lunedì 12 settembre 2011

SVIKT - I Elendighetens Selskap


Informazioni
Gruppo: Svikt
Titolo: I Elendighetens Selskap
Anno: 2011
Provenienza: Norvegia
Etichetta: Blut & Eisen Productions
Contatti: www.myspace.com/svikt
Autore: Mourning

Tracklist
1. Morkne Røtter
2. Maktesløs
3. Nattfall
4. Vi Knekker Sammen
5. Lemlestet Fordumssyn
6. Gråbein I Fåreklær
7. Et Misteg I Vinden
8. La Tonene Tale

DURATA: 47:48

Il duo norvegese degli Svikt composto da Cornu e Hrafn debutta nel 2011 con "I Elendighetens Selskap" e neanche a dirlo è ancora la vecchia scuola a esser presa quale riferimento unico di un platter figlio in tutto e per tutto della loro cultura nazionale degli anni Novanta.
I quasi cinquanta minuti racchiusi nelle otto tracce sono segnati in maniera palese dall'influenza prominente di Satyricon, Enslaved e Dimmu Borgir nelle partiture in cui le movenze fanno rilevare una marcata presenza melodica seppur legata ancora alla primorde forma della creatura di Shagrath.
Giocano una partita già vista e rivista, in tanti si propongono di mantenere in auge un sound ormai "old", in pochi realmente ci riescono, ciò che posso dire di quest'album è che la sfida non solo la raccoglie, si permette anche qualche zampata felina che oltre a portare a casa un buon risultato indica una genuinità e visceralità nell'accogliere le reminiscenze del passato che danno agli Svikt una marcia in più.
Vi è più di un episodio degno di menzione, si possono infatti prendere in considerazione le qualità più rudi e arrembanti dell'opener "Morkne Røtter", l'irruenza maligna di una "Nattfall", la maestosità nero lucente di una "Vi Knekker Sammen", gli attimi che si adornano di venature folk in "Gråbein I Fåreklær" e il modo con il quale si ripiega su se stessa la conclusiva "La Tonene Tale", un episodio che prende una piega riflessiva e intensamente intimista conducendo per mano "I Elendighetens Selskap" al più naturale e gradevole dei finali auspicabili.
Si potrà imputare agli Svikt di non essere originali, di avere forse una produzione "pulitina" ma non per questo dovrete prendere sottogamba un platter che compositivamente e in quanto a resa vocale mette sotto molti dei suoi colleghi, siano illustri o meno poco importa, i norvegesi hanno le idee chiare e la musica lo conferma.
Gli Svikt divengono così dal nulla uno dei nomi da seguire per chi ama il black metal nineties, se siete fra questi una copia di "I Elendighetens Selskap" all'interno della vostra collezione non sfigurerebbe di sicuro.

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