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Autore: Dope Fiend
Ho l'immenso piacere di ospitare sulle nostre pagine virtuali Dax Riggs, un grande artista e un musicista che con il suo operato ha scritto qualche riga nel grande libro della musica.
Benvenuto su Aristocrazia, Dax! Come stai?
Dax: Sto molto bene, tra il caffè e il canto degli uccelli.
Come ha avuto inizio la tua passione per la musica? Cos'è cambiato, dai tempi dei seminali Golgotha ad oggi, nel tuo modo di vivere e interpretare quest'Arte?
Cantavo canzoni hillbilly con mio nonno quando ero giovanissimo. Sono sempre stato molto sentimentalmente attratto dalla musica. Piangevo come un bambino quando ascoltavo alcune canzoni e poi, nella mia pre-adolescenza, la musica è diventata tutto il mio mondo.
Rimaniamo nel passato: cosa vi portò a cambiare il nome della band da Golgotha ad Acid Bath? Quali erano le premesse e gli obbiettivi con cui avevate iniziato a suonare?
Scoprimmo che c'era una band in Europa che si chiamava Golgotha e avevano già fatto uscire un disco, mentre noi non avevamo fatto ancora nulla. Non avevamo nessuna aspettativa e nessun obiettivo, era soltanto la gioia di suonare, di esprimersi.
Lo Sludge deve tantissimo alla creatura Acid Bath, cosa pensi di una scena musicale che adesso viaggia spesso e volentieri spinta da contaminazioni più o meno estreme che hanno portato alla ribalta nomi come Baroness e Mastodon? Al contrario, quali erano le vostre fonti di ispirazione a quel tempo?
Adoro l'idea della musica doom ma nulla mi ispira particolarmente. A quel tempo ascoltavo continuamente Black Sabbath e e Simon And Garfunkel.
Una delle qualità che mi ha da sempre intrigato dei vostri dischi è quella di possedere atmosfere allucinato/emotive, un connubio perfetto fra la dipendenza dall'assunzione d'oppiacei e uno struggimento che sfiora tematiche d'amore, ma con un quadro di contorno sempre oscuro (penso ad esempio alla stupenda "Scream Of The Butterfly"). Come si scelgono le tematiche per un pezzo e come si fa a farle convivere con le note?
Io sento che sono le tematiche e i suoni a scegliere me.
L'alone perverso e schizofrenico che pervade "When The Kite String Pops" trova il suo contraltare nelle derive più intime di "Paegan Terrorism Tactics". Tenendo conto che entrambi i dischi hanno una'enorme profondità espressività, secondo te quali sono le principali differenze tra i due album? Quali sono stati i sentimenti e le pulsioni che hanno dato vita a questi due capolavori?
"When The Kite String Pops" è stato un grande sforzo di gruppo, mentre "Paegan Terrorism Tactics" era più grande di noi, era qualcosa che ci cresceva dentro.
In che modo siete entrati in contatto con la figura del killer (necropedofilo) John Wayne Gacy, il cui dipinto ha ispirato l'artwork di "When The Kite String Pops"?
Questa cosa ci fu imposta dalla nostra casa discografica. Io lo odiavo.
Nell'ultimo periodo in rete è apparsa una foto di voi quattro (tu, Kyle, Duet e Sanchez) insieme e questo ha generato voci su una possibile reunion degli Acid Bath. C'è qualcosa di vero in tutto questo?
Siamo vecchi amici e quella è soltanto una foto. Non ci sarà nessuna reunion.
La tua carriera musicale è sempre in fermento, quali sono i progetti in cui sei attivo ora? Cosa ti è mancato degli Acid Bath in questi quindici anni?
Sto scrivendo il mio terzo album da solista e sto girando molto in tour negli Stati Uniti. Mi manca il mio amico Audie Pitre (bassista degli Acid Bath) che è stato ucciso da un automobilista ubriaco. Ma non mi mancano gli Acid Bath.
Gli Agents Of Oblivion sono uno dei tuoi progetti che apprezzo maggiormente, la band è ancora attiva? Ci sarà mai un seguito del debutto omonimo risalente a ormai più di dieci anni fa?
No, la band non durò più di un anno. Non ci sono nemmeno piani per un seguito.
Una mia piccola curiosità che mi porto appresso da un bel po' di tempo: come mai hai inserito "Dead Girl" sia in "Paegan Terrorism Tactics" (in versione acustica) che in "Agents Of Oblivion"? Ha un significato particolare quella canzone per te?
Non particolarmente, semplicemente ci andava di inserirla in entrambi i dischi.
Negli Agents Of Oblivion e nei Deadboy & The Elephantmen, così come nei tuoi dischi da solista, appaiono spunti Doom, Rock psichedelico, Blues e Southern: qual è la spinta passionale che ti permette di amalgamare tutte queste influenze in modo così omogeneo?
Amo ogni forma di musica. Per me è come un linguaggio spirituale.
Ci sono dischi o band recenti che ti hanno favorevolmente impressionato?
"Black Sheep" di Julian Cope.
La tua voce, a mio avviso, è una delle più belle e versatili che esistano nel mondo della musica attualmente: quando e come hai scoperto questo tuo talento?
Grazie, semplicemente ci sono nato.
Quali sono i pregi e i difetti della scena metal e rock odierna, secondo te?
Non faccio parte di nessuna scena.
Hai rimorsi o rimpianti se pensi al tuo passato artistico? Qual è stata l'esperienza più soddisfacente nella tua carriera artistica?
Non ho rimpianti. È solo lavoro.
C'è qualche aneddoto particolare che ci vuoi raccontare di quando suonavi negli Acid Bath? Che ricordo hai di quegli anni?
Erano i tempi in cui andavo alla scuola superiore. E sai che sono periodi che si amano e si odiano.
Chi è il Dax Riggs di oggi nella vita di tutti i giorni? Se ne avessi la possibilità, cosa diresti al Dax Riggs di vent'anni fa?
Oggi Dax è un esploratore musicale perso nella foresta oscura. Al giovane Dax direi di andare a farsi fottere.
Ti ringrazio di cuore per la tua disponibilità, è stato davvero un grande onore per me poterti rivolgere queste domande. Augurandoti tutto il meglio, ti passo ancora una volta la parola per concludere l'intervista come preferisci.
Grazie! Love or die!