Informazioni
Gruppo: Hemoptysis
Anno: 2011
Etichetta: Rock It Up Records
Contatti: www.hemoptysismetal.com - www.myspace.com/hemoptysismetal - www.facebook.com/hemoptysis
Autore: ticino1
Tracklist
1. Misanthropic Slaughter
2. Hopeless
3. M.O.D.
4. Impending Doom
5. And The World Dies
6. Interlude
7. The Cycle
8. Blood Storm
9. Shadow Of Death
10. Hadephobia
11. End Of Sorrow
DURATA: 49:23
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Scoprite con me se questo nome è programma o se invece è uno specchio per le allodole.
Ricercando in rete informazioni su questa giovane formazione statunitense fondata nel 2007, non posso fare altrimenti che pensare di trovarmi in faccia a un prodotto di marketing molto spinto e concretamente volto a un profitto rapido. In maniera insistente si mette sotto il naso del lettore che il quartetto fu più volte vincitore di concorsi musicali. Conosciamo questi concorsi dai programmi televisivi pattume dedicati alla ricerca delle prossime… stelle del pop. Cito dal loro sito: "Hemoptysis is the true embodiment of the re-birth of American Thrash Metal" ("Hemoptysis è la vera incarnazione della rinascita del thrash americano"). Dobbiamo credervi? Dulcis in fundo, la produzione è stata curata da Ryan Greene che fu responsabile tra l’altro per Mr. Big e Alice Cooper.
Bene. Passiamo ora alla musica. Non bisogna dubitare del fatto che i musicisti sappiano il fatto loro. Il riffing è assolutamente solido, la voce è aggressiva e la batteria è perfettamente in grado di porre gli accenti necessari a esaltare le differenti parti. Pezzi come "Impending Doom" sono lavori d’artigianato molto robusto. Non posso però permettermi, come ascoltatore onesto, di confermare le note altisonanti rilasciate sul sito, dove si osanna l’originalità della loro musica. Indiscutibilmente le canzoni sono quelle che il metallaro nel pozzo vuole sentire: tante melodie e tratti da "headbanging" o da "mosh pit" sfrenati. Il disco non dà un secondo di sosta, gli strumenti martellano i timpani del pubblico senza pietà. Cosa c’è allora che non va, chiederete? Il tutto mi risulta troppo plastificato e innaturale. Troverete influssi provenienti dalla crème de la crème del metal storico e non, influssi sapientemente tessuti al fine di ottenere un lenzuolo di sonorità che devono piacere per forza.
Soggettivamente non riesco a entusiasmarmi per questo lavoro, troppo povero di rugosità e d’impegno all’ascolto.
Chi deve rischiarci un orecchio? Tutti quelli che adorano death e thrash melodici; forse addirittura chi amava i primi Children Of Bodom riuscirà a trovarvi accesso. Penso che “Misanthropic Slaughter” sia anche adatto agli amanti della tecnica che non pretendono originalità a tutti i costi.
Sono convinto che Hemoptysis sia da vedere in concerto. La sua musica è ideale per il live, sempre che i suoi musicisti siano in grado di trasmetterla, offrendovi uno show come si deve.