lunedì 20 febbraio 2012

LEGIONS OF CROWS - Stab Me


Informazioni
Gruppo: Legions Of Crows
Titolo: Stab Me
Anno: 2011
Provenienza: Inghilterra
Etichetta: Funeral Rain Records
Contatti: myspace.com/legionsofcrows
Autore: Mourning

Tracklist
1. Provident Hymn/Malediction
2. Fellating The Lamb
3. Defecate
4. Carrion Pond Drove
5. Legions Of Crows
6. Bullshit Acres
7. Dull Grey
8. Coventry Carol

DURATA: 51:25

Chi ha seguito in questi ormai tre anni di vita di Aristocrazia avrà avuto modo di leggere anche il monicker Legions Of Crows fra i tanti dei quali si è scritto.
Nel 2009 il duo composto da Attila e Herod rilasciò dopo appena sei mesi dalla nascita la demo "Cacophonous Aural Wickedness" ed è proprio da quella che sono ripartiti per assemblare il debutto "Stab Me".
Noterete che in tracklist più di una traccia è "conosciuta", "Defecate", "Legions Of Crows", "Dull Grey" e "Coventry Carol" erano infatti sostanza e peso dei vagiti primordiali degl'inglesi che a dire il vero non hanno fatto nulla per allontanarsi da quello stile disincantato, sfaccettato e stravagante che unisce doom, black, sinfonia e un pizzico di follia.
I brani ronzano e si rivelano ancor più pesanti e "affinati" nella maniera più ruvida e tagliente, inutile dire che si palesano più volte i richiami al mondo heavy britannico della NWOBHM, uno dei tanti episodi nei quali quella natura vien fuori è "Fellating The Lamb" la cui solistica e le venature delle quali è intrisa richiamano gli albori del genere, capirete di cosa io stia parlando ascoltandola.
Il doom sabbathiano più classico così come quello d'estrazione Electric Wizard e dei "compari" Ramesses è di sicuro fra le componenti fondamentali di un sound che gira su riff robusti e gonfi ma contenenti aloni grigi perduranti e canzoni come "Legions Of Crows" e "Dull Grey" espongono al meglio proprio tale sensazione.
Il viaggio attraverso la "pazzia" ha però delle tappe ben precise: l'opener "Provident Hymn/Malediction" che puzza di "sacralità" profana che sa di bestemmia a cielo aperto, "Defecate" la discesa nell'antro black resa inquieta dalla presenza sul finire del piano che come scrissi già in passato è semplice ed efficace, l'evocativo intermezzo recitato "Carrion Pond Drove" nel quale possiamo riscontrare il gracchiato dei corvi, animali che nel corso della storia hanno avuto e rappresentato molti ruoli e "Coventry Carol" ritualistica e solenne nella quale spicca la voce di Paul Di Anno.
Sono queste le tracce che racchiudono più delle altre la propensione a decadere dei Legions Of Crows.
Ci si potrebbe soffermare un bel po' a discutere sulle scelte legate alla produzione, di certo c'è che se si andasse alla ricerca di un prodotto pulito e curatissimo, "Stab Me", beh, non farebbe al caso vostro, è voluta e perseguita una strada sporca, rozza, alle volte porta con sé difetti (la voce ogni tanto rimane insabbiata, il suono della batteria sarebbe potuto essere migliore) che sono però anche la fonte del sapore genuino dei pezzi.
Vi piace la psichedelia? Avete bisogno di una droga che vi permetta di affondare il dolore in un mondo esterno da quello nel quale siete intrappolati tutti i "santi" giorni? Presi a piccole dosi i Legions Of Crows potrebbero essere la vostra soluzione.

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