Informazioni
Gruppo: Zero Degree
Titolo: Surreal World
Anno: 2010
Provenienza: Germania
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/zerodegreemetal23
Autore: Mourning
Tracklist
1. The Door To The Unknown
2. Tomorrow Dies Today
3. Frozen Alive
4. The Storm And The Silence
5. Grapes Of Wrath
6. Whispering Age
7. Virus
8. Disease
9. Surreal World
10. Where Angels Die
11. The Fog
DURATA: 50:32
La Germania si è rivelata negli anni un territorio inaspettatamente florido per il death melodico e il metal moderno in genere, formazioni quali Heaven Shall Burn, Neaera, Disillusion, Dark Age, Damnation Defaced, The Mistral, Harasai, solo per nominarne alcune, sono più che discrete rappresentanti di una vera e propria orda di band che pur seguendo i canoni dettati dopo il 2000 da grandi act quali Dark Tranquillity e In Flames in primis o cimentandosi nelle varianti core addicted hanno dato vita ad album di tutto rispetto.
A questa già folta schiera si aggiungono gli Zero Degree, una formazione giovane proveniente dalla Turingia giunta al debutto tramite autoproduzione.
"Surreal World" si relega nella categoria "ben fatto ma nulla di nuovo", è una combinazione di quanto abbiamo già più volte ascoltato soprattutto nelle fasi più incalzanti dove la presenza dei colossi madre dello stile viene incontro in maniera distinta ma non per questo del tutto opprimente, si deve infatti riconoscere al sestetto (utilizzano tre chitarre) di possedere una vena compositiva florida specialmente per quanto riguarda l'avvenenza melodica della proposta che nell'accoppiata "Frozen Alive" e "The Storm And The Silence" sfoggia l'armamentario di cui sono attrezzati.
Probabilmente per qualcuno in certi punti risulteranno sin troppo catchy ma l'assenza delle clean vocals tanto di moda oggi e che spesso riducono i chorus e di conseguenza i pezzi a veri e proprie "hit" sì, ma pop, gioca a loro vantaggio.
Non vi sono cali evidenti come non vi sono tracce "capolavoro", è un album gradevole dall'inizio alla fine che sfrutta consapevolmente le doti in fase di maturazione di ragazzi alla prima prova: l'aggressività di "Grapes Of Wrath", le movenze sognanti di "Whispering Age" e quelle varie e scapoccianti di "Virus, i synth che fanno capolino all'interno della titletrack e la doppietta conclusiva "Where Angels Die" e "The Fog" che si allinea con quanto già esplicato dalle precedenti.
Ci vengono regalati una cinquantina di minuti senza infamia né lode che svolgono il proprio "sporco" lavoro raggiungendo l'obbiettivo.
Gli Zero Degree devono ancora crescere, la strada da percorrere c'è ed è lì dinanzi a loro, certo un platter come "Surreal World" verrà ben accolto da chi ha una sfegatata passione per il melodic dell'ultima decade, a loro quindi consiglio di dare una possibilità a questi promettenti tedeschi.