lunedì 24 ottobre 2011

CRAFT - Void


Informazioni
Gruppo: Craft
Titolo: Void
Anno: 2011
Provenienza: Svezia
Etichetta: Carnal Records
Contatti: www.myspace.com/craftblackmetal
Autore: Dope Fiend

Tracklist
1. Intro (John's Nightmare)
2. Serpent Soul
3. Come Resonance Of Doom
4. The Ground Surrenders
5. Succumb To Sin
6. Leaving The Corporal Shade
7. I Want To Commit Murder
8. Bring On The Clouds
9. Void

DURATA: 49:03

Il 2011 è l'anno che vede il ritorno sul mercato anche dei Craft.
La band svedese, dopo tre dischi e ben sei anni di silenzio, rientra in corsa con il nuovo album "Void".
Il processo evolutivo intrapreso dal gruppo ha fatto in modo che, dopo due full grezzi e principalmente devoti al verbo darkthroniano, venisse dato alle stampe un "Fuck The Universe" a dir poco terremotante.
L'ultimo parto si distacca invece in parte da entrambi gli stili assumendo tratti maggiormente in sintonia con quella che è l'attuale forma del Black Metal.
Analizzando "Void" ho spontaneamente elaborato una metafora: se in "Fuck The Universe" i Craft potevano essere paragonati ad un esercito irruento e accecato unicamente dall'odio, in questo nuovo disco invece essi prendono le sembianze di una legione ben addestrata ma ugualmente distruttiva.
L'intermezzo quasi sacrale di "The Ground Surrenders" e l'incipit e l'atmosfera sinistra e inquietante della title-track sono un buon esempio del cammino di sterminio meticolosamente pianificato e messo in atto dai musicisti.
Pezzi come "Serpent Soul", "Succumb To Sin" e "Leaving The Corporal Shade" si avvalgono di oscure e minacciose melodie, liquefatte all'interno di una struttura entropica che si contorce e si regge su visioni morbose e malsane parti più lente e ragionate.
"Come Resonance Of Doom" e "I Want To Commit Murder" sembrano invece attingere da un repertorio più classico e usuale ai Craft; questa è però soltanto un'ingannevole impressione in quanto si nota in poco tempo, oltre che un maggiore utilizzo di abilità tecniche, una cura più attenta per i dettagli, in particolare per le melodie che sono ben orchestrate e inserite nel contesto in modo da adattarsi ottimamente ai cambiamenti umorali dei pezzi.
Un altro punto a favore di "Void" è la produzione: essa, come per l'album precedente, è chiara e tutt'altro che scadente, ma pur sempre molto lontana dall'essere plastificata.
Tirando le somme potrei dire che forse chi nel combo svedese apprezzava unicamente la furia e l'assalto frontale di "Fuck The Universe" e "Terror Propaganda" potrebbe rimanere un po' deluso da questo nuovo lavoro.
Allo stesso modo è indubbio che il marchio di fabbrica Craft a base di distruzione, sterminio e odio è sempre presente, seppure sia in parte mutata la forma con cui esso viene presentato.
In qualunque caso, "Void" è un ottimo disco e gli appassionati non dovrebbero esitare ad ascoltarlo: dimenticate le cazzate che certi asini tentano di propinare come l'ultima frontiera del Black Metal (vero Watain??).
Qui è la morbosità delle tenebre dell'odio ad essere la padrona assoluta!

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