lunedì 24 ottobre 2011

CADAVEROUS CONDITION


Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Bosj

Formazione
Peter Droneberger - Basso
Paul Droneberger - Batteria
René Kramer - Chitarra
Wolfgang Weiss - Voce


I Cadaverous Condition sono una band austriaca che non è mai emersa dalla scena underground, nonostante siano attivi da oltre vent'anni e vantino una produzione che è molto variata lungo il corso del tempo, pur mantenendo un'elevata qualità, inserendo nuovi elementi. Scopriamo qualcosa di nuovo su di loro, sfruttando l'occasione data dall'uscita del nuovo lavoro "Burn Brightly Alone".

Benvenuti sul nostro sito! Come ci si sente ad avere più di due decadi di servizio alle spalle e a guardare ancora al futuro?

Wolfgang Weiss: È davvero strano, il nostro sguardo al futuro è ancora lo stesso di sempre: fosco! Eppure è bello aver fatto ciò che abbiamo fatto ed aver sempre seguito il nostro percorso per tutti questi anni.


Le vostre radici scavano in generi estremi come il grind e il death, potete raccontarci la storia dei Cadaverous Condition? Come siete nati, come vi siete evoluti e a cosa puntate ora?

Quando abbiamo iniziato nel 1990 eravamo decisamente parte della scena grind/death underground, ma siamo arrivati troppo tardi per raggiungere il successo commerciale; già con il nostro primo full lenght (1993) eravamo piuttosto diversi per stile ed immagine, e da lì siamo partiti. Abbiamo rilasciato un sacco di lavori strambi lungo la strada, ma potete considerarci una death metal band, tuttavia con qualche stravaganza.


Un album come "Burn Brightly Alone" rappresenta perfettamente gli estremismi moderni: combina parti veloci, atmosfere eleganti, passaggi più calmi e alcuni momenti catchy. Come combinate tutte queste cose insieme? È stato difficile comporle, e come sono nati i testi?

Non è altro che il nostro stile naturale; abbiamo sempre lavorato con le chitarre acustiche, ma non in senso strettamente metal, bensì in maniera più tendente al cantautorato e al neofolk. Abbiamo deliberatamente ridotto le parti di batteria questa volta, sebbene noi non ne siamo mai stati abusatori nemmeno in passato. Penso che tutto questo drumming velocissimo sia tremendamente sopravvalutato, oltre che sovrautilizzato e noioso. E diminuisce anche molto la pesantezza della musica metal stessa. Penso che il nuovo album abbia più influenze heavy doom che mai prima d'ora, insieme a qualche nuova stranezza e stravaganza, ovviamente. I testi sono più o meno i soliti. Canzoni che parlano di morte, amore, odio, sentimenti, dello scorrere del tempo e dell'occulto.


L'Inghilterra, terra natale dei Death In June, Nurse With Wound e Current93, ha marchiato a fondo il vostro sound. Come vi siete resi conto della vostra passione per una scena del genere? I vostri dischi preferiti?

Beh, sì, tantissima musica eccellente arriva dall'Inghilterra, ma anche dalla Scozia. Mi sono imbattuto nei DI6 e in tutti quei gruppi nei primi anni '90: c'era un intero mondo da scoprire e ci sono cascato dentro in pieno. Dopo tutti questi anni amo ancora i Death In June e alcuni degli altri, ma nel complesso la scena ha fatto il suo corso. Dischi preferiti? Hm. Death In June: "But What Ends When The Symbols Shatter?" se devo prenderne solo uno, Current 93: "Thunder Perfect Mind", Nurse With Wound: "Soundpooling", visto che è stato registrato live a Vienna, dove li ho incontrati per la prima volta.


Per il brano "We Both Go Down Together" avete scelto Mark Breyer dietro al microfono; una soluzione più "conosciuta" per una canzone più catchy?

No. Mark è un buon amico e ha una voce argentina, così triste e malinconica. Ha fatto e fa tuttora musica meravigliosa con le sue band, gli Skooshny e i Son Of Skooshny, entrambi tra i gruppi più sottovalutati di sempre. Dovreste davvero provarli, sono fantastici. Progettavo di lavorare con lui da anni e quella cover dei Decembrists era l'occasione perfetta per duettare con lui. Suona davvero in maniera perfetta su quel brano. Canta anche alcuni versi in "Shine Unseen, Then Disappear", uno dei pezzi più importanti dell'album.


Le parti più death-oriented hanno anche un che di doomy, forse la decadenza e la malinconia, e in un certo senso del romanticismo. Che gruppi ascoltate, in questo genere?

La miglior band doom metal di tutti i tempi sono i Reverend Bizarre. Doom classico, MA con una propria personalità ed eccellenti idee stravaganti. E poi avevano una voce meravigliosa, cosa che la maggior parte dei gruppi doom non ha. Onore a loro. A parte questo, non ascolto molta roba doom, ma amo ovviamente i lavori più epici dei Bathory, qualcosa dei Celtic Frost, Lord Vicar, Count Raven, i primi Cathedral e Paradise Lost ("Gothic" e "Shades Of God"), ma non li ascolto più così spesso. Ovviamente anche i Black Sabbath piacciono a tutti nella band.


Siete soddisfatti del vostro lavoro? Cosa ne avete pensato dopo averlo ascoltato, finito, per la prima volta?

Con "Burn Brightly Alone" eravamo davvero molto soddisfatti. Come artista giudichi specialmente il suono e la produzione del tuo lavoro, e questo è venuto fuori davvero ottimo. E come fan di tutto il nostro materiale passato, non posso dire di essere soddisfatto della produzione di tutte le nostre uscite passate, come puoi immaginare.


Di chi è opera l'artwork? Amo davvero i colori e quella triste, calda immagine.

Sono stato io stesso a scattare quella foto.


Nel mondo del metal moderno, in cui la miscela di più generi è piuttosto comune, come raggiungete un compromesso tale che vi permetta di far prevalere la vostra personalità sulla predetta commistione di generi?

Noi non mescoliamo generi, non sapremmo come fare. Questo è semplicemente il nostro stile, un melting pot di influenze che si riassume in una musica primitiva. A volte aggressiva, a volte malinconica, ma sempre sincera.


Sul vostro sito, nell'area dedicata alla presentazione dell'album, in basso si leggono queste parole: "Questo non è solo un insieme di canzoni, questa è la nostra vita"; quindi com'è la vostra vita? Come si riflette nella vostra musica? Ci sono momenti in cui vi chiedete "sono davvero qui o sono in una canzone?" ?

È esattamente come scritto. Queste non sono solo canzoni buttate lì in quattro e quattr'otto dentro uno studio con qualche testo in superficie. Questo è davvero ciò che siamo, il nostro sangue, la nostra anima, la nostra passione. Le canzoni dei CC sono il diario della mia vita. E io sono più o meno SEMPRE in una mia canzone, questi non sono testi di fantastia. È tutto vero.


Parlando in generale, qual è la peggior cosa del mondo musicale? Ciò che in questi vent'anni ha fatto diminuire e scemare l'interesse nell'acquisto dei dischi, e la stessa consapevolezza della cultura musicale? Penso sfortunatamente che sia un problema dell'arte in generale.

La cosa peggiore del mondo della musica oggi sono i VAN CANTO, tutti i progetti di Rondò Veneziano, con quelle tastiere orchestrali e pessimi cantanti.


Che impatto ha avuto "Burn Brightly Alone" sulla critica e sui fan? Avete ricevuto commenti particolari?

L'album è appena uscito, ma le risposte finora sono state tutte molto positive, ci sono alcune persone che sono davvero affini al nostro stile e alle nostre idee che si sono innamorate del disco, e questa per me è la cosa più importante. Un sacco di gruppi che sono in giro da un po' non riescono più a far uscire dischi validi, mentre noi siamo migliorati con gli anni.


Avete già provato qualche pezzo nuovo sul palco? Notizie a riguardo?

Niente concerti in questo periodo.


Farete un tour di supporto? Passerete anche dall'Italia, magari?

Niente concerti, niente tour. Venire in Italia sarebbe bello, ma purtroppo non se ne parla per ora. Se però doveste organizzarci una data a Capri, potremmo cambiare idea.


I vostri dischi preferiti di tutti i tempi?

Non posso rispondere, è una domanda troppo difficile, quindi ti dirò i miei dischi preferiti al momento (ottobre 2011), ok?
Burzum – "Hvis Lyset Tar Oss"
Band Of Horses – "Infinite Arms"
The Decembrists – "The King Is Dead"
Death In June – "Peaceful Snow"
40 Watt Sun – "The Inside Room"
e tantissimi altri.


Chi sono i Cadaverous Condition al di là della musica? Com'è la vostra vita di tutti i giorni?

Una faticaccia, esattamente come la band.


Grazie per il tempo che avete speso con noi e per noi, l'ultimo messaggio per i nostri lettori sta a voi.

Grazie per il vostro interesse e ricordate: il vero male lo fanno gli uomini in giacca e cravatta.

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