Informazioni
Gruppo: Antigama
Titolo: Stop The Chaos
Anno: 2012
Provenienza: Polonia
Etichetta: Selfmadegod Records
Contatti: myspace.com/antigama
Autore: Mourning
Tracklist
1. E Conspectu
2. The Law
3. Stop The Chaos
4. Find The Function
5. Intricate Trap
6. The End
DURATA: 15:13
Gli Antigama sono una di quelle band che dividono: o li prendi come un grindcore act onesto che cerca di fare il suo mestiere senza troppe pretese, perché quando esagerano finiscono per autodanneggiarsi altamente (si vedano gli album sotto Relapse "Resonance" e "Warning"), o li eviti perché sono la solita solfa e tiri fuori frasi del tipo "nella scena c'è molto di meglio".
Quest'ultima affermazione è sicuramente veritiera e che le cose non andassero nel verso giusto se ne sono accorti anche loro, tant'è che la line-up è stata dapprima decimata con il solo chitarrista nonchè membro originario Sebastian Rokicki rimasto a rifondarla con l'innesto di Michal Zawadzki al basso, del batterista Pawel Jaroszewicz (ex Vader e membro di Christ Agony, Crionics, Lost Soul e Soul Snatcher: è una trottola 'sto tizio) entrato in corsa in questo 2012 sostituendo Krzysztof "Sivy" Bentkowski dopo l'uscita dello split con i nostrani Psychofagist ("9 Psalms Of An Antimusic To Come" per Subordinate) e la conferma di Lukasz Myszkowski rientrato nel 2009 dopo l'assenza di un solo anno che aveva visto aprirsi la parentesi con Patryk Zwolinski (Blindead, ex Wolverine e Neolithic). Si riparte e vediamo che piega han preso.
"Stop The Chaos" per il sottoscritto è un breve ma piacevole antipasto di ciò che potrebbero donarci con un nuovo album ed è evidente che siano tornati sui propri passi. Via le menate sperimentali, via la voglia di complicarsi la vita, dentro nuovamente le bordate grindcore e il verbo del "facciamo male spingendo sull'acceleratore a manetta". Andando in questa direzione la ruota gira e nel verso giusto.
Cinque pezzi tirati, pestati, veloci e privi di fronzoli, randellate senza freno che prendono vita con "E Conspectu", crescono a vista d'occhio col grindcore in pietra lavica di "The Law", assumono una componente schizoide nalla titletrack e mettono in mostra le doti del batterista Pawel nelle successive "Find The Function" e "Intricate Trap" nelle quali è la sezione ritmica a tenere banco con un'esecuzione martellante, una pressione astringente e un dinamismo dirompente.
Peccato che quando si è arrivati al momento clou, il finale, arrivi il turno di "The End", traccia di stampo ambient che ti fa pensare "WTF?".
Perché demolire quanto di buono espresso con una scelta così estranea al contesto? Per carità, posso comprendere l'intenzione di allentare la tensione, però in questo modo la si uccide e seppellisce, sarebbe stato meglio non pensarci troppo e chiudere in bellezza con l'ennesimo schiaffo in faccia.
Gli Antigama sono tornati, le aspettative per un nuovo disco si fanno interessanti, mi auguro non decidano ulteriori virate in corsa e stravolgimenti del sound e si mantengano su questa strada che è quanto vogliamo da loro.