lunedì 21 maggio 2012

HELSLAKT - Corruption


Informazioni
Gruppo: Helslakt
Titolo: Corruption
Anno: 2012
Provenienza: Svizzera
Etichetta: Bergstolz
Contatti: bergstolz.ch
Autore: ticino1

Tracklist
1. Helslakt Protocol
2. Suppression De La Race Hurbaine
3. La Grande Chasse
4. Cosmoagonie
5. Létal Orviétan
6. Sainte Démence
7. Complaisance Dans La Corruption

DURATA: 39:21

Non mi aspettavo neppure che nella città e repubblica di Neuchâtel esistessero delle formazioni black metal. Gli Helslakt hanno avuto una carriera molto ristretta, circa sei anni dalla fondazione nel 2006, che ha dato luce a qualche demo e due dischi. L’ultimo, uscito quest’anno, è il tema di questa valutazione. Il materiale contenuto è il frutto di un lungo triennio compositivo terminatosi nel 2010.

La copertina del CD è molto sobria e porta i testi in francese della formazione. Per la cronaca credo che sia necessario ricordare la pluralità linguistica svizzera. Neuchâtel giace nella parte occidentale, francofona. Le parole del gruppo sono piene di negatività e descrivono parecchie situazioni che conducono alla demolizione della mente umana. Solitudine e tossicodipendenza sono solo due dei soggetti trattati.

La prima differenza che noto paragonando queste note con quelle di altre uscite elvetiche è il disinteresse per il black norvegese. Gli Helslakt si muovono sempre in Scandinavia ma tralasciano i classici, tessendo trame nere come la pece intrise di death e a volte thrash, strizzando l’occhio alla Svezia. Il risultato è un disco molto bombastico e a volte marziale con parti che sono magnifiche per scuotere la testa. Quasi ossessivamente Ardelean scandisce le sue frasi straziate, senza perdere l’occasione per ricordarti la negatività e l’inutilità della nostra esistenza. La canzone "Létal Orviétan" è una di quelle che mostra un bel gioco fra strumenti che s’inseguono e una voce adirata al loro seguito; essa è, secondo me, una delle più riuscite con la sua pesantezza.

Varietà e indole negativa caratterizzano "Corruption" che, sì lo ammetto, non pretende di mostrare d’aver inventato l’acqua calda. Si muove però in una direzione che è spesso dimenticata dalle formazioni moderne. La Bergstolz ha limitato la produzione a 500 copie, allora che attendete?

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