lunedì 31 ottobre 2011

ABHORDIUM - When Depravity Incarnates


Informazioni
Gruppo: Abhordium
Titolo: When Depravity Incarnates
Anno: 2011
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/abhordium
Autore: Mourning

Tracklist
1. Cursed Phenomenon
2. Plague Upon Plague
3. Circulation of Stygian Wings
4. Depravity Withering
5. Shadow Of the Horns
6. Dormant Mind
7. Chaos Mantra
8. Like The Ruins Betokeneth
9. Abyss Portal

DURATA: 39:44

Ci dobbiamo decidere, è impossibile leggere in rete che se un album ha una produzione troppo densa o lo-fi allora fa schifo però si vuole ascoltare death metal old school suonato come vent'anni fa e con la stessa attitudine.
O uno si gode anche questo tipo di release o fa finta di volere quello stile prendendo però in considerazione solo quelle con un suono così nitido da far pensare a quintali di paccottiglia, vedasi quelle Nuclear Blast. C'è anche la via di mezzo ovvio però un po' di coerenza sarebbe cosa ben accetta.
Mi è capitato girovagando come di solito ancora faccio fra le desolate lande di Myspace, d'imbattermi nella pagina dei finnici Abhordium e per il sottoscritto è stato amore al primo ascolto.
Fetidi, marci, fottutamente brutali, è così che suona il combo di Salo, pensate di avere alle orecchie una versione odierna e altrettanto lercia dei Morbid Angel di "Altars Of Madness" e "Abomination Of Desolation" e degli Immolation (al solito qualche altro nome salterà fuori), inserite qua e là un tocco di brutallo annerito e la risultante è una carneficina sonora di quasi quaranta minuti che ha come unico scopo quello di mietere vittime a più non posso, tale mazzata ha titolo "When Depravity Incarnates".
Le canzoni sono un circolo vizioso e caotico in cui il puzzo di morte si espande, è il riffing di Jarkko Neuvonen a disintegrare crani, una raffica di suoni blasfemi che attendono solo il momento in cui il growl/scream di Kari Laakson esploda con rabbia e una massicia dose d'acidità, è probabilmente una pecca il fatto che la sezione ritmica sia leggermente sommessa rispetto al resto, c'è però da dire che Arttu Aalto dietro le pelli si fa sentire colpendo senza mezzi termini, è il basso quello che viene maggiormente penalizzato.
E' difficile resistere alla cattiveria primordiale che brani quali "Circulation Of Stygian Wings", "Shadow Of The Horns", "Dormant Mind" (un immenso e prominente scarico d'odio) e la malevola "Abyss Portal", posta a chiudere il cerchio della morte, fanno fluire in un mare sonoro di un unico colore impossibile da mutare: NERO!
Un disco come "Graves Of The Archangels" dei Dead Congregation è una gioia per le orecchie regalataci dall'ondata death che ha rafforzato l'esercito della "Cupa Mietitrice" negli ultimi anni, gli Abhordium con "When Depravity Incarnates" rimpolpano le file e v'invitano decisamente all'acquisto, si pongono con fermezza e chiarezza asserendo "ci siamo anche noi", sfoderando una prestazione d'altri tempi.
La domanda da farsi adesso è: è questo il death metal che amo?
Se la risposta fosse sì, comprare l'album dei finnici vi verrà automatico perché certe perle non si possono lasciare ai porci, vanno custodite e bene.

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