lunedì 25 giugno 2012

BLACK SPACE RIDERS - Light Is The New Black


Informazioni
Gruppo: Black Space Riders
Titolo: Light Is The New Black
Anno: 2012
Provenienza: Germania
Etichetta: BSR/Brainstorm/Rough Trade
Contatti: myspace.com/blackspaceriders
Autore: Mourning

Tracklist
1. Creature Of No Light (Exodus Pt. 1)
2. Sun vs Moon (Total Eclipse)
3. Diggin’ Down (The Hole Pt. 1... From Deep Below)
4. I Am Fire
5. We Used To Live In Light (Exodus Pt. 2)
6. Lost (Return Into The Void)
7. Night Over Qo Nos (Masremmey)
8. Startrooper
9. Walls Of Plasma
10. Someone Has Turned The Knob To Switch On The Light
11. Louder Than Light
12. The New Black (The Hole Pt. 2... From Above)
13. Lights Out (The Hole Pt. 3... Going Down)

DURATA: 1:00:03

È con piacere che scrivo nuovamente dei Black Space Riders, i tedeschi, a due anni di distanza dal debutto omonimo che troverete inserito nell'archivio delle recensioni, tornano con il loro rock "immortale" che sapientemente fonde animo retrò e pulsioni moderne divenendo il propellente per l'ennesimo viaggio in lungo e largo per il cosmo.
Se in passato però il gruppo era propenso alle scorribande "motociclistiche" intergalattiche e a scoppiettanti ripartenze da far invidia ai Motorhead, con il nuovo "Light Is The New Black" la solfa sembra aver preso una piega differente.
Il tragitto dall'estensione infinita vede attraversare sezioni di spazio nelle quali la luce e il buio si rincorrono annullandosi, le speranze possono rivivere o venire assorbite improvvisamente in un vuoto che si espande a macchia d'olio.
Non è un caso che titoli come "Sun Vs Moon (Total Eclipse)" rappresentino anch'essi un contrasto che evidentemente è fondamentale per alimentare le movenze di un sound scuro e allucinato, bisognoso di continue rivoluzioni, capace di passare dai toni spaziali psych ultraterreni a imposizioni stoneriane dalla buona sostanza pur mantenendo una piacevole dose di melodia come avviene a esempio nella poco più su citata e in "Lost (Return Into The Void)", che ti trascina in fondo spingendo con il fuzz e le ritmiche angosciantemente grevi di "Diggin' Down (The Hole Pt.1 From Deep Below") e che riesce a piazzare un pezzo dall'appeal catchy qual è "Louder Than Light", ma che in realtà di "commerciale" non ha davvero nulla, risultando esplosivo con le sue cromature metalliche, senza per questo snaturare il corso degli eventi.
Il songwriting e la storia che stanno raccontando sono le armi vincenti dei Black Space Riders, le canzoni alla pari di capitoli di un libro ne enunciano le gesta assumendo le sembianze atmosferiche e ambientali di ciò che intorno le segna, è quindi sì una sorpresa imbattersi in una traccia dello stampo di "We Used To Live In Light (Exodus Pt. 2)" nella quale un retrogusto post-rock siderale si amalgama al tessuto spacey.
Sopresa ok, non spiazza però dato che s'incanala alla perfezione nel flusso degli eventi, così come allo stesso modo sono intriganti le linee orientaleggianti che inizialmente s'intrecciano nel reticolato multiforme di "Nigth Over Qo Nos (Masremmey)" poi cangiante dimostrazione di quanto siano abili i teutonici nel rimescolare le carte in tavola immettendo nel dna del brano melodie e schemi che potrebbero appartenere alla musica popolare dell'est Europa, evitando per fortuna di ridurre il tutto a una tarantella da "tarallucci e vino".
"Light Is The New Black" è esperienza tramutata in note, è un modello di crescita ed esplorazione all'interno di un mondo musicale, quello stoner, in continua espansione, voglioso di mantenersi vivo e con prove simili, elaborate con cura sotto ogni singolo aspetto, c'è di che ben sperare.
I Black Space Riders confermano di essere dei gran artisti, se amate i viaggi spaziali che vadano in lungo e largo trasportandovi da un angolo all'altro dell'universo con destinazione unica il recondito infinito, basterà solo inserire il platter nel lettore, premere il tasto "play", liberare la mente e al resto ci penseranno loro.
Che attendete a prenotare il vostro biglietto? Non perdete tempo, si sa, certe occasioni vanno a ruba!

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