lunedì 20 giugno 2011

YSENGRIN - Tragedies - Liber Hermetis


Informazioni
Gruppo: Ysengrin
Anno: 2011
Etichetta: De Profundis Edition
Contatti: www.myspace.com/ysengrinofficial
Autore: Mourning

Tracklist
1. E.T.P.
2. Concvpiscentia
3. Satvrnia Regna
4. Crvcifiement
5. Poeterie Gibeline (G. Gvinizelli Extraits)
6. Temphomet
7. Non Povrtant Je Vy Choses Horribles Et Merveillevses Sans Fin
8. La Grandissolvtion
9. Hors Dv Siècle
10. Chvte Totale

DURATA 55:24

Il monicker francese Ysengrin ai più attenti fruitori dell'underground extreme non sarà sicuramente passato inosservato, la formazione guidata da Guido Saint Roch (strumentazione e voce) è un'interessantissima e alquanto "intelligente" espressione di come il termine "esoterico" guadagni valore se supportato da una qualità musicale e una ricerca nei testi che permettano una connessione diretta con la dottrina da cui prende riferimento.
Autore già nel recente passato di lavori pregevoli quali il debutto "T.R.I.A.D.E." e "Archivum MMV-MMX" (non ho avuto ancora il piacere d'ascoltare lo split con i Borgia "Ars Magna Moriendi" e "Alchimete"), l'artista transalpino in questo 2011 rilascia la seconda creatura "Tragedies - Liber Hermetis".
L'opera in questione si muove su un ampio spettro sonoro, le influenze assorbono la naturale bontà e primordialità del black, del doom e del death elaborandole, smontandole e ricomponendole facendo fluire in maniera istintiva soluzioni elementari e dal piglio avvolgente e fraseggi di buonissima levatura tecnica, le tracce infatti possiedono uno svolgimento che fa del mutare e coniugare le diverse correnti in corsa un'arma fondamentale.
Per il sottoscritto diviene complicato scegliere quale sia la componente che meglio esalta il disco, escludendo dal gioco il campo atmosferico, quello è sinceramente impossibile da non inserire come prima argomentazione a favore di un platter del calibro di "Tragedies - Liber Hermetis", dopo c'è solo da godere delle dissonanze sparse che rimbombano nel cervello facendosi strada in "Concvpiscentia", della vena quasi rockeggiante di certi passaggi interni a "Satvrnia Regna", approfondirne il lato poetico e ricercato con "Poeterie Gibeline", un estratto dall'italianissima opera di Guido Guinizelli, autore emiliano e ghibellino del 1200, fantastica la guest dietro al microfono di M. (Skoll e Opera IX fra gli altri) capace di creare un equilibrio perfetto fra una prova aggressiva, tagliente e una più riflessiva e sospirata.
Già queste peculiarità, peraltro legate alla parte in apertura del disco, basterebbero a conquistare l'attenzione, per nostra fortuna c'è ancora tanto iniziando dal fatto che il secondo musicista che si ritaglia spazi internamente a questo mosaico arcano è quel Kalevi Uibo che conosciamo per l'esperienza ormai conclusa con i devastanti Bloody Sign intento a intarsiare "Non Povrtant Je Vy Choses Horribles Et Merveillevses Sans Fin" con l'utilizzo di strumenti medievali e proporsi nel ruolo di solista in "Hors Dv Siècle".
Se ciò non bastasse c'è ancora un brano dell'intensità di "Temphomet", cangiante e ideale a sferrare un assalto quanto a sorprendere con la pacatezza con cui l'acustica irrompe spezzandone il corso, attimo essenziale che la conduce a un'evoluzione che possiede un feeling heavy oscuro sino alla conclusione.
Potrei dilungarmi asserendo piacevolmente che gl'intermezzi "Crvcifiement" e "La Grandissolvtion" con la loro sommessa quiete aumentano la carica ritualistica che esploderà nelle canzoni di spessore e durata più influente, che il drumming di Aboth è di quelli che sanno sia far male che mantenere costantemente alta la tensione, che la produzione curata dallo stesso Guido e Fureiss (ex Celestia) evita la pulizia forzata a cui troppo si fa ricorso odiernamente bilanciando una buonissima resa sonora con un pizzico di ruvidità che mantiene vivida e pulsante l'essenza di un "Tragedis - Liber Hermetis" che si candida seriamente a finire in lista acquisti con cartellino "urgente" affibbiato su. Vedete l'ho fatto, non avrei dovuto ma è andata così.
Basta, adesso mi rimane solo da ripremere il tasto "play" e riascoltare, voi perché non cominciate a guardare in giro e vedete di accaparrarvene una copia prima che sia troppo tardi, sarebbe realmente un peccato lasciarselo scappare.

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