lunedì 16 luglio 2012

CENTURION


Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Dope Fiend

Formazione
AD Gore - Chitarra
Bigos - Chitarra
Caesar - Voce
Blacha - Basso
Domin - Batteria


Le corazzate death metal in Polonia non mancano di certo, attorno ai soliti nomi notissimi quali Vader, Behemoth, Hate e Decapitated ruota una schiera di band che di certo rende la scena nazionale fra le più ricche e prolifiche. Adesso sono tornati in piena attività con l'uscita del secondo full anche i Centurion.

Benvenuti su Aristocrazia Webzine, era un comeback atteso il vostro, come mai son dovuti trascorrere dieci anni dalla pubblicazione di "Conquer & Rule"?

AD Gore: La line-up è cambiata più volte, poi abbiamo avuto alcuni problemi in studio durante il missaggio e l'uscita di quella roba. Dal momento che eravamo una band underground e senza contratto, non abbiamo avuto alcun supporto aggiuntivo, nessuna pressione o scadenza da mantenere e quindi il nostro atteggiamento è stato abbastanza rilassato fino a "Serve No One", ma credo che il prossimo album arriverà presto. Se supponiamo che la fine del mondo stia per arrivare nel 2012, dobbiamo fare in fretta.


Diamo ai nostri lettori un paio d'informazioni storiche sulla realtà dei Centurion, perché questo monicker, chi ne sono i componenti e quali sono le tappe importanti del percorso sinora tracciato?

Siamo cinque maniaci del death metal che suonano in maniera fottutamente brutale. Siamo ragazzi molto simpatici, a parte questo, ma amiamo davvero suonare death metal in questo modo.


Parliamo di "Serve No One", come mai avete scelto di riproporre al suo interno i pezzi dello split con i Gortal pubblicato nel 2008?

"Sacrilege", la nostra parte dello split con i Gortal, era in origine un cd promo. Abbiamo voluto dare un assaggio, un piccolo campione prima dell'attacco finale. Mi piace quella roba perchè suona davvero bene e su "Serve No One" l'abbiamo resa anche migliore.


Il titolo è una dichiarazione d'intenti precisa: "servire nessuno". È un riferimento diretto alla religione? Credete sia ancora la forma di schiavitù mediatica legalizzata più potente?

Non è soltanto al riguardo della religione. Questo titolo si riferisce a ogni forma di ostacolo mentale o fisico che ci sia sulla strada per essere un individuo libero. La religione è una delle forme più sviluppate, perchè c'è nella nostra vita sin dall'inizio della razza umana. Ecco perché abbiamo usato un'interpretazione blasfema del Cristo morto sul Golgota sulla nostra copertina. Ma questo "Serve No One" potrebbe riguardare ogni altra forma di schiavitù, come la merdosa cultura pop o la politica. D'altra parte tutto questo ha le sue radici nelle antiche dichiarazioni di libertà o di indipendenza... o di conquista. Il nostro primo album era intitolato "Conquer & Rule" e vi si può vedere il motivo della violenza contro i nemici e la volontà di dominare. Era il metodo preferito dall'Impero Romano. E il nome della nostra band non è casuale.


Un platter privo di compromessi che macina e lastrica il campo di ossa lasciando dietro di sé scie di cadaveri, compatto e devastante. Siete rimasti coerenti alla forma quanto nella sostanza a ciò che sono le caratteristiche primordi del monicker che rappresentate. È difficile mantenere una tale integrità all'interno del mondo metal?

Non per noi. La carneficina è ciò che ci piace nella nostra musica. Una delle regole fondamentali dei Centurion è la brutalità. Nessun rimorso.


Rispetto a molti vostri colleghi integralmente riconoscibili per peculiarità di sound classicamente definite ormai "polish" e ricollegabili sopratutto a Vader e Behemoth, il vostro sound ha connotazioni anche floridiane, com'è nato "Serve No One"? Chi ha composto i pezzi e chi ha avuto il compito di scrivere i testi? C'è qualche album fra i vostri ascolti quotidiani che pensate possa aver inciso a influenza del sound?

Sì, noi siamo questo tipo di band death metal. Florida in salsa Yabssor... forse siamo floridiani nel nostro sound ma nell'anima siamo vicini al Canada [ride]. "Serve No One" contiene canzoni composte in un periodo di tempo molto lungo. Alcune di esse sono state composte alcuni anni fa da membri della passata line-up. Attualmente la musica viene composta insieme, ovviamente di solito siamo io, Bigos e Blacha che portiamo i riff in sala prove, dal momento che suoniamo la chitarra, ma componiamo insieme. Sappiamo quello che vogliamo realizzare e quindi abbiamo una visione comune. Per quanto riguarda i testi, ce ne occupiamo io e Caesar. Di solito fumiamo, scriviamo un testo e poi ci chiediamo che bestie siamo.


Come avete incrociato le strade con la label di Robert, la Wydawnictwo Muzyczne Psycho?

È stato il nostro amico Greg dei Godz Ov War che ha dato a Robert il nostro disco. Abbiamo avuto una breve conversazione via mail, abbiamo discusso alcuni particolari e poi abbiamo firmato un contratto. Siamo soddisfatti di questa collaborazione finora.


Siete musicisti "navigati", avete accumulato esperienza militando e avendo militato in varie formazioni, quali sono i cambiamenti che avete notato da quando iniziaste a muovere i primi passi all'interno della scena rispetto a ciò che è divenuta oggi?

Ci sono meno veri metallari, siamo una specie in estinzione. Io suono death metal e grindcore da più di dieci anni senza interruzioni e il grande cambiamento che ho visto è quello.


Quali sono le motivazioni che vi spingono giornalmente a creare musica e a scegliere di suonare death metal? Mi sembra che ci sia una forte componente di "moda" che attrae molte nuove leve che si limitano spesso a clonare il sound old school e nulla più, è una semplice sensazione mia o ve ne siete resi conto anche voi?

Non riesco a definire l'origine della mia creatività. Questa è come una droga. Devo suonare. È stata un'evoluzione. Mi ricordo che ho iniziato ascoltando black metal ai tempi in cui quasi tutti noi siamo stati affascinati da questo genere, soprattutto grazie a band norvegesi come Mayhem o Emperor. Poi ho capito che questo non era abbastanza estremo e ho iniziato con il brutal death metal e il grindcore. Potrei anche suonare noise se avessi più tempo. È come con i farmaci. O il sesso. Di solito si inizia con i modi dolci ma dopo qualche tempo non ti da più abbastanza soddisfazione. E per quanto riguarda la moda che hai citato, non mi interessa. Se c'è un trend a me non importa. Tutto va bene fintanto che è sincero, non importa cosa ci sia intorno.


In un mondo che si sta rivoluzionando, nel quale i punti fermi vengono smontati, cancellati e distrutti da scelte politiche e religiose sconsiderate, l'arte rimane un'ancora di salvezza fondamentale. Secondo voi quanto è importante la forma metal come strumento di comunicazione e quanto può essere utile per aprire gli occhi di chi è ancora convinto che esista la Madonna come Cappuccetto Rosso?

Credo che se qualcuno crede in questa merda, questo sia un suo problema e il mio obiettivo non è quello di cambiare la sua mente. Ma se qualcuno vuole avere un impatto sulla mia vita con le sue credenze stupide, gli recapito un messaggio semplice: andare a farsi fottere. Non abbiamo bisogno di aiutare le persone che vivono in una bugia. In Polonia c'è ancora un sacco di gente che crede in Cristo e la fottuta Chiesa Cattolica ha un grande impatto sulla nostra società. Attualmente c'è un buon clima per un cambiamento sociale ma una rivoluzione non sarà una buona soluzione. L'evoluzione del pensiero e della cultura, piuttosto. La gente viene ben educata e la società polacca è molto più lontana dalla Chiesa di quanto tutti noi avremmo mai pensato.


Tra le label e gli acquirenti di musica vanno sempre più diffondendosi serie infinite di mp3 perdendo così il gusto dell'ascolto, dell'approccio con il booklet e del possedere realmente l'arte che si riceve da quelle note, un click e tutto può essere cancellato. Come ritenete questo modo di promuovere le band e di svenderle al mercato da "una botta e via"?

Se si utilizzano gli mp3 come una sorta di versione di prova dell'album su CD o se semplicemente fai uso di questo formato quando tutti gli altri non sono disponibili, va bene. Io non sono un nemico acerrimo del mondo degli mp3. Le persone che conoscono la differenza tra un CD e un mp3 continueranno a comprare i dischi. Il ruolo dell'mp3 è molto diverso da quello CD. Solo il formato audio su disco può offrire il suono giusto.


Una delle critiche che si muove di continuo alla scena estrema o metal in genere è quella riguardante la pochezza dei contenuti testuali, il punto è: la gente li legge i testi? E il fatto che si punti sull'mp3 non è a sfavore di chi vorrebbe invece approfondire la conoscenza del disco tramite la parola scritta?

Ci sono un sacco di modi diversi per rapportarsi alla musica. Se ti piace solo la musica, va bene; se ti piacciono i testi è ancora meglio. Onestamente, non conosco le parole di ogni testo delle band che ascolto. Capisco il senso generale ma, sai, c'è una grande differenza tra un testo degli Immolation (che mi piace leggere) e un testo dei Cannibal Corpse che è bello ma è soltanto un supplemento sanguinoso alla musica. Nel nostro caso le parole sono importanti ma il loro significato è solo l'espressione della musica che è oscura e brutale. Ascolto alcune band grindcore da Białystok in Polonia: non hanno alcun testo, soli ruggiti e questo per me va benissimo.


Come si può parlare di morte, anti-religiosità e qualsiasi tematica che non sia "radio-friendly" evitando di finire in un ricircolo di cliché? Non è che alle volte tale aspetto è preso sottogamba?

Non cerchiamo nemmeno di evitare tutto ciò, noi dobbiamo solo scrivere i nostri testi come ci piace. A volte usiamo metafore originali come in "Thy Portal", a volte sono soltanto rigurgiti di odio, come in "Total Terror".


Come sta andando "Serve No One"? Sta ricevendo i consensi attesi da critica e ascoltatori?

I feedback sono davvero buoni e spesso siamo molto sorpresi. Ho sentito che dopo l'uscita di "Serve No One" Robert della Psycho Records ha subito comprato una Mercedes Classe S e una villa a Monaco, quindi ho pensato che l'album possa essere abbastanza popolare da qualche parte [ride].


C'è già stata occasione di proporlo integralmente in sede live? Avete già date organizzate anche oltre i vostri confini nazionali? Avremo occasione di vedervi qui in Italia?

Sì, suoniamo quasi tutta roba dal nuovo album in concerto. Per ora non son previsti live fuori dal nostro paese ma, se volete, saremmo molto felici di visitare l'Italia. Ne ho un buon ricordo.


Qual è l'esperienza in tale sede che ricordate con maggior affetto? C'è qualche aneddoto che vorreste condividere con i nostri lettori?

Ognuno dei nostri concerti è unico. C'è stata una volta in cui una squadra SWAT ci ha portato via dal palco. I Centurion sono stati la prima band polacca a bersagliare il proprio pubblico con carne avariata. Abbiamo sempre bevuto vodka con il pubblico e non solo. Aneddoti... sì, potrei dire molto altro ma è meglio che io non lo faccia [ride].


Vivere di metal, a eccezione dei nomi eccellenti, è praticamente impossibile, quindi il live è anche un modo per rifarsi delle spese fatte per tirar fuori un buon disco e per cercare di far cassa per il successivo. Com'è l'affluenza ai concerti? Si parla tanto di supporto, presenza, ecc... come stanno messe le cose?

Di solito abbiamo una buona partecipazione. Non siamo i fottuti Vader o i Behemoth ma non possiamo lamentarci.


Progetti a breve termine?

Sì, registreremo un mini album in autunno.


E con questa si chiude l'intervista, vi lascio un'ultima volta la parola per un messaggio o un saluto rivolto ai lettori di Aristocrazia Webzine.

Siate voi stessi e credete nel metal, è una delle ultime cose vere rimaste in questo fottuto schifoso mondo.

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