lunedì 27 giugno 2011

VITA ODIOSA - Cogito Ergo Crucior


Informazioni
Gruppo: Vita Odiosa
Anno: 2011
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/vitaodiosa
Autore: Akh.

Tracklist
1. Ancora Una Volta
2. Solo
3. Silenzio
4. Lenta Si Consuma La Vita
5. Addio

DURATA: 01:19:12

Dolore e Vita Odiosa, una relazione di cui abbiamo già parlato su Aristocrazia Webzine in termini positivi, per quanto il termine "positivo" mal si adegui alla proposta musicale, abbracciando di fatto quel sottogenere che è il Depressive BM.

La prima cosa che salta immediatamente all'occhio è la differente produzione e il ruolo che le chitarre rivestono in questo lavoro, prendendo sicuramente la leadership dei primi quattro brani di "Cogito Ergo Crucior".
La cosa che colpisce è: che per quanto io trovi noioso e prolisso il DBM, sia per mancanza di personalità che per la derivazione del 95% delle band coinvolte in questo sottogenere, di fronte ai Vita Odiosa mi tocca subito ricredermi, sia in termini di originalità, sia per la spiccata qualità del riffing e dei suoi arrangiamenti, nonostante la lunghezza media dei brani superi il quarto d'ora come è d'uopo per sviscerare ogni "Mal di Vita".
Infatti il "Tempo" è stato il fattore determinante per comprendere questo nuovo lavoro di Dolore e lo splendido stacco che rievoca lo scandire di un vecchio pendolo in "Ancora Una Volta" è stato fondamentale in tal senso, il tutto amalgamato da ottime atmosfere cariche di melanconia e lasciva disperazione.

Tutto in questo cd è filtrato al setaccio del velo della non speranza, in un lento inesorabile trascinarsi, anche quando le tastiere si accoppiano alle linee guida di chitarra armonizzandosi fra loro, la voce come un lontano eco sembra l'urlo disperato di una banshee, che porta al cospetto immediato della Nera Signora.
"Solo, "Silenzio", "Lenta Si Consuma La Vita", altri spaccati dove le suadenti e decadenti note, danzando ossessivamente fra loro in maniera apatica e al contempo viscerale, riportano alla mente quanto il termine "Vita" possa esser vuoto e doloroso in certi contesti, dove l'anima s'incastra e s'incrina struggendosi nella sua dannazione terrena, in quello che a tutti gli effetti viene percepito come uno spreco infinito di energie, prendendo la piega di un'illusione e di una condanna sofferente.

"Vita Odiosa" quindi si manifesta in un album di BM (data l'alta qualità trovata è inutile inserirlo in certi contesti musicali), dove la passione, il dramma, la sofferenza, il dolore, l'acredine che diviene sconfitta sono sensazioni tangibili, urli disperati da condividere con chi possa avere la medesima sensibilità, da donare in toto a chi possa capire... e "Addio", una lenta nenia mortifera di piano in cui i grigi accordi mi riportano alla mente certe soluzioni care ai vecchi My Dying Bride, un gruppo che ha fatto della tristezza e dell'abbandono un marchio di qualità, ne è la piena riprova.

L'unico consiglio che mi riservo di affermare è di curare maggiormente nel prossimo futuro l'arrangiamento della batteria, fornendo patterns lievemente più dinamici come già è avvenuto per "Ancora Una Volta", quindi niente che possa stravolgere i connotati del gruppo, ma per il resto non posso che fare i miei complimenti alla proposta.

Vita Odiosa non è quindi un semplice monicker...
È un'espressione di sofferenza, e questo "Cogito Ergo Crucior" è una parte delle sue lacrime; da consigliare comunque anche a chi adora il nero in tutte le sue più dolorose ed intrinseche sfaccettature.

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