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lunedì 13 giugno 2011FESTER - SilenceInformazioni Gruppo: Fester Anno: 2011 Etichetta: Abyss Records Contatti: www.myspace.com/festernorway Autore: Mourning Tracklist 1. Dream 2. Silent Is The Raven 3. Frustrations 4. The Maze 5. The Conformists 6. Voices From The Woods 7. Elisabeta - In My World Of Thoughts 8. Growing Thirst 9. Når Noen Dør... 10. Persecution ( Live '91) DURATA: 48:59 In questi ultimi mesi abbiamo già avuto a che fare con la realtà norvegese dei Fester, scorrendo il listone delle recensioni troverete infatti inserite sia quella della ristampa del debutto "Winter Of Sin" (1992), sia quella che fa riferimento alla compilation "The Commitments That Shattered 1991-1992", potevo quindi esimermi dallo scrivere di "Silence", secondo e sinora ultimo disco pubblicato nel lontano 1994 anch'esso ristampato odiernamente? Direi di no. Erano passati appena due anni dalla produzione di quel megalite nero, primordiale e dai tratti blackeggianti, la Norvegia era in pieno fervore black metal e gli stessi Fester, già in bilico fra il mondo death e quello che si stava formando grazie alla guida delle grandi band quali Darkthrone, Gorgoroth, Emperor, Immortal e Satyricon, si presentarono con quello che sino a oggi è il loro canto del cigno, "Silence". Un disco decisamente diverso rispetto al predecessore, l'impatto melodico è cresciuto esponenzialmente, il sound è più raffinato seppur sia costantemente immerso in atmosfere tutt'altro che ricche di punti luce e una componente thrash sia ancora più che palesata nell'impostazione del riffing che caratterizza brani come "Frustration" e "The Maze". L'album non spicca probabilmente per varietà e dinamiche, c'è una sorta di monotonica avanzata che mette però in risalto una struttura ambientale solida al pari di un mattone, melancolicamente accattivante e dai toni più neri che grigi acuita dalla voce sibilante che strisciante serpeggia all'interno delle canzoni sfiorando affievolimenti tali da renderla appena sospirata. Intensità, rallentamenti che come in passato riportano a galla il modo quasi doomico d'interpretare il genere, i tocchi di chitarra dolciastri e suadenti di una "Voices From The Woods" in cui vi è la partecipazione vocale di Wolfgang Weiss dei Cadaverous Condition e la beltà in note di "Når Noen Dør..." non faranno gridare al miracolo ma colpiscono in pieno chi quegli anni li ha vissuti e chi ha ancora la sfrenata voglia di riviverli giorno dopo giorno. Chiude il platter la solita bonus track inserita per dare un contentino in più ai famelici metallari, è il turno di "Persecution" eseguita in sede live ricoprire tale ruolo, chicca sì ma che non aggiunge o toglie merito a ciò che sinora si è ascoltato. I Fester e "Silence" fanno parte di quelle perle nascoste che pian piano si cerca di riscoprire, la band rimessa in moto da "Tiger" è pronta a registrare l'album del comeback con una line-up rinnovata che vede al suo interno Thomas Andresen (ex Algol) alla voce, Jon Bakker (ex Kampfar e Carpathian Full Moon) al basso e alla batteria Jontho (ex Ragnarok e Tsjuder), saprà regalarci nuove emozioni? Non ci resta che attendere e nell'attesa perché non ripassare un po' di storia? Decidete da quale capitolo iniziare per avviare la vostra conoscenza con quest'act norvegese e godetevi un salto indietro nel tempo di due decadi, potrà dispiacervi? Da amanti della vecchia scena metal (è a loro soprattutto che mi rivolgo) non credo proprio. |
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