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lunedì 4 giugno 2012VERTIGO STEPS - Surface/LightInformazioni Gruppo: Vertigo Steps Titolo: Surface/Light Anno: 2012 Provenienza: Portogallo Etichetta: Ethereal Sounds Works Contatti: facebook.com/vertigosteps Autore: Mourning Tracklist 1. Vertigo Dawn 2. The Hollow 3. Silent Bliss 4. Railroads Of Life 5. Tonight I Died, Tomorrow I'll Live 6. Doppler Defect 7. Disappear Here 8. Helsinki 9. Someone (Like You) 10. Zeppelin On Fire 11. Schadenfreude 12. Nothing At All 13. The Porcupine Dilemma DURATA: 55:35 L'album "Surface/Light" era stato anticipato dall'uscita mini "Sublight" nella quale era possibile ascoltare tre tracce, "Silent Bliss", "Someone (Like You)" e "Nothing At All", per pregustarne il sapore, ne troverete la recensione girando per il sito. Il capitolo in questione e terzo disco del duo portoghese è una miscela di shoegaze e post-rock, è quindi la base atmosferica a rendere giustizia al platter, è sull'onda di una malinconia agrodolce al limite col melenso senza piombarvici in maniera evidente che giostrano il rapporto fra chitarre che sanno divenire incisive e pressare, voce effettata e quiete apparente, con "Hollow" entrerete da subito in contatto con tali dinamiche. La scelta della mente del progetto Bruno A. di mantenere come cantante principale il finnico Niko Mankinen (ex Misery Inc.) e l'aspetto "romantico" della sua interpretazione che alle volte potrebbe far pensare a un'inclinazione quasi alla "H.I.M." vengono alternati con cambi di forma in corsa. Gli uomini che si susseguono dietro al microfono, date le guest di personaggi quali Jan Transit (In The Woods) in "Railroads Of Life", Patrik Karlsson (This Haven) in "Tonight I Died, Tomorrow I'll Live" e "The Porcupine Dilemma" e Stein Roger Sordal (Green Carnation) in "Nothing At All", originariamente composta dall'australiano Rob Dougan, differenziano per incedere, per profondità e stampo con il quale ricercano un contatto intimo con l'ascoltatore, passando da fasi in crescendo a melodie da ballata nelle quali la vitalità tenta con uno scatto di proporsi venendo placata dalla delicatezza che la circonda. A essi si aggiunge Sophie (Ugarit) che con la sua voce adorna a più riprese svariati brani fornendo quel tocco femminile che non guasta a una prestazione che minuto dopo minuto sembra sempre più simile a una bellissima colonna sonora, che sia adatta a un viaggio effettuato in macchina o sfruttando l'immaginazione, beh, lascio a voi decidere quale via più vi si addica. Come avvenuto nel recente passato è ancora una volta Daniel Cardoso l'uomo che muove le fila dietro il mixer, la produzione rasenta la perfezione con la batteria in grande spolvero e una dovuta cura nel fornire un'alta intellegibilità al complesso sonoro. Chiunque si ritenga appassionato delle svolte emotive di act come Katatonia, Anathema, Porcupine Tree e via discorrendo troverà in "Surface/Light" un porto sicuro nel quale approdare, godersi il soggiorno e stabilire in seguito se rimanervi rimandando il disco "on air" o abbandonarlo portandosene dietro il bel ricordo, acquisto consigliato. |
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