lunedì 27 febbraio 2012

ARTIFICIAL WISH - Subconsciuous

Informazioni
Gruppo: Artificial Wish
Titolo: Subconscious
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Buil2Kill Records
Contatti: facebook.com/pages/Artificial-Wish/220266493237
Autore: Mourning

Tracklist
1. Preface
2. Spin
3. Evidence
4. My Clay's World
5. One
6. Infected Thoughts
7. 'Till The End
8. The Line
9. Halo

DURATA: 28:52

Un po' me lo chiedo: abbiamo davvero bisogno di tutte queste formazioni che suonano in stile fotocopia?
La domanda è rivolta all'indirizzo di tutta la categoria metal e non, alle volte uno dovrebbe essere obbiettivo, spesso si è messi a dura prova non dall'inconsistenza della prestazione ma dal numero di volte in cui ti domandi dove tu abbia già sentito un certo passaggio, trovando poi la risposta.
Gli Artificial Wish in questo processo non hanno nessuna colpa, suonano ciò che vogliono, precisamente è di metalcore che stiamo parlando, il genere più inflazionato, modaiolo e sputtanatamente catchy del panorama metallico.
Ora "Subconscious" per quanto sia figlio delle influenze citate dai ragazzi veneti (Underoath, Killswitch Engage, 36 Crazyfist etc... etc...) ci prova a dire la sua sfruttando i "canoni" ordinari dello stile, quell'alternare di sciabola e fioretto che porta a galla la parte metal del sound nelle fasi più concitate e aggressive lasciando ai ritornelli orecchiabili e a una vocalità pulita presente per la maggior parte del tempo lo spazio di attirare a sé un bacino d'utenza più largo rispetto all'extreme.
Innegabile che provino anche a diversificare la proposta poggiandosi con delle sonorità post-rockeggianti che diluiscono il suono nei momenti più languidi ("Evidence") e per quanto le chitarre inanellino una buona serie di riff d'impatto e ci siano un paio di growl/scream interessanti, mostrando in "My Clay's World" e "The Line" di saper spingere, abbiamo comunque a che fare con una realtà incastrata all'interno di argini stretti e "stereotipati" dai quali è difficile erigersi o apportare dei cambiamenti significativi che possano permettere di farsi notare nella massa d'uscite similari.
Un approccio gradevole, ben confezionato e prodotto in maniera cristallina dalla Dysfunction Production da Dualized ed Eddy Dysfunction (Fear Factory, Logan Mader, Tue Madsen), "Subconscious" è quasi più adatto al mercato oltreoceanico
(U.S.A.) che a quello della vecchia Europa, potrebbe quindi essere un biglietto da visita interessante per sdoganare il monicker.
Gli Artificial Wish devono però maturare, questa prima prova è solo l'ancora alla quale rimanere incollati attendendo che il futuro porti con sè nuove idee, c'è la necessità di avere una visione più ampia e personale del mondo musicale del quale hanno deciso di far parte per non rimanerne vittime, divenendo solo uno dei troppi act metalcore nella media, in bocca al lupo ragazzi.

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