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lunedì 13 giugno 2011IXION - To The VoidInformazioni Gruppo: Ixion Anno: 2011 Etichetta: Avantgarde Music Contatti: www.myspace.com/ixiondoom Autore: Mourning Tracklist 1. Beyond The Skies 2. The Plague 3. Leaving 4. New Heaven 5. Fear Of The Hidden 6. Rebellion 7. Falling To Apathy 8. Funereal Dance 9. Soothing In Agony 10. Fade To Blue DURATA: 56:42 "Issione (28978 Ixion) è uno dei corpi celesti più massicci attualmente conosciuti della fascia di Kuiper; si tratta di un plutino, ovvero di un pianeta nano o asteroide dall'orbita analoga a quella di Plutone, in risonanza orbitale 2:3 con quella di Nettuno. Il suo diametro è stimato attorno agli 800 km." Con questa premessa mi accingo a scrivere di un progetto francese che, pur vedendo al proprio interno tre validi elementi, ruota un po' come la Terra intorno al Sole poggiandosi su una stella fonte primaria d'ispirazione artistica, Julien Prat (strumentazione e voce), coadiuvata dai due satelliti Yannick Dilly (voce clean) e Thomas Saudray (growl e tastiere). I transalpini pur essendo attivi dal 2004 e con un demo alle spalle, "Through The Space We Die", rilasciato nel 2007 è solo in questo 2011 che con il supporto della nostrana Avantgarde Music danno alle stampe il debutto "To The Void". Il monicker è un nome strettamente legato allo spazio, il primo lavoro parlava di spazio, su che piano dimensionale si muoverà questa fatica? Il paragone più calzante è con i The Howling Void, la creatura statunitense di Ryan ha in comune con questa bella realtà la scelta del tema, l'album che nel 2010 l'americano regalò agli amanti del funeral doom intitolato "Shadows Over The Cosmos" ha parecchi punti di contatto con l'aura di "To The Void", entrambi si presentano come sconfinati viaggi fra le costellazioni, privo di fine, edulcorato da melodie melancoliche che accompagnano ma al tempo stesso reso triste, dispersivamente incatenante dalla grevità del suono che con l'aggiunta del growl diviene ancor più cupo. Certo gli Ixion non suonano funeral, non sono così monolitici e inquadrati, l'elettronica ha un suo ruolo portante nel complesso e le divagazioni in voce pulita forniscono quel carezzevole e delicato andare che sembra condurre per mano l'ascoltatore, il bignami sonoro della proposta è racchiuso nella prima metà del platter con "Beyond The Skies" sugli scudi per emotività e carisma, mentre la seconda sessione di brani che si conclude con "Fade To Blue" pur attenendosi al già sentito in antecedenza riesce a imprimere una densità maggiore alla sezione ambient. Difficile inserire il platter nello stereo e non ascoltarlo di filato, un'ora di musica vola letteralmente via. "To The Void" è uno di quei dischi che può veramente fare la differenza, intriga e sconvolge chi ha una fervida passione per il doom che non sia canonicamente legato alle basi classiche o estreme del genere, nel medesimo istante però è intriso di quell'essenza gotica e quella cadenza monumentale che faceva di act quali Paradise Lost, Katatonia e Anathema dei primissimi Novanta i padri putativi di una variante stilistica che aveva assunto una propria personalità devastante. Non voglio dilungarmi ulteriormente, onestamente non ne sento il bisogno, le parole possono indirizzarvi, inserire il cd nel lettore vi darà però la conferma della bontà di un "To The Void" che va ascoltato, assorbito e goduto nel tempo, per gli appassionati sarà come vivere in un paradiso artificiale di portata spaziale. Non esiste profondità che non si possa raggiungere, non c'è ostacolo che non si possa evitare, il cosmo è libertà di movimento, la vostra mente ne usufruirà navigando all'interno della dimensione che le note degli Ixion vi propongono. L'acquisto è caldamente consigliato. |
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