Informazioni
Gruppo: Dwellers Of The Twilight
Titolo: Sycophant
Anno: 2009
Provenienza: Parigi (Francia)
Etichetta: Autoprodotto
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Autore: Insanity
Tracklist
1. Skeptics
2. Dark Matter Lungs
3. Explorers
4. Endless Cycle
5. Fastwalkers
6. Sycophant
7. Self Conspiracy
8. Unearthing History
9. Terraformer
10. Serpents In The Sky
DURATA: 46:04
La Francia negli ultimi anni ha dato alla luce una lunga serie di band, molte delle quali rivolte verso la sperimentazione e l'avanguardia (penso ai Peste Noire ed all'amato/odiato Alcest); i Dwellers Of The Twilight si muovono su territori più standard, a detta dei due umani (così si fanno chiamare i membri) il progetto è nato infatti per proporre musica spontanea, grezza ed intuitiva. "Sycophant", secondo parto del combo, dimostra appunto come non sia per forza necessario fare salti mortali per creare musica interessante.
La realizzazione del concetto alla base dei Dwellers Of The Twilight è fatta principalmente di riff semplici e tipicamente Black Metal (così come lo scream) ed una drum machine che non fa assolutamente pesare il fatto di essere uno strumento programmato; a questi pochi ingredienti va aggiunta una dose di varietà che permette agli oltre quaranta minuti di non risultare noiosi, varietà concretizzata sotto forma di ritmiche che spaziano tra le accelerazioni furiose dell'opener "Skeptics" e i rallentamenti di "Fastwalkers" o della titletrack, con spunti relativamente particolari sparsi qua e là come ad esempio nella finale "Serpents In The Sky". Le parti di chitarra sono, come detto dalla band, intuitive: risultano facilmente assimilabili ma non per questo banali o già sentite, specialmente nelle sezioni più melodiche ("Dark Matter Lungs" ne è un perfetto esempio). Le linee vocali sono quasi un elemento di contorno, è uno scream che arricchisce il sound senza prendersi il ruolo di protagonista; discorso simile per il basso, che dona sostanza svolgendo il proprio lavoro senza strafare.
"Sycophant" dimostra che fare del buon Black Metal genuino e senza influenze (per alcuni) poco gradite sia ancora possibile, basta avere quel pizzico di personalità che spazza via ogni sensazione di "già sentito". Sicuramente un lavoro sopra la sufficienza, consigliato a chiunque apprezzi il genere.