno melodie stucchevoli. "Landscape Revolution" punta sull'adrenalina e non lo nasconde, sono brani quali l'opener "Totem", "The Hidden Dawn", "Flights Of The 7th Moon", "Who Brings The Night" a mettere in chiaro che la carica non manca.
Gli Aclla alternano momenti in cui le ritmiche attingono dalla natura tribale, vedasi "Jaguar", ad altri in cui una sorta di animo dolciastro s'infiltra nell'intelaiatura della traccia come avviene in "Under The Twilight Skies" e "Living For A Dream" e il platter scorre agevolmente.
Certo qualche battuta non proprio d'arresto ma che comunque ne limita l'impatto c'è, penso a pezzi meno incisivi come l'atmosferica "Overcoming" e una "Sunight", fortunatamente si guadagnano punti con "Trace" e soprattutto una "Sun'N'Moon" in cui lo stile latino trova la sua miglior espressione.
Siamo ancora lontani dal poter parlare di capolavoro, la band ha potenziale e tecnica da vendere, le sbavature ci sono ma non inficiano più di tanto un complesso strumentale che forse soffre la scelta di avere una batteria sin troppo imponente sul restante, manca poi una direzione precisa a cui mirare, gli sforzi sinora intrapresi sembrano voler accontentare un po' tutti facendo perdere un po' di smalto.
Tenendo conto che il mercato odierno di act che suonano alla grande ne possiede veramente tanti, è sul carattere, sul tentativo d'infondere personalità alla proposta che si deve lavorare.
Gli Aclla sono da seguire, potrebbero divenire in breve tempo più che una gradita sorpresa alle orecchie degli affamati fruitori di tali soluzioni sonore, date loro una chance, "Landscape Revolution" non dovrebbe deludervi.

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