lunedì 6 febbraio 2012

WEST WALL - On My Shield


Informazioni
Gruppo: West Wall
Titolo: On My Shield
Anno: 2011
Provenienza: Canada
Etichetta: War Machine Records
Contatti: myspace.com/westwallwar
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dogs Of War
2. Behind Enemy Lines
3. In Hoc Signo Vinces
4. Bridgehead Narva
5. I Am Infidel
6. On My Shield
7. Blood River
8. Sands Of Desolation
9. The Hammer

DURATA: 41:17

Amo i Bolt Thrower perché sono la coerenza fatta band, amo gli Amon Amarth per lo stesso motivo e per quella svolta catchy che non li ha comunque mai sputtanati, ho imparato ad apprezzare il death metal dei West Wall perché ha preso da quei due act molte delle caratteristiche, le ha riversate in maniera dirompente in un album come "Conquest Or Death" e ha trovato in quest'ultimo "On My Shield" la definitiva quadratura del sound.
Sì è vero la derivazione emotiva in alcune occasioni vi sembrerà eccessiva, è però un dazio che si può pagare per l'ascolto di un platter che riesce a miscelare epicità e spirito combattivo tanto da risultare in alcuni frangenti alla pari con i maestri citati in antecedenza.
La scaletta non soffre di cali, è un mastodontico assalto che pur variando dall'incedere decisamente più veloce e dibattuto dell'opener "Dogs Of War" (nel riffing ho avuto qualche rimando al thrash rozzo dei primi Kreator) a quello atmosfericamente devoto di "Behind Enemy Lines" (e qui l'eco di dischi come "For Victory" e "Mercenary" è palese) nutre il feeling con il mood da "confronto" armato
costantemente alto.
Sono innegabili i cambi in accelerazione di "Bridgehead Narva" e "Blood River" con quest'ultima che spinge con maggior veemenza, si scontrano con i rocciosi ritmi quadrati di "In Hoc Signo Vinces", "On My Shield" e "The Hammer" e non posso evitare di mettere in risalto il lato epico e narrativo delle contese in altri episodi come "Sands Of Desolation" e "I Am Infidel", ci troviamo dentro il conflitto non resta che viverlo.
Siamo di fronte a un platter completo, nel quale il lato melodico è di buon gusto, non vi sono cadute di stile, concessioni alla "commercialità" becera, gli innesti sia in fase di riffato che nelle incursioni solistiche d'intarsio risultano molto più che semplicemente gradevoli, si nota infatti il salto qualitativo fatto dai West Wall in ambito di costruzione dei brani odiernamente ancora più massicci, rifiniti e cattivi del già recente e valido passato.
La produzione porta con sè suoni scuri, un basso che si ritaglia una buona fetta di spazio, bella a esempio l'entry in "I Am Infidel", e il modo con il quale accompagna la propulsione di un drumming assemblato in maniera concreta per dinamicità e potenza da Sturmkaiser.
È decisamente azzeccato anche il ruolo della voce di Billus che d'impatto declama i testi evitando di sovrastare il comparto delle sei corde che Iceman e Crippler mantengono robusto e ferreo per l'intero corso del disco.
"On My Shield" è death metal fiero d'esser definito in tal modo, è l'esempio di come si possa suonare e dar forma a un lavoro magari non eccessivamente "proprio" nell'animo ma che si possa definire dal primo all'ultimo secondo meritevole d'ascolto.
Consigliato ai fedeli "followers" degli act chiamati in causa nel testo, l'acquisto i West Wall se lo guadagnano sul campo.

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