Informazioni
Gruppo: Oh How It Ended
Titolo: Welcome To Brown Rock
Anno: 2011
Provenienza: Canada
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/ohhowitended
Autore: Mourning
Tracklist
1. Everglades
2. Great Northern Raid
3. Old Man Jenkins
4. Touring The Sun
5. Gold Plated Rhinoceri
6. Thieves & Djentlemen
7. The Invasion
8. Wolves Of War
9. Butterfly Man
DURATA: 27:28
La musica è arte, la musica è sfogo ma anche divertimento, alle volte non abbiamo bisogno di album cervellotici o impegnati per sfamare il nostro appetito sonoro, ci sono giorni nei quali c'è il solo bisogno di una compagnia magari nell'attimo in cui si sta per aprire una bottiglia di birra mangiando una pizza, dedicando un bel "fuck" generale alla giornata che è andata a meretrici.
In questa direzione potrebbe risultare ben accolto all'animo e all'orecchio un album come "Welcome To Brown Rock" del trio canadese degli Oh How It Ended.
Un agglomerato Rock che racchiude influssi che vanno dallo stoner al post-grunge sino all'alternative metal che si fa forte di una discreta dose di adrenalina, di tanta passione riversatavi all'interno e del possesso di un paio di pezzi dal piglio sicuro e valido per esternare al mondo lo stato da "vaffa" perenne che si vuole far fuoriuscire.
Due doppiette composte la prima dall'opener "Everglades" e "Great Northern Raid", la seconda da "Wolves Of War" e "Butterfly Man", stranamente capo e coda dell'album, sono quelle consigliabili per il pieno coinvolgimento.
Il disco ha un andamento altalenante soprattutto nella parte centrale, gli Oh How It Ended sono più convincenti e sicuri quando spingono il motore a pieni giri con la pressione di un cantato più sporco e pesante come avviene in "Touring The Sun" che possiede quell'efficacia della quale viene spogliato nei frangenti più melodici; in "Thieves & Djentlemen" però si tende a essere un po' troppo monocordi mentre nella canzone precedente "Gold Plated Rhinoceri" si ha un picco di melenso evitabile, forse l'essere ancora legata al passato ha nuociuto.
Ho ascoltato alcuni brani del primo lavoro e le sonorità erano molto più accessibili e radio-friendly, direzione che non deve essere per forza abbandonata ma l'averla ridimensionata notevolmente ha dato i suoi frutti. Il risultato ottenuto sinora dagli Oh How It Ended è quello d'aver tanta carne al fuoco talvolta cotta a puntino altra meno, c'è ancora qualcosa da rivedere e quantomeno cercare di far convivere al meglio le varie correnti stilistiche dalle quali attingono.
"Welcome To Brown Rock" è un guardare avanti, probabilmente la strada imboccata è quella che sembra calzare al meglio alla band e l'ascolto gradevole lo conferma, non ci resta che vedere come sapranno elaborare e dove guarderanno in futuro questi canadesi, per ora godiamoci un po' di rock e lasciamoci i pensieri alle spalle.
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lunedì 21 maggio 2012OH HOW IT ENDED - Welcome To Brown Rock |
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