lunedì 9 luglio 2012

FLUID / JOHN 3:16 - The Pursuit Of Salvation

Informazioni
Gruppo: FluiD / John 3:16
Titolo: The Pursuit Of Salvation
Anno: 2012
Provenienza: USA / Svizzera
Etichetta: Alrealon Musique
Contatti: alrealon.co.uk/fluid.html - alrealon.co.uk/john316.html
Autore: Bosj

Tracklist:
1. FluiD - Angels Pt. II
2. FluiD - Plague
3. FluiD - Forewarning
4. John 3:16 - God Is Light
5. John 3:16 - Toward The Red Sea

DURATA: 24:58

Prendiamoci una pausa dal metal, tutto quel baccano, tutte quelle chitarre... Lasciamo l'amico Lucifero fuori dalla porta per oggi, e andiamo alla ricerca del suo ex datore di lavoro. "The Pursuit Of Salvation" ("La Ricerca della Salvezza", per chi non mastica il linguaggio d'oltremanica) è un'interessante alternativa ai lidi che solitamente bazzichiamo qui su Aristocrazia: trattasi di uno split di cinque tracce stampato limitatissimamente in sole 300 copie su vinile da 12'' contenente la collaborazione tra Cristophe Gilmore, in arte FluiD, produttore chicagoano di estrazione sperimentale ed hip hop, e Philippe Gerber, musicista svizzero attivo nell'ambito drone/dark ambient, mastermind del progetto John 3:16.
È bene ch'io premetta che questo è il mio primo contatto con entrambi i progetti, quindi non ho metri di paragone per quanto riguarda materiale precedente dei due artisti. Confrontandomi perciò solo e soltanto con quanto presente su questo split, posso dire che la ricerca della salvezza è tutto fuorchè solare e ridanciana. Passati i momenti di serenità ispirati dagli Angeli in apertura, rappresentati nella traccia decisamente più eterea e "luminosa" del lotto, il materiale a seguire è via via sempre più fosco, industriale, ombroso. Siamo ben lontani qui dai risvolti ambient più minimali e di sottofondo, così come siamo lontani dal noise più oltranzista: la proposta dei due artisti si inserisce in quel filone sperimentale da cui puoi aspettarti tutto e niente. Una voce effettata e litaniaca dopo cinque minuti di crescendo industriale a base di distorsione chitarristica ("God Is Light", dove se la luce è interpretata in questi termini sonori, non oso pensare a come possa essere reso il buio), tale che non mi stupirei di ritrovare materiale a nome John 3:16, nonostante il citazionismo biblico, recensito in futuro sulle nostre pagine.
Ancora, un sintetizzatore liquido e sporco di supporto a "scratchate" qua e là che ricorda vagamente alcuni sperimentalismi dub della scena americana più recente ("Forewarning", sicuramente il pezzo che maggiormente tradisce le origini hip hop di Gilmore), penso al primo Flying Lotus, ma in chiave molto più oscura, perfettamente sposata al materiale di Gerber sul lato B.
Mente aperta quindi, che non si vive di solo metal lo sappiamo tutti, e approfittiamo delle proposte di qualità che incrociamo lungo la via.

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