lunedì 4 giugno 2012

SATURNINE - SaturninE


Informazioni
Gruppo: Saturnine
Titolo: SaturninE
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: facebook.com/pages/SaturninE/122895697798357
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro
2. Abyss
3. Death Reaper
4. Orgy Of Blood
5. Stench Of Decay
6. Call from The Grave (cover Bathory)
7. Outro

DURATA: 31:51

Sono convinto che sin troppe volte ci si fermi a riflettere sulla musica concentrandosi per una quantità inutile di tempo sul genere, sull'etichetta e su ciò che vorremmo che essa sia, esistono per fortuna lavori che a priori tolgono questa effimera e stupida voglia con un'unica arma: l'arte.
L'opera prima delle nostrane SaturninE, sì avete letto bene nostrane in quanto la band è completamente composta da donne (Giulia e Silvia alle chitarre, Je al basso, Angelica alla batteria e Laura dietro al microfono), l'omonimo demo rilasciato in versione digipak contenente sette pezzi dei quali due strumentali, è una perla, una piccola e preziosa perla che l'underground italico può fregiarsi di aver prodotto.
Trentadue minuti oscuri, pesanti, oppressivi che raccolgono in sé qualità estraibili da matrici sonore differenti, c'è la primordialità "rurale" e marcia del death metal, la capacità di evocare e sprofondare negli abissi che solo il black e un certa visione sludge/doom riescono a combinare tanto da sprigionare una carica nera costante.
Tenete conto che, prendendo in considerazione il tipo di strutture e l'impostazione del riffing e del cantato di "SaturninE", il trovarsi in bilico in territori sempre e comunque estremi diviene una sensazione automatica quanto piacevole, ciò gioca a loro favore ammorbando e seducendo l'ascoltatore grazie alla facilità con la quale i brani abilmente progettati virano da scanalature nelle quali è individuabile un richiamo melodico struggente e decadente ad altre paralizzanti e fangose.
In tal senso ciò che è racchiuso nel quartetto di pezzi formato da "Abyss", "Death Reaper", "Orgy Of Blood" e "Stench Of Decay" è illuminante, permette un calarsi repentino e perdurante all'interno di una situazione mentale tutt'altro che volenterosa dall'uscire da quel tunnel nel quale si è incanalata.
Come se tutto il ben di dio offerto da quelle tracce non bastasse, le SaturninE sfoderano il cosiddetto "asso di mazze" (che nella briscola è l'arma per eccellenza) esibendosi in una cover di "Call From The Grave", canzone storica di "Under The Sign Of The Black Mark" dei Bathory che assume le connotazioni e la personalità della band, è davvero complicato confrontarsi con Quorthon, le ragazze ne escono fuori in maniera brillante dimostrando che il connubio d'influenze e di emozioni legate alla loro rappresentazione sonora è tutto fuorché casuale.
La produzione è perfetta, inquadra alla grande la durezza e la passionalità del sound oscuro che le chitarre alquanto ruvide e il drumming prestante affibbiano alla proposta.
Qui c'è da coltivare, far crescere e raccogliere ottimi frutti, un ep d'esordio come "SaturninE" vale di sicuro un buon contratto discografico e quindi si rimane con le orecchie ben tese attendendo la notizia, speriamo giunga in tempi brevi, dell'uscita di una prossima release magari in formato full-lenght.
Coloro che volessero aggiudicarsi una copia del lavoro contattino direttamente la band utilizzando l'indirizzo email saturnine666@ymail.com, non fatevelo scappare, ve ne pentireste.

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