lunedì 7 maggio 2012

GHOST TOWER - Head Of Night

Informazioni
Gruppo: Ghost Tower
Titolo: Head Of Night
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: http://www.myspace.com/ghosttowermetal
Autore: Mourning


Tracklist:
1. Ninth Tooth Of The Gravekeeper's Grin
2. Secret Of Black Moss Lake
3. The Brooding Silence... Instrumental
4. ...Of Untimely Death
5. House Of Wary Shadows
6. An Elusive Encounter
7. Scroll Of The Lunar Tribe Instrumental
8. Island Of All-Knowing Eyes
9. Elegy Of Dreamtime

DURATA: 39:57


Pronti, ripartenza e via, un solo anno è passato da quando scrissi la recensione del debutto full dei Ghost Tower intitolato "Curse Of The Black Blood" ed ecco che ho la possibilità di riesaminarli con "Head Of Night" rilasciato da poco in forma autoprodotta. Il trio composto da Matt Preston (chitarra, basso, tastiere e cori), Ameven (voce) e Mike Biggs (batteria e a quanto pare già fuori dalla band) si presenta mantenendo intatta la natura underground del progetto, la produzione è alquanto "casereccia" ed emana ancora quella sensazione di "non perfetto" che rende l'ascolto ancor più gradevole in quanto realmente predisposto a incanalare le doti effettive degli artisti coinvolti.

Il sound di per sé scuro nel recente passato, ha aumentato il nero che lo circonda in modo che oltre le più classiche influenze NWOBHM dei Maiden a esempio (e in senso lato dei primi Fates Warning) venissero a contatto con quel proto-doom che dai Black Sabbath si è spostato a gente come i Witchfinder General, abbiamo quindi sonorità dirette, dai tratti grevi ma in possesso adesso di una struttura migliorata sia per la robustezza espressa che la combinazione delle scelte attuate. Il platter ruota sulla trasposizione sonora di un clima ricco d'inquietudine e velata tristezza caratterizzato dalle melodie tutt'altro che catchy e incarnanti appieno lo stile retrò designato loro, un riffing prestante ma capace di diluirsi dando spazio alle entrate in solo, dalle tastiere tese a elevare lo stato d'animo in piena agitazione di una creatura che nella voce di Ameven ancora una volta non di facile assimilazione al primo ascolto per il modo cantilenante di porsi sui brani, quest'ultimo diventa pesante e aggressivo in "House Of Wary Shadows" mettendo in mostra un'altra versione del suo cantare su di un pezzo che parrebbe esser firmato Blitzkrieg altro nome valido da citare nel campo influenze. Fra le canzoni da annotare vi sono sicuramente l'opener "Ninth Tooth Of The Gravekeeper's Grin" che rappresenta a pieno titolo il vintage sound dei Ghost Tower, "Secret Of Black Moss Lake" e "Island Of All Knowing Eyes" in quanto porgono all'orecchio la completa summa delle soluzioni adottate in "Head Of Night" e i due strumentali "The Brooding Silence..." e "Scroll Of The Lunar Tribe" per il compito svolto che non si riduce a semplice compitino d'intermezzo bensì a una reale presenza importante ai fini dell'ascolto. Non so se definirlo tributo sarebbe limitante, ciò che penso, è che un album come "Head Of Night" sia un buonissimo esempio di come si ci dovrebbe approcciare con la storia dell'heavy metal, suona fresco e incontaminato dalle leggi di mercato che valorizzano spesso una forma ridondante a discapito della musica. Se gli anni Ottanta sono stati la vostra culla metal, condividete un po' di tempo con i Ghost Tower, non dovreste avere nessun problema nell'apprezzarne gli intenti e nel caso voleste accaparrarvene una copia, mettetevi direttamente in contatto con Matt (mpreston717@gmail.com), il musicista sarà lieto di indicarvi come entrarne in possesso.

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