domenica 17 giugno 2012

ZGARD - Reclusion


Informazioni
Gruppo: Zgard
Titolo: Reclusion
Anno: 2012
Provenienza: Ucraina
Etichetta. BadMoodMan Music
Contatti: myspace.com/ZGARD
Autore: Mourning

Tracklist
1. Icy Indifference
2. Reclusion
3. Withcraft Of Winter
4. Eternity
5. Rise Of Coldness
6. Despair
7. Weeping Goddess
8. In The Roots Of World Tree

DURATA: 56:02

Nel metal tutto è possibile, anche rompere le uova nel paniere a un artista che si vede pubblicati due dischi a distanza di neanche un paio di mesi. Da un lato potrebbe essere una mossa interessante, vien da chiedersi quanto sia rapido il tizio per produrre roba così in fretta, se non si venisse a conoscenza che il debutto fosse già pronto dal 2010 e avrebbe dovuto avere luce nel 2011 mentre la Darker Than Black ha ben pensato di gettarlo letteralmente sul mercato nel 2012 quando il nuovo lavoro era pronto a dir la sua.
È il caso del mastermind degli Zgard Yaromisl e i suoi "Spirit Of Carpathian Sunset" e "Reclusion", quest'ultimo rilasciato per la BadMoodMan Music.
Non conosco il primo album se non per qualche pezzo ascoltato in rete e per quel che ricordi non si aveva a che fare con nulla di particolarmente rilevante, un black metal lento e riconducibile a realtà ucraine già note, vedasi i Nokturnal Mortum pur se privo della classe di questi.
Con "Reclusion" la solfa è rimasta per lo più la stessa, solo che avendo avuto la possibilità di poterlo ascoltare per intero quello che riesce a mantenere in piedi la situazione è l'uso dei synth di piacevole compagnia, le melodie utilizzate per creare una cupola nel quale rinchiudersi eliminando l'esterno e poi?
Non c'è molto altro, il riffing è noto, le soluzioni si ripetono sfruttando giri pesanti e che si trascinano in maniera poco incisiva, il flauto è una condanna, ricorda le mie misere prestazioni alle elementari tant'è che lo usavo più come spada per agguerrite tenzoni che per suonarlo.
Ogni tanto si percepisce qualche divagazione dall'aroma death metal che comunque sin troppo sporadicamente appare per essere presa in piena considerazione e nella bilancia dei pro e contro per non esser cattivi si può dire che la verità stia nel mezzo: si eguagliano.
"Reclusion" non è brutto, non è di quei platter che ti portano a dire "perché lo sto mettendo su?", in altrettanto modo difficilmente riuscirà a costruirsi un solido rapporto con il vostro stereo a meno che non siate dei famelici ingurgitatori di musica dal feeling pseudo-depressive. La melancolia trasmessa in quel caso potrebbe divenire un'alleata durante la giornata permettendovi di staccare per un po', i restanti girino la testa e guardino altrove.

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